27 marzo 2013
Ore 22.38
Il lupo azzannò con furia cieca e assaporò il sangue che usciva dalle ferite, poi sentì i tondi bulbi oculari schizzare fuori dalle orbite mentre premeva con le mascelle e infine morse con forza fino a spaccare il cranio con un secco schiocco. Il corpo di quell'animale senza pelo e coperto di pellicce che si dimenava nel vano tentativo di liberarsi smise all'istante di gemere.
Il sangue riempì la bocca del lupo e scivolò giù per la gola, caldo e amaro, ma era quanto di meglio un carnivoro potesse chiedere.
A quel punto, mollò la presa e il corpo inerme ricadde pesantemente a terra, dopodiché il lupo affondò il muso nel cadavere e ne squarciò l'addome, facendone fuoriuscire gli intestini. Morse con avidità più volte, assaporando il gusto agrodolce della carne un po' filacciosa, strappò il fegato da cui uscì un liquido di colore verdastro e lo mangiucchiò per qualche istante, prima di avventarsi nuovamente sulle interiora e infine sui muscoli, la parte più succulenta da masticare. Strappò, un boccone alla volta, tutta la carne fino a spolpare le gambe e le cosce, poi salì più su e continuò con le braccia fissando, compiaciuto, i singulti inanimati del cadavere sotto la presa salda delle mascelle.
Non ci mise molto a terminare il pasto e per qualche minuto si consolò per la pochezza di quella preda rosicchiandone le ossa minute. Il lupo godeva della piacevolissima sensazione dei suoi denti acuminati che raschiavano i femori e gli omeri del cadavere, un misto di soddisfazione e fastidio che lo invogliava a proseguire in quell'opera meticolosa che gli solleticava le gengive.
Quando ebbe roso l'ultimo osso interessante fin quasi al midollo, lo scagliò in un angolo con una zampata, si alzò e uscì all'aperto, lasciandosi accarezzare dalle gocce di pioggia che gli bagnavano il manto nero. Scrutò la macchia chiara che aveva di fronte, dall'altra parte dello spiazzo e che s'innalzava sopra di lui come un mostro scoppiettante nella notte.
E all'improvviso, sentendo avvicinarsi un fischio altalenante da lontano, il lupo si guardò attorno con fare circospetto, notò delle luci che provenivano da lontano, delle voci concitate che urlavano e infine sbucarono altri animali ricoperti di pellicce, esattamente come quello che aveva ucciso. Li studiò per alcuni istanti, dopodiché si voltò e scappò via.
Cercò l'oscurità, mentre si allontanava dal mostro scoppiettante alle sue spalle e cercò la vegetazione, i grandi alberi della foresta e l'erba fresca.
La pioggia pungente continuò a martellare a terra mentre il lupo, attraversando vie deserte, superando strani animali immobili dalle forme curiose, osservando luci da ogni parte, si allontanava dalla confusione verso il buio della selva nera. Strani odori provenienti da quel mondo gli intasavano le narici e lo confondevano. I bagliori che apparivano da ogni parte lo disorientavano. Correndo a perdifiato su per il pendio della collina, ormai lontano da quel luogo bizzarro, si ricordò cos'era accaduto l'ultima volta che aveva ucciso.
Aveva scovato la sua preda e ne aveva sentito il profumo malvagio, poi aveva inseguito quel mostro a due zampe fino alla sua tana e infine aveva dato libero sfogo ai propri istinti di predatore.
I due agguati erano sovrapponibili da un certo punto di vista, eppure il lupo si sentì come se non avesse mangiato a sufficienza, come se le carni che giacevano dentro il suo stomaco, attaccate dai succhi gastrici che le avrebbero digerite, non fossero sufficienti a saziare la fame maledetta. Era stato piacevole uccidere ancora, fare a pezzi la nuova preda, vinta dal terrore e dalla rassegnazione, eppure c'era qualcosa che non rendeva giustizia a quella conclusione.
Il lupo si arrestò nel folto della foresta, saggiò il terreno umido con le zampe e con gli artigli, poi annusò l'aria carica di vapore acqueo e di odore di muschio. La pioggia aveva finalmente smesso di scendere ma un freddo pungente attanagliava le membra e qualche lampo ancora brillava nell'oscurità del cielo nuvoloso.
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E le tenebre scesero sopra Friburgo
WerewolfNella cittadina di Friburgo in Brisgovia, ai margini della Foresta Nera, improvvisamente un misterioso animale all'assalto inizia la sua carneficina, mese dopo mese. Nessuno crede più alla favola del lupo cattivo, eppure pare che questa volta, a fur...