25.

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I suoni striduli e acuti sono i peggior rumori che possono esistere, a parer mio. Ma se indicano la fine di una lunga e pesante giornata di scuola come la campanella, allora li adoro più di ogni altra cosa al mondo.

Tutta la classe si alza dai propri posti, creando un casino assurdo.

Man mano tutti noi usciamo, confondendoci tra gli alunni delle altre classe, pronti ad uscire.

Come al solito, io e gli altri quattro, facciamo un primo pezzo di strada insieme, per poi lasciarci all'incrocio e dirigerci nelle strade che portano alle nostre case.

Una volta fatta il primo pezzo, saluto i miei amici e me ne vado per la mia strada.

Sono abituata a camminare per minuti e devo dire che questo mi rilassa parecchio. Specialmente se il tempo è come lo desidero io e se la giornata non è iniziata per le migliori.

Cammino fin quando non sento Beatrice correre al mio fianco, per raggiungermi.

«Beatrice!» esclamo non appena la vedo esausta, al mio fianco.

«Ehi Ele! Devo andare al bar, facciamo la strada del ritorno insieme?» mi chiede lei, sorridente come sempre.

«Certo!» accetto con felicità la sua proposta.

Se c'è una delle cose che mi è mancata della mia "normalità", che riacquistato grazie a Luca, è anche il bel rapporto con Beatrice.

Io e lei siamo amiche da anni, e, nonostante tutto ciò che sia successo con i miei sentimenti, le voglio davvero bene.

«Allora, cosa indosserai per questa festa?» le feste hanno sempre messo di buon umore Beatrice.

Ha un carattere diverso dal mio, ama ogni tipo di occasione che esiste per potersi divertire e svagarsi. E devo ringraziarla per questo. Se non fosse stato per lei, più volte, io sarei rimasta a piangermi addosso e a deprimermi. Invece c'era lei, pronta a portarmi ad una delle sue mille feste o party esclusivi dove, se devo ammetterlo, alla fine, mi sono divertita.

«Sinceramente non lo so. Potrei mettere..» rispondo dopo aver pensato un po' a ciò che si trova dentro al mio armadio.

«Nono, sta zitta che è meglio. Magari te ne esci con "metto felpa e pantalone"» mi risponde lei, imitando la mia voce quando pronuncia le sue ultime parole.

«Ti fanno così schifo le felpe e i pantaloni?»

«No, però non puoi venire ad una festa come se stessi uscendo per andare a fare la spesa. Altrimenti non troverai mai la tua dolce metà..» continua a scherzare mentre ride le sue affermazioni.

Alla sua ultima battuta mi blocco. Mi ricordo che le devo confessare di me e Luca.

«Io...in realtà...»

«Dai, oggi pomeriggio incontriamo e ne parliamo. Così possiamo un po' di tempo insieme. A dopo!» e così come è arrivata, scappa via verso la sua meta.

Questa ragazza non la capirò mai. È completamente pazza!

E ancora una volta, non sono riuscita a confessare nulla a Beatrice, che continua a venire e scappare.

Continuo a camminare, fin quando non raggiungo casa mia.

3 ore dopo...

Sono stesa sul mio letto, con il telefono in mano mentre controllo i miei vari social, mentre messaggio con Luca.

Rispondo ad un suo messaggio, ma una chiamata blocca ciò che stavo scrivendo.

Leggo "Bionda <3" sul display del mio cellulare e capisco che Beatrice mi sta chiamando.

Pronto?

Ehi Eleonora! Come stai?

Tutto bene, tu?

Bene bene!
Sei impegnata per caso?

Naaah, non so che fare ahah

Ahah..beh,perfetto.

Oddio, tu metti ansia. Perché? Cosa dobbiamo fare?

Ahahah, mica ti porto in guerra eh! Solo..al centro commerciale. Abbiamo una giornata di shopping che ci attende.

Mi vuoi male, vero?

Alle 17 sono sotto casa tua, ciao!

Beat-

Beatrice chiude la telefonata prima che potessi ribattere. Sa che odio profondamente fare shopping e chiudermi dentro i centro commerciali e sa quante bestemmie io le dedichi ogni volta che me lo propone.

Ma sta volta non mi ha lasciato scelta, dovrò chiudermi con lei dentro ad un centro commerciale, per compare un vestito da sfoggiare a quella festa.

Il mio sbaglio più grande. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora