Camminiamo per un po', iniziando a parlare e a conoscerci meglio. I miei compagni, a quest'ora, hanno la prima ora di matematica...poveri loro.
In poco tempo raggiungiamo una panchina, in una stradina desolata e poco illuminata, visto il poco sole che c'è.
Ci sediamo lì e cerco di stringermi il più possibile nella mia felpa, quasi nascondendomi.
«Chi è?» chiede all'improvviso Luca, rompendo il silenzio.
«Chi?» rispondo voltandomi verso di lui, che nel frattempo fissa il vuoto più totale.
«Il motivo per cui non dormi..»
Ridacchio alla sua risposta, forse per nervosismo o forse perché è una storia che ha un qualcosa di comico.
«Mi sono innamorata di un ragazzo.» rispondo neutra, sicura e sul suo volto compare un sorriso ovvio.
«E quindi?» chiede ovvio, con ancora quel sorriso sul volto.
«È il mio migliore amico. Ed è fidanzato con la mia migliore amica.» rispondo ridendo, facendo scomparire il sorriso dal volto di Luca, che assume un'espressione seria.
«Se la tua amica è carina posso provarci io, così poi si innamora di me e hai il campo libero!» dice scherzando, facendomi l'occhiolino ridendo.
«Ahahah, fosse così facile. Loro si amano, si desiderano, loro sono fatti per stare insieme. Lei è la sua principessa dai lunghi capelli biondi e lui il suo principe dagli occhi azzurri.»
«Ti capisco..»
«No, non è vero. Tu non capisci, nessuno capisce.» dico con la voce tremante, alzandomi di fretta dalla panchina.
Stavo per andarmene, per lasciarlo solo, la sua voce mi blocca.
«Si chiamava Cristina...» sento la sua voce alle mie spalle. Mi giro e vedo che lui fissa il vuoto, non ha intenzione di incrociare il suo sguardo con il mio.
Mi risiedo, sporgendomi con la schiena verso di lui.
«Era la mia migliore amica. Avevo intenzione di dirle che mi ero innamorato di lei, ma prima che potessi parlargliene, lei mi disse che si era fidanzata con il mio migliore amico.»
«Cosa hai fatto alla fine?»
«Ho rinunciato..» dice con una punta di tristezza nella sua voce.
«A chi dei due?»
«Ad entrambi. Non volevo perdere nessuno dei due, ci tenevo troppo. Ho rinunciato alla mia felicità per la loro, ma non me ne pento. Sono rimasto in buoni rapporti con entrambi e loro, attualmente, stanno ancora insieme. La amavo, tanto, ma non potevo perdere ne lei, né lui.»
«Amavi?»
«Con il tempo ho iniziato a togliermela dai miei pensieri, sono andato avanti. Non è stato facile, pensavo solo a lei. Notte e giorno. Ma poi, grazie a Dio, come lei è entrata nei miei pensieri, ne è uscita. E se te lo stai chiedendo, si, sono felice.»
Le parole di Luca mi fanno pensare molto, mi fanno riflettere.
Saul è felice con lei, e lei con lui. Io non sono nessuno per intromettermi nella loro felicità. Farà male, lo so, ma devo dimenticarmi di Saul.
«Sai, sei la prima persona a cui racconto tutto questo.» dice Luca, accennando un sorriso luminoso. «Sto davvero bene con te..»
«Sto davvero bene anche io.»
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Il mio sbaglio più grande.
Fanfictionstoria scritta nel lontano 2015/2016, in un periodo in cui una me poco più che quindicenne decide di provare a pubblicare qualcosa (per il puro gusto di dire "ho scritto una storia!"), creando questo ammasso di capitoli senza filo logico e abbastanz...