Ho sempre amato viaggiare, scoprire nuovi posti, mai visitati prima. Ho sempre pensato che un viaggio è un po' come un'avventura.
Viaggiare è una di quelle cose mi rende estremamente felice.
Viaggiare di notte è una di quelle cose che mi rende estremamente felice.
Viaggiare quando il cielo è completamente nero, con la luce delle stelle e della luna ad illuminarlo. Viaggiare quando le uniche forme che si distinguono sono quelle degli alberi che vediamo a malapena, per l'estrema velocità del treno. Viaggiare quando le strade sono deserte, le case spente e le persone stanche. Viaggiare quando tutte le persone a bordo dormono, tranquille. Mentre io, osservo e sorrido difronte alle stelle che mi fanno compagnia per tutto il viaggio.
«Tutto bene?» mi chiede dolcemente Luca, mentre distolgo la vista dal finestrino accanto al mio posto in treno.
«Sisi, stavo solo guardando il panorama.» ridacchio per la mia risposta, mentre guardo il ragazzo accanto a me.
Lui mi sorride, mostrando le sue tenere fossette.
«Tra un po' saremo a Milano!» dice mentre i suoi occhi si riempiono di felicità al solo pensiero di ritornare lì.
Abbasso istintivamente lo sguardo, fissando le mie scarpe bianche.
Per quanto tutto questo possa essere bellissimo e l'idea di partire per una città bella come Milano mi elettrizza, non posso fare a meno di sentire come un vuoto dentro di me.
Partire con la consapevolezza di voler ritornare con una mentalità diversa e non accettarlo. Incredibile quanto le mie idee siano confuse.
In una maniera o nell'altra, voglio che questa partenza segni qualcosa di importante nella mia vita. Non voglio aver lottato tanto per nulla.
Ho intenzione di ritornare a Genova in maniera diversa. Voglio imparare a godermi ogni istante, a fare le cose più pazze, a fare le cose che non avrei mai immaginato di fare. Voglio che la mia vita ricominci, come un nuovo inizio.
Voglio essere veramente felice, ma voglio esserlo sapendo di non ferire nessuno. E voglio esserlo accanto ad una persona che al primo posto mette me, che sia felice solo accanto a me.
Si dice che ogni partenza segni una fine, e ogni fine un nuovo inizio. E io ho intenzione di iniziare al meglio. Magari, levandomi dalla testa le persone sbagliate.
Voglio cambiare.
Luca poggia due dita sotto il mio mento, sollevando delicatamente il mio volto, portandomi a guardarlo nei suoi occhioni verdi.
«So che stai ancora soffrendo per Saul, non è facile dimenticarsi di una persona. Ma io sono qui per questo. Io voglio vederti felice. E farò di tutto pur di vederti sorridere accanto a me.»
Le sue parole mi sciolgono il cuore, come se avesse fatto una delle più belle dichiarazioni.
«Nessuno ha desiderato così tanto la mia felicità...» sussurro e lui si intenerisce, portando la sua mano sulla mia guancia.
«Io ci tengo a te.»
Unisce lentamente le nostre labbra di un tenero e casto bacio, portandomi a chiudere gli occhi.
Quando si stacca da me, poggia sul naso sul mio, sorridendo.
«Sai che avrò bisogno di tempo, vero?» sussurro vicino al suo viso, mentre il sorriso sul suo volto si amplia ancora di più.
«Aspetterò tutto il tempo necessario pur di vederti felice, accanto a me.»
Annulla la distanza che ci separava e si avventa sulle mie labbra. Un bacio puro, dolce. Un bacio che trasmette amore, quello vero. Quello che ti rende davvero felice.
Forse devo solo avere pazienza e fiducia.
Pazienza di aspettare che tutto passi e fiducia nel pensare che, magari, un giorno, riuscirò a levarmi Saul dalla testa.
Dalla testa, e magari, anche dal cuore.
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Il mio sbaglio più grande.
Fanficstoria scritta nel lontano 2015/2016, in un periodo in cui una me poco più che quindicenne decide di provare a pubblicare qualcosa (per il puro gusto di dire "ho scritto una storia!"), creando questo ammasso di capitoli senza filo logico e abbastanz...