15.

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La distanza sembra azzerarsi, le nostre labbra sono talmente vicine che basterebbe davvero poco per dar vita ad un bacio pieno di amore.

Ma mi scanso.

«N-non posso..» balbetto.

Non posso farlo, non posso. Non sono una traditrice. Beatrice si fida di me, sono la sua migliore amica. Non immaginerebbe mai che io e il suo ragazzo ci stavamo per baciare. Io non voglio farla soffrire, non lo merita. Lei non lo merita, Saul non lo merita.

Sarebbe sbagliato.

La verità è che lo sbaglio sono io.

Loro si amano, si desiderano, si vogliono. Io non c'entro, io rovinerei tutto. Tra di loro e tra di noi. Io distruggerei la loro storia, la nostra amicizia, il nostro gruppo di amici.

Io, io, io. Sono io lo sbaglio.

Riprendo lucidità, mi siedo sul fianco del letto girandomi di spalle, pur di non incrociare il suo sguardo con il mio. Sospiro profondamente e inizio a pronunciare delle parole che mai avrei potuto immaginare di dire.

«Saul, credo che ci siamo lasciati trasportare dalla situazione. D'altronde è difficile stare chiusi in una stanza e non far accadere qualcosa di sbagliato -ridacchio-. Ma -dico ritornando seria- vedi, sarebbe stato uno sbaglio. Tutta questa storia è assurda. Prima litighiamo, ci odiamo e un secondo dopo stiamo per baciarci. So che è difficile da capire, ma potresti evitare di dare tutto questo a Beatrice? Non mi perdonerebbe...anzi, non ci perdonerebbe.»

Prendo una lunga pausa, respirando rumorosamente e dopo essere sicura di quello che sto per dire, ricomincio a parlare.

«E inoltre, preferirei se ci evitassi per un po' di tempo. Meno stiamo insieme, meglio è...per tutti. Finirò la relazione da sola e la firmerò anche a nome tuo.»

«Eleonora..» prova a dire lui con voce debole, come un sussurro.

«No, Saul. Non mi importa del lavoro che c'è da fare in due giorni, la farò da sola.» rispondo subito, senza aspettare neanche un secondo.

Mi giro verso di lui, a testa bassa.

«Vorrei non vederti più, per un po' di tempo. Scusami, davvero. Ma ho bisogno di tempo e meno sto accanto a te, meno soffro.»

Ci vuole un po' prima che Saul realizzi ciò che li ho detto. Poco dopo, lo sento sospirare e pronunciare una frase straziante per il mio cuore.

«Se è questo quello che vuoi, vuol dire che ti lascerò sola.»

Detto questo, prende la sua giacca, il suo zaino e se ne va dalla mia camera, dalla mia casa, dalla mia vita.

Mi butto sul letto, stringendo a me un cuscino e iniziando a piangere. Il cuscino si bagna delle mie lacrime amare, dei miei sentimenti. Un po' come se in quelle lacrime ci fosse un pezzo del mio cuore.

Prendo il cellulare dal comodino in cui lo avevo appoggiato e scrivo un messaggio a Luca.

A Luca:
L'ho fatto. xxE

Lo metto sotto il cuscino e dopo pochi istanti, sento il suono di una notifica di un messaggio.

Da Luca:
Cosa? xxL

Con le mani che tremano, la vista offuscata dalle lacrime e il cuore in mille pezzi, scrivo la mia risposta.

A Luca:
Ho cancellato Saul dalla mia vita, completamente. xxE.

Il mio sbaglio più grande. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora