75 ; fine.

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Se è vero che ogni storia ha una fine, credo che questa sia la mia.

Alcune storie finiscono con il classico "e vissero felici e contenti", altre si accontentano di quello che hanno vissuto nel frattempo, altre ancora non finisco.

La mia non è nessuna delle tre.

Forse perché un lieto fine non c'è, perché la storia non esiste e la voglia di continuare neanche.

La mia è una storia di sbagli, di errori, di cadute. La mia è una storia contorta, difficile, complicata. È lunga, tortuosa, piena di ostacoli.

Ma è anche una storia di risate, di lezioni di vita, di rialzi. La mia è una storia pura, tutta emozioni, piena di imprevisti.

È una storia, una come tante.

È semplicemente la mia.

Si dice che un viaggio è sempre un nuovo inizio, ma non sta volta. Sta volta segna la fine.
La fine della mia storia.

E quindi eccomi qui, con la valigia tra le mani, una parte di me che ha un incredibile di scappare e ricominciare e un'altra parte che vuole rimanere qui e continuare a vivere tutto ciò che ho creato. Davanti ad un aereo, con un paio di occhi lucidi e un cuore che ha smesso di provare emozioni.

"È la scelta giusta", continuo a ripetermi mentre il tempo scorre sempre più velocemente, insieme alle mie lacrime, dovute agli addii provvisori della mia famiglia.

È la scelta giusta quella di scappare e ricominciare?

Forse no, ma è la scelta di una persona innamorata.

E quindi al diavolo scelta giusta o sbagliata, è quello che devo fare per non rovinare tutto, e va bene così.

"Comunichiamo ai gentili passeggeri che il volo GD456 per Parigi è in partenza, si avvisa la gentile clientela di avvicinarsi al gate 6, grazie."

E un po' mi sento vuota.

Mi sento vuota al pensiero che non vedrò mai più quelle stradine desolate di Genova, quel parchetto che conosce i miei segreti, quella discoteca che è testimone di serate pazzesche, quella scuola che mi ha sopportato per quattro lunghi anni.

E mi sento vuota al pensiero che non vedrò più Leonardo e i suoi capelli scompigliati. Che non sarò più li quando farà qualche cazzata o quando farà qualche battuta squallida. Che non sarò più lì a vederlo mentre si ubriaca alle tre del mattino o quando cercherà una scusa per saltare un interrogazione. Mi mancherà.

E mi sento vuota al pensiero che non rivedrò più Beatrice e i suoi occhioni chiari. Che non sarò lì quando dovrà andare a fare shopping o quando avrà voglia di una crêpes. Che non sarò lì quando parlerà per ore infinite di quanto sia bella la nuova collezione di scarpe o quando cercherà solo un abbraccio di conforto in un momento no. Mi mancherà.

E mi sento vuota al pensiero che non rivedrò più Federico e le sue lentiggini. Che non sarò lì quando avrò bisogno del suo supporto o quando non riuscirò a stare in piedi da sola. Che non sarò lì quando sarà felice accanto a qualcuna che se lo merita o quando avrà bisogno di qualcuno che gli ricordi che è forte. Mi mancherà.

Scusami Leo, per tutte le volte in cui ti ho trattato male e non ti ho capito. Scusa per non esserti stata accanto come avrei dovuto. Sii fiero di ciò che sei e vai avanti.

Scusami Beatrice, per aver fatto la cazzata più grande del mondo. Scusa per averti tradito, scusa per non essere stata una buona migliore amica. Sii felice, te lo meriti. Me ne sto andando per te, perché meriti qualcuno che ti renda felice, e se quel qualcuno è Saul, allora sii felice anche con lui. Forse meriti la felicità più di me.

Scusami Federico, per averti sempre messo al secondo posto. Scusa per non averti mai chiesto "come stai?", scusa per non aver mai pensato a te. Scusa per averti assillato con i miei problemi e i miei casini. Trova qualcuno che ti ami come meriti, perché se c'è qualcuno che mi è sempre stato accanto, quello sei tu.

E scusami Saul, scusami per aver commesso il mio sbaglio più grande: scusa se mi sono innamorata di te.

Mi mancherai, forse un po' di più. Tu, con i tuoi occhioni blu e il sorriso luminoso, con i capelli dorati e perennemente scompigliati. Tu, con le braccia di chi sapeva tenermi al sicuro e la voce di chi mi sussurrava parole d'amore.

Tu, che mi hai fatto innamorare.

Conoscerti è stata la cosa più bella della mia vita, innamorarmi di te è stato il mio sbaglio più grande.

E anche se tutti questi sono solo pensieri destinati a rimanere nella mia mente, voglio che tu sappia una cosa.

Ti amo.

Un giorno ci rivedremo, ci abbracceremo e potremo stare insieme, magari per sempre. Quel giorno sarà il giorno in cui potrò finalmente rispondere alla domanda più importante.

Perché quel giorno, la risposta alla domanda "cos'è l'amore?", avrà il tuo nome.

Fine.










...o forse no.

«Amore, che stai facendo?»

Eleonora chiuse il suo taccuino, posò la penna sul dorso, e si alzò dalla sua amata scrivania con un sorriso dolce stampato sul viso luminoso.

«Stavo scrivendo una storia..» rispose buttando le braccia al collo del suo fidanzato, che sorrise e le lasciò un casto bacio sulle labbra che profumavano di menta.

«Su chi?» chiese curioso.

Eleonora sorrise, mentre gli occhi si illuminavano al solo pensiero.

«Su di noi

Il ragazzo non poté fare a meno di far brillare il suo volto di felicità, quella felicità pura e angelica che solo chi ama può provare.

«Posso leggerla?»

«Non ho ancora scritto il finale..»

Saul sorrise.

«Lo scriviamo insieme.»

Fine.

Il mio sbaglio più grande. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora