27.

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Svegliarsi è sempre stata una delle cose più odiose al mondo, ma se al mio risveglio trovo un dolcissimo odore di pancake e un messaggio di buongiorno da parte del mio ragazzo, allora le cose si fanno meno brutte.

Scendo di corsa, per arrivare il prima possibile a quei adorati pancakes.

«Buongiorno! Mmh, che odorino!» saluto, per la prima volta dopo mesi, la mia famiglia con dolcezza e felicità.

«Ben svegliata Eleonora! Come mai così felice?» mi chiede mia madre, mentre continua a stare ai fornelli.

Che Dio benedica il fatto che lei sappia cucinare bene, almeno con i suoi dolci mi sento meglio.

«Beh, svegliarsi con l'odore dei pancake mi rende felice!» rispondo versando dello sciroppo sulla pila di dolci davanti ai miei occhi.

Finisco la mia deliziosa colazione e subito dopo mi chiudo in bagno, per prepararmi alla giornata che mi aspetta.

Rispondo al messaggio di Luca, quando finisco di vestirmi.

Buongiorno anche a te! <3 Passiamo il pomeriggio insieme? xxE

Invio il messaggio, sperando in una risposta positiva. Ho voglia di accoccolarmi al suo petto, risentire il suo profumo invadermi e le sue labbra incastrarsi con le mie, muovendosi lentamente.

Continuo a fantasticare e il tempo passa.

Esco dal bagno e, prendendo tutto ciò che mi serve, scendo le scale ed esco di casa, salutando tutta la mia famiglia.

Raggiungo la scuola in tempo per la campanella, senza fare grandi ritardi, come sono abituata a fare.

Entro in classe, sedendomi accanto a Federico che ride e scherza con Leonardo.

«Ehi!» mi saluta, con un tono dolce e pacato, sorridendo teneramente.

Sorrido anche io e inizio a prendere i libri, aprendo pagine a caso per far finta di seguire la lezione.

3 ore: chimica, diritto e letteratura.

Non so neanche io dove ho trovato la forza di non addormentarmi davanti ai professori che spiegavano ininterrottamente i loro argomenti, senza tenere conto che nessuno di noi stesse realmente seguendo.

E finalmente, l'intervallo. Grazie a Dio esistono questi 5 minuti di pausa tra una materia e un'altra.

«Allora, che si fa oggi pomeriggio?» chiede entusiasta Leonardo.

Prima di rispondere, tiro fuori il mio cellulare per vedere se ho ottenuto risposta da parte di Luca, e così è.

Certo che sì. Alle 17 al nostro posto, non vedo l'ora di vederti. <3 xxL

Mordo il mio labbro infierire alla visione di quel messaggio e sorrido come un ebete, di fronte ai miei amici che aspettano una risposta da parte mia.

«Con chi parli?» mi domanda Federico che ha assunto un'espressione furba e maliziosa sul suo volto lentigginoso.

Credo abbia già capito tutto. Con lui sarà molto più facile confessare ciò che è successo in questi giorni, cosa che non sarà con Leonardo...o con Saul.

Già, Saul.

Mi giro nella sua direzione e il suo sguardo è puntato verso Federico.

Non riesco a decifrarlo, a capire che emozioni sta provando mentre fissa intensamente il suo migliore amico.

Sembrano tante, forse troppe emozioni insieme. Sembra quasi..arrabbiato, geloso, ma non riesco a capirne il motivo.

Per un attimo, il suo sguardo si posa su di me.

I suoi occhi chiari e vitrei cercano i miei, scuri e profondi. Il suo viso è luminoso, sorridente. Il mio sguardo viaggia dalle sue labbra ai suoi occhi color ghiaccio e il suo fa lo stesso. Inizia come una sfida di sguardi, sguardi di cui non si riesce a percepire l'intensità e l'emozioni che trasmettono, come se solo noi sapessimo ciò che sta accadendo realmente. Per un attimo non vedo e non sento nient'altro, se non noi due. Sorridiamo, contemporaneamente. Difficile spiegare il perché di quel sorriso. Non so il perché, so solo che con un sorriso, ho ottenuto la felicità.

Il mio sbaglio più grande. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora