«Quindi...» inizia la bionda. «Che si fa stasera?»
Siamo tutti e quattro seduti su una panchina nel bel pezzo del parco, a parlare del più e del meno. Io accanto a Federico, mentre Beatrice e Saul sono seduti vicini e si tengono per mano. La bionda ha un sorriso a trentadue denti da giorni e in fondo sono felice di vederla così, è pur sempre la mia migliore amica.
«Non so..» risponde vago Federico. «Idee?» chiede.
Io scuoto la testa, Saul rimane in silenzio, Federico ci guarda e Beatrice riflette. In quattro non riusciamo a tirare fuori una singola idea. Intelligenti.
«Che ne dite se chiamiamo anche Leonardo? Lo facciamo venire qui così ne parliamo anche con lui...» dopo un paio di minuti di silenzio, il ragazzo accanto a me riprende a parlare.
«Non credi sia inutile farlo venire qui? Non potremmo semplicemente chiamarlo?» chiedo io, ridendo. La presenza di Leonardo non mi da assolutamente fastidio, ma voglio accelerare i tempi. Voglio solo andare a casa e catalogare le idee.
«Nah.» fa una smorfia di disappunto. «Di sicuro è in giro.» sorride.
Estrae il cellulare dalla tasca e fa partire la chiamata al contatto "Leonardo", mettendo in vivavoce.
«Pronto?» la voce del nostro amico si fa sentire dopo alcuni squilli.
«Ehi Leo, sono Fede!» inizia. «Sei in giro?»
«Sisi, perché?»
Federico alza lo sguardo verso di me e mi guarda come a dire "te lo avevo detto!"
Alzo gli occhi al cielo e sorrido.
«Io, Bea, Ele e Saul siamo al parco, ci raggiungi?»
«È tornato Saul?» Leonardo assume un tono sorpreso e felice.
Il biondo ridacchia di gusto per quel tono.
«Sisi, è torn-» non fa in tempo a finire la frase che l'altro lo interrompe.
«Arrivo!» chiude la telefonata.
Tutti noi ci ricomponiamo e continuiamo a parlare per un bel po' di tempo, commentando cose abbastanza a caso e altri fattori poco importanti.
Dopo un po' di tempo vediamo arrivare Leonardo, che appena capisce che siamo noi quel gruppetto ammassati su una panchina, si precipita da Saul e lo abbraccia.
Tutti noi teniamo a lui. Beh, poi c'è chi ci tieni un po' di più...ma questi sono dettagli.
Quando si staccano, Federico mi fa segno di scalare di un posto e affianco a lui si siede il ragazzo appena arrivato.
Dopo i primi saluti e qualche domanda da parte sua, Beatrice tira in ballo l'argomento per il quale abbiamo fatto venire Leonardo qua.
«Allora ragazzi...che si fa stasera?» chiede.
Tutti noi ci guardiamo, scambiandoci occhiate che cercando di incitarci a parlare
«So che c'è una festa al Cezanne Disco*, andiamo?» riferisce Leonardo.
«Dai, perché no!» esulta la bionda.
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Il mio sbaglio più grande.
Fanfictionstoria scritta nel lontano 2015/2016, in un periodo in cui una me poco più che quindicenne decide di provare a pubblicare qualcosa (per il puro gusto di dire "ho scritto una storia!"), creando questo ammasso di capitoli senza filo logico e abbastanz...