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È praticamente notte, il cielo scuro e le strade illuminate dai lampioni.

Io e Luca stiamo camminando verso il locale, dove ci stanno aspettando tutti gli altri.

Beatrice era felicissima di vedere per la prima volta Luca. Quando le ho chiesto per quale motivo stesse così, ha iniziato una lungs spiegazione che in sintesi voleva dire "non ti ho mai vista così felice, ti ha pure portata a Milano. Ho troppa voglia di conoscere il grande amore della mia migliore amica". E mi sono resa conto che il suo punto di vista riguardo la mia relazione con Luca è totalmente diverso dal mio.

Dopo un paio di minuti riusciamo ad arrivare sani e salvi, solo un po' stanchi, e mi benedico mentalmente per aver scelto le Converse piuttosto che un paio di tacchi, al locale.

«Piccola, dove sono i tuoi amici?» mi chiede Luca, mentre guarda me, anziché che guardarsi intorno.

Mi girò da un lato e posso notare Federico appoggiato alla porta verde del retro, con Leonardo affianco.

Prendo Luca da un polso e lo trascino verso i miei amici, arrivando di fronte a loro.

«Ehi ragazzi!» ci saluta Federico sorridendo.

«Ciao ragazzi.» ricambio il soluto un po' imbarazzata.

«Ragazzi, lui è Luca. Luca, loro sono Federico, Leonardo, Beatrice e...dov'è Saul?» chiedo preoccupata.

Luca mi trucida con lo sguardo, mentre io abbasso gli occhi.

«Ha deciso di aspettare dentro..» rispose Federico. «Comunque, piacere Federico.» gli sorride porgendogli la mano.

Lui la stringe e fa lo stesso con Leonardo, che si presenta amichevolmente.

Beatrice sprizza gioia da tutti i pori, un sorriso a trentadue denti che sembra non voglia andare via.

«Ciao Luca, io sono Beatrice, la migliore amica di Eleonora!» e gli prende la mano con fare euforico.

Luca, un po' confuso e spaesato, sorride e risponde al saluto.

«Ah si, Beatrice! Eleonora mi ha parlato molto di te..» e a questa frase la bionda arrossisce e mi rivolge uno sguardo come a dire "se hai detto qualche cazzata ti faccio male"

Sta per rispondere, ma il rumore della porta che si spalanca blocca tutti noi e ci fa girare verso colui che ha aperto la porta.

Saul.

«Ragazzi, non è megl-...» inizia, uscendo, ma si blocca quando vede un altro ragazzo davanti a lui.

Fa qualche passo verso di lui e poi si ferma.

«Tu?» urla, non esclama, con una faccia confusa ma allo stesso tempo disgustata.

Mi giro istintivamente verso di lui, con gli occhi spalancati.

Si conoscono?

E io non ne so nulla?

«Vi conoscete?» chiedo, forse con la voce un po' troppo alta e leggermente adirata.

Saul riduce gli occhi a due fessure, guarda attentamente Luca, per un tempo indefinito. Lo osserva per bene, con fare attento.

«No..» sentenzia, dopo averlo osservato per un po'. «Devo averlo scambiato per un'altra persona..» si scusa.

«Piacere, Luca.» dice, ma non riesco a capire quali emozioni stia provando.

«Saul.» gli stringe la mano, un po' troppo forte.

Non si prospetta una bella serata..

Il mio sbaglio più grande. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora