Le sue mani finiscono lungo i miei fianchi, iniziando ad accarezzarli con delicatezza. Continuo a sentire il suo respiro caldo sul mio collo, mentre la mia mente viene stregata dal suo profumo e le goccioline d'acqua cadono sulle mie spalle. I nostri corpi sono estremamente vicini, il suo petto è a contatto con la mia schiena. Prende possesso definitivamente del mio corpo, iniziando ad accarezzarlo.
Mi volta nella sua direzione, io non riesco a compiere un singolo passo. Sono solo un corpo pieno di emozioni nelle sue mani, che mi sfiorano con leggiadria. La mia mente non ragiona più e nessuna parte del mio corpo risponde ai miei comandi. Il controllo del mio corpo è nella sue mani.
Poche cose esistono in questo momento, se non io, lui e la sensualità dei suoi gesti.
Mi ritrovo a pochi centimetri dal suo viso, mentre il mio cuore accelera e il mio lieve respiro si fa sentire sul suo collo. Le mie mani salgono sul suo petto completamente bagnato, mentre le gocce d'acqua nei suoi capelli, finiscono lungo il mio corpo.
Respirami sul collo, sfiora la mia labbra. Accarezza la mia pelle, lasciami i tuoi segni e poi baciami e non lasciarmi andare.
Sfiora ogni parte del mio corpo completamente bagnato, partendo dalle gambe, salendo per i fianchi e finendo sul collo, facendomi perdere ogni cognizione logica. Ora esistiamo solo noi.
«Così, domani te ne vai?»
La sua voce sussurrata mi fa ritornare leggermente in me, dandomi quel po' di logica per rispondere a quella domanda.
Logica che viene persa quando ricomincia ad accarezzare il mio corpo, mentre un sorriso malizioso appare sul suo volto.
«A quanto pare...»
Rispondo sussurrando, con il cuore che esplode nel mio petto e con lo stomaco completamente in subbuglio, come la mia mente.
Traccia con un dito il contorno delle mie labbra socchiuse, mentre chiudo gli occhi cercando di godermi quel meraviglioso piacere.
Si stacca leggermente, fissandole con desiderio, portandomi a mordere il mio labbro inferiore.
«Mi fai impazzire quando lo fai...»
Sussurra avvicinandosi ancora di più, mentre, istintivamente, torturo il mio povero labbro inferiore.
Lui si lecca le labbra. Dio solo sa quanto vorrei farle mie, sentirle sulle mie, sul mio collo. Dio solo sa quanto le desidero, talmente tanto da aver memorizzato la loro forma. Dio solo sa quanto vorrei assaporarle, leccarle, morderle. Dio solo sa quanto le amo.
«Non leccarti le labbra adesso che mi trattengo dal baciarti.»
Il sorriso malizioso sulle sue labbra si amplia e mi guarda con quegli occhi così chiari e così pieni di desiderio da farmi impazzire.
Lecca di nuovo le sue labbra. Mi vuole torturare, lo so. Sta giocando con me e io con lui.
Ci sfioriamo, ci accarezziamo, sussurriamo. Ma nessuno di noi fa un passo in avanti, ci stiamo torturando a vicenda. E mi piace, mi piace da impazzire.
Continuo a torturare le mie labbra, sotto il suo sguardo di fuoco. Questo gioco di seduzione mi sta piacendo, tanto.
Non sarei riuscita a resistere a lungo, prima o poi quel gioco di tentazioni e seduzioni sarebbe dovuto arrivare ad una fine.
Ciò che mi distrae sono le sue labbra, quelle fottute labbra che si posano sul mio collo, lasciando piccoli baci su di esso.
Sale lentamente, lasciando baci dappertutto. Prima sul collo, poi sulla mandibola, salendo sulla guancia, sfiorando le labbra.
«Non riuscirò a resisterti a lungo.»
Sussurra mentre continua a posare le sue labbra ovunque su di me, facendomi provare emozioni di puro piacere e estasi.
Quando risale al mio viso, si stacca e mi guarda in profondità negli occhi. Una profondità così intensa da trasudare nelle mie viscere.
Afferra saldamente i miei fianchi, avvicinandomi pericolosamente a lui. Inutile dirlo, oramai non ho più il controllo di nulla.
«Baciami.»
Si avventa sulle mie labbra, unendole con le sue. Le tortura piano, con delicatezza ma con desiderio, come se volesse marcarle per sempre.
Affondo le mie mani nei suoi capelli biondi, scompigliandoli leggermente, mentre le sue sono ancorate ai miei fianchi.
Picchietta con la lingua sui miei denti, chiedendone l'accesso che non tarda ad arrivare.
Le nostre lingue si scontrano, le nostre labbra si uniscono e i nostri cuori accelerano.
Dalla sua bocca provengono diversi gemiti di piacere, mentre continua a baciarmi senza lasciarmi andare via.
Si stacca piano da me, senza lasciare andare la presa dai miei fianchi.
Quando si stacca realizzo tutto ciò che è successo in questo momento e non posso evitare di sorridere.
«E questo cos'era?»
«Il nostro bacio d'addio.»
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Il mio sbaglio più grande.
Fanficstoria scritta nel lontano 2015/2016, in un periodo in cui una me poco più che quindicenne decide di provare a pubblicare qualcosa (per il puro gusto di dire "ho scritto una storia!"), creando questo ammasso di capitoli senza filo logico e abbastanz...