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«Mamma, possiamo parlare?» chiedo, appoggiandomi allo stipite della cucina, mentre lei continua ad asciugare i piatti dopo aver pranzato.

«Certo tesoro, dimmi tutto.»

«Preferirei parlare faccia a faccia...»

Lei mi guarda e smette di asciugare un piatto bianco, riposandolo nella credenza. Sorride e annuisce.

Si incammina verso il divano e io la seguo a ruota, sedendomi accanto a lei, con il busto girato nella sua direzione.

«Dimmi tutto.» sorride dolcemente.

«Ehmm...ecco, vedi..» balbetto insicura.

Non mi ero preparata un discorso e non ho la più pallida idea di come cominciare.

«Noi di solito passiamo l'estate qui a Genova, giusto?» chiedo retorica, mentre lei annuisce.

«Si.» afferma. «Quindi?»

«Ecco, quest'anno mi piacerebbe che fosse diverso..»

Lei mi guarda stranita, un sopracciglio alzato e non capisce dove voglio andare a parare.

«Cioè?»

Prendo un lungo respiro.

«Mamma, posso passare l'estate da zia?»

Lei spalanca gli occhi e la bocca e mi fissa incredula.

«Cosa? Sei impazzita?» quasi urla, gesticolando.

«No, mamma..» sospiro.  «Lì il mare e poi non vedo da un sacco di tempo i miei cugini..»

Mi guarda come a dire "sei seria?"

«Eleonora, il mare c'è anche qui a Genova e dei tuoi cugini non te n'è mai fregato nulla..» sospira. «Cosa succede? Ti è sempre piaciuto passare l'estate qui. E poi qui hai anche Luca e i tuoi amici!»

Abbasso lo sguardo di colpo.

Ha nominato le ultime persone che volevo sentire in questo momento.

«Io e Luca ci siamo lasciati..» sussurro.

Lei mi guarda e so già che è in procinto di farmi mille domande, così la fermo.

«Non fare domande, ti prego. È finita e basta.»

Mi accarezza la schiena e mi rassicura, come quando ero bambina e avevo bisogno delle sue coccole per addormentarmi.

«Per questo vuoi andare via?»

Per questo, perché mi sono innamorata del mio migliore amico, non che ragazzo della mia più cara amica, perché l'ultima cosa che voglio è stare in questa città e vedere la gente che mi fa soffrire felice..

Per tante cose, mamma. Per troppe cose.

«Si..» rispondo più a me stessa che a lei. «Consideralo il mio regalo di Natale. Non voglio nient'altro, solo la possibilità di poter andarmene per tutta l'estate..» la fisso negli occhi, sperando in una risposta positiva.

Passano alcuni minuti in cui lei sospira e basta, nessun commento o nessuna frase, solo inutili sospiri che aumentano la mia ansia.

«Non ti prometto nulla, Ele.» sentenzia dopo un paio di secondi. «Devo prima parlarne con tuo padre, e devo avvertire tua zia...»

«Va bene, va bene...» sorrido. «Quindi per te è un si? Posso partire per le vacanze?» esulto entusiasta.

Lei annuisce sorridendo e io mi butto tra le sue braccia.

«Grazie, grazie, grazie!» dico mezza soffocata dall'abbraccio. «Sei la mamma migliore del mondo!» le stampo un bacino sulla guancia.

«Sisi, lo so.» ridacchia. «Riuscirai a stare senza i tuoi amici per tre mesi?» mi chiede una volta che mi sono staccata dall'abbraccio.

È l'unica cosa che voglio: allontanarmi da tutti.

Spazio autrice.
Ahia, mancano sempre meno capitoli, eh.
Non so quanti per la precisione, credo sei o sette.

Eleonora ha deciso di partire e andarsene per l'estate, presto ci chiarirà il perché di questa decisione, manca poco.

E nulla, spero vi piaccia.

Un bacio.

Il mio sbaglio più grande. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora