Nuovo profilo: miikles
La nuova storia la trovate lì!Avete presente quando voi e il vostro migliore amico, nonché compagno di banco, cercate di trattenere una grande risata per non farvi beccare dal prof, ma non ci riuscite?
Ecco, è quello che sta succedendo a me e a Federico.
«Gaggero, Russo...volete uscire fuori?» ci rimprovera il professore di Matematica, che è davvero insopportabile.
Scuotiamo la testa entrambi la testa, trattenendo le risate. Per un attimo ritorniamo seri, per poi guardarci e scoppiare nuovamente a ridere.
Tutti gli sguardi sono su di noi, persino lo sguardo del prof oramai esasperato dalle nostre risate.
«Ora basta! Gaggero, Russo, uscite fuori se non volete una nota disciplinare sul registro.» sbotta il prof.
Entrambi annuiamo e usciamo dalla classe, per poi far uscire delle nostre bocche, una fragorosa risata che penso si sia sentita il tutto l'istituto.
«Stavo per morire, Fede!» dico ancora tra le risate.
«Non è colpa mia se il professore non sa pronunciare la "R"!» dice anche lui ridendo.
È vero, il nostro professore non riesce a pronunciare correttamente la "R". Federico, che ovviamente non riesce mai a essere serio, ha iniziato a fare battute e a imitare il nostro prof, facendomi scoppiare a ridere.
Immagino il professore pronunciare parole come "horror" o "irrorerebbero" e al solo pensiero, già rido.
Ci sediamo per terra, con la schiena attaccata al muro della classe. Finiamo le risate e iniziamo a parlare del più e del meno, delle vacanze e purtroppo...dell'amore.
«Allora, chi ha conquistato il cuore della piccola Eleonora?» dice ridendo.
Non faccio in tempo a rispondere con una bugia, che la seconda campanella suona e noto una marea di studenti uscire dalle rispettive classi.
Tra tutti, noto Saul e Beatrice che escono mano nella mano, guardandosi negli occhi.
Abbasso immediatamente lo sguardo per non far incrociare gli occhi di Saul o Bea con i miei
e incomincio a fissare il pavimento.Anche se non li vedo, sento gli sguardi dei studenti che camminano per i corridoi su me e Fede, accasciati per terra.
Federico si alza, mi prende la mano e fa sì che mi alzi anche io. Mi porta in un angolo, lontano da tutti, specialmente da Saul.
Mi guarda negli occhi e subito dopo mi abbraccia. Non ce "malizia" o "passione" in questo abbraccio, solo tanto bene. Sia da parte mia, che da parte sua.
È un'abbraccio di consolazione, ha capito che sto male.
«Sei innamorata di lui, vero?» mi chiede
Annuisco con gli occhi lucidi e abbasso nuovamente lo sguardo, ritornando a fissare le piastrelle del pavimento della scuola.
Federico mi abbraccia di nuovo e io singhiozzo sulla sua spalla, mentre lui mi accarezza la testa.
Mi stacco lentamente dall'abbraccio e asciugo le poche lacrime che mi sono uscite.
Giro lo sguardo verso destra e noto che Saul ci sta fissando. Ha uno sguardo tra lo schifato e l'arrabbiato.
«Saul!» urlo io.
Ma Saul se ne va via e scompare dalla mia vista.
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Il mio sbaglio più grande.
Fanfictionstoria scritta nel lontano 2015/2016, in un periodo in cui una me poco più che quindicenne decide di provare a pubblicare qualcosa (per il puro gusto di dire "ho scritto una storia!"), creando questo ammasso di capitoli senza filo logico e abbastanz...