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Apro lentamente i miei occhi, cercando di svegliarmi il più possibile.

Il sole che si intravede dalla finestra mi acceca, portandomi a stropicciarmi gli occhi e a girarmi dall'altro lato del letto.

Quando mi giro, noto Luca appoggiato al cuscino che mi guarda mentre le sue labbra di curvano in un sorriso e le sue dita iniziano ad accarezzare dolcemente i miei capelli.

«Buongiorno piccola..» sussurra mentre continua ad accarezzarmi e io sorrido istintivamente a quel gesto.

«Buongiorno!» dico mentre mi stiracchio ancora un po',

Da quando mi stai osservando?» chiedo mentre mi volto totalmente verso di lui, guardandolo negli occhi.

«Abbastanza...» sussurra per poi lasciarmi un bacino sulla fronte e alzarsi dal letto.

Afferro il mio cellulare e controllo i miei social preferiti, mentre rispondo ad alcuni messaggi, prevalentemente di mia madre e mia sorella.

Quando finisco di controllare il mio cellulare, lo blocco e lo poggio sul comodino, mentre ritorno con lo sguardo a fissare il ragazzo che nel frattempo, gira per la stanza.

Più lo osservo, più noto quei piccoli dettagli che lo rendono speciale.

Come quelle piccole lentiggini che ha sulle guance, o quelle fossette così tenere. Come quel ciuffo marrone perennemente scompigliato e quel sorriso, così splendente e luminoso.

Ogni singola parte di lui è bella, tremendamente bella.

Possibile essere così belli anche di prima mattina?

«Hai intenzione di fissarmi ancora per molto?» chiede con un piccolo e sfacciato sorriso sul volto, distraendomi dal mio guardare il suo viso e il suo corpo, mentre mi fissa con quegli occhi così chiari.

«Non posso?» domando mentre un'espressione furba appare sul mio esile viso pallido.

«Solo tu.»

Si fionda sul mio viso, dandomi tanti piccoli baci ovunque, marchiando la mia pelle bianca.

«Potrei passare la mattinata così..» dice Luca sussurrando, mentre continua a lasciare baci dappertutto e sorridendo sul mio viso.

Affondo le mie mani nei suoi capelli, mentre lui scende lentamente verso il mio collo e verso le mie spalle, inumidendo le sue labbra ad ogni singolo bacio.

Quei piccoli baci, accompagnati da dei leggeri morsi che marchiano la mia pelle, facendola diventare rossa, mi danno un piacere immenso, forse mai provato prima.

«Ma non possiamo..»

Avrei passato le giornate a sentire le sue labbra posarsi su di me, ma non potevano sprecare l'occasione di visitare una città così bella come Milano per un paio di baci.

Per quelli, abbiamo un'eternità.

Così, mi stacco malvolentieri dai suoi baci ed entrambi scendiamo dal letto, iniziando a prepararci per la giornata che ci attende.

Scendiamo le scale fino ad arrivare in cucina, dove non troviamo nessuno. Il padre di Luca sarà andato ore fa, visto che noi ci siamo svegliati alle 10 e lui deve lavorare.

Il mio sbaglio più grande. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora