«Dove andiamo?» chiedo mentre il sorriso di Luca si allarga sempre di più.
Si risiede vicino a me, con gli occhi che luccicano e il sorriso che si amplia e il viso luminoso. È felice, lo è davvero.
«Milano. 10 giorni.»
«Milano?» chiedo incredula.
«Si, esatto. Li ci abita mio padre. Potrei chiedergli se ci può ospitare per una decina di giorni a casa sua.» il suo tono di voce è paragonabile a quello di un bimbo quando riceve il suo regalo di Natale.
Amo vederlo felice, perché rende felice anche me.
«10 giorni?»
«Si, solo una decina di giorni. Martedì iniziano le vacanze natalizie, potremmo partire martedì sera. Prendiamo il primo treno disponibile e andiamo via.»
Lo guardo, senza proferire minima parola, stando semplicemente a realizzare ciò accadrà se accetto.
Luca mi prende entrambi le mani.
«Eleonora, potremmo finalmente passare dieci giorni insieme senza nessun obbligo, nessuna preoccupazione. Solo io, tu e il nostro amore.»
Sorrido dolcemente al ragazzo di fronte a me.
«È un si?»
Per un attimo mi fermo a pensare, sospirando rumorosamente.
Sto per partire con un ragazzo, andando a Milano, a casa del padre. Ma infondo, cosa c'è di male?
Mi sono stancata di vivere nei "forse", nei "ma", nei "se".
Per una volta, per una fottutissima volta nella mia vita, accetterò senza pensare alle conseguenze e ciò che potrà succede dopo.
Per una volta, per una sola volta. Poi potrò tornare alla mia vita di sempre.
Ma adesso, voglio godermi ciò che mi è stato regalato: un ragazzo fantastico e un viaggio in progettazione.
«Si, partiamo.»
Luca mi stringe forte a se, chiudendomi nelle sue braccia possenti.
Mi tira dalle mie esili braccia, facendomi atterrare sul suo corpo muscolo, disteso sul letto morbido e comodo di camera sua.
«Mi stai rendendo il ragazzo più felice del mondo.» confessa lasciando un casto bacio sulle mie labbra sottili. «Solo tu sei capace di rendermi così felice.»
Il sorriso che è sul mio volto è inspiegabile. Dolcezza, amore, tenerezza, felicità. Tante, forse troppe, emozioni insieme.
Ma sono tutte, tutte, emozioni positive.
«Solo tu mi fai provare certe emozioni.» confesso mentre mi accoccolo a lui. «Prometti una cosa...»
«Cosa?» chiede lui, sussurrando e iniziando ad accarezzarmi dolcemente.
«Che questi giorni saranno i più belli di sempre. Che li passeremo insieme, a divertirci, a stare bene. Che saremo felici, talmente tanto da scordarci dove siamo. Che avremo il sorriso stampato sul volto ventiquattro ore su ventiquattro. Che spegneremo i telefoni, li lasceremo a casa e andremo fuori, a giocare come i bambini. Che spegneremo il cervello, e vivremo solo con il cuore.»
«Te lo prometto principessa, te lo prometto.»
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Il mio sbaglio più grande.
Fanfictionstoria scritta nel lontano 2015/2016, in un periodo in cui una me poco più che quindicenne decide di provare a pubblicare qualcosa (per il puro gusto di dire "ho scritto una storia!"), creando questo ammasso di capitoli senza filo logico e abbastanz...