Buttarsi sul letto, sapendo che finalmente, dopo una lunga e pesante giornata all'insegna della scuola, puoi rilassarti un po', è un piacere immenso.
Piacere immenso che viene rovinato dalla vibrazione del mio cellulare che è sul comodino.
Non si faccio caso. Chiunque sia non ho voglia di rispondere, non adesso. Voglio solo rilassarmi sul mio bel letto comodo e caldo.
La vibrazione riparte e il display si allumina per altre sei o sette volte di fila. Chiunque sia, stai insistendo troppo da non farmi rilassare.
Richiudo gli occhi quando vedo che il cellulare si spegne e non si riaccende più. Bene, ha finito con i messaggi.
Stavolta, a farmi aprire nuovamente gli occhi è la suoneria del mio cellulare che si illumina per la quarantesima volta in un quarto d'ora.
"Bionda <3 ti sta chiamando."
Che Dio maledica il tempismo perfetto di Beatrice.
«Cosa c'è?» rispondo scorbutica alla mia migliore amica. Non mi ha fatto chiudere occhio.
«Quanto sei gentile!» risponde lei, dall'altra parte del telefono con tono ironico.
«Mi hai disturbata mentre facevo un cosa importante. Cosa volevi, che ti ringraziassi?»
«Stavi scopando con Luca?»
«Beatrice, stavo dormendo.»
«Eeeh, che saranno mai un paio di ore di sonno, in confronto ad una telefonata con la tua migliore amica!»
«Vendramin, vai dritta al punto!»
«Dovresti saperlo, oggi dobbiamo andare a prendere le scarpe per la festa.»
Tra la partenza, la litigata con mia madre è tutto il resto, mi ero completamente dimenticata della promessa fatta a Bea.
Ma mi sono ricordata anche della promessa che lei ha fatto a me: una crêpes insieme ai ragazzi.
Sarà l'occasione perfetta per dire a tutti di me e Luca e della nostra partenza. Ho tenuto troppi segreti con loro, adesso è arrivato il momento di confessarne alcuni. Non voglio che il nostro rapporto si rovini per colpa dei miei segreti.
«Ah, già. Ti ricordo che ho accettato solo perché mi hai promesso una crepês insieme ai ragazzi.»
«Va bene. Preparati, tra 10 minuti sono sotto casa tua.»
Chiudo la telefono senza rispondere e butto il telefono sul letto.
Non mi devo preparare chissà in quale modo, devo solo indossare la mia giacca, le mie amate Converse e la mia sciarpa grigia per non morire di freddo.
In casa mia non c'è nessuno. Entrambi i miei genitori sono a lavoro e Veronica è a danza.
Esco di casa quando sono pronta e aspetto Beatrice fuori, mentre controllo il mio cellulare.
Rileggo la chat con Luca. Ieri sera lo chiamai, dicendoli che il nostro viaggio si sarebbe avverato e lui fece i salti di gioia. Ci siamo sentiti per tutta la serata, per questo ho dormito poco e avevo bisogno di rilassarmi.
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Il mio sbaglio più grande.
Fanfictionstoria scritta nel lontano 2015/2016, in un periodo in cui una me poco più che quindicenne decide di provare a pubblicare qualcosa (per il puro gusto di dire "ho scritto una storia!"), creando questo ammasso di capitoli senza filo logico e abbastanz...