Capitolo 21

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15 marzo 2013

Ore 10.47

«Karl, giusto?» domandò Johann, avvicinandosi al banco degli strumenti dove il tecnico della scientifica stava lavorando.

Il tipo si voltò e guardò il tenente. «Serve qualcosa?» domandò con aria disponibile.

«Ti ricordi di me?»

Karl osservò Völler e fece sì con la testa. «Ci siamo visti sulla scena del crimine nella zona di Neuburg con il suo collega.»

«Bene, hai buona memoria», sorrise Johann. «Ottima cosa.»

Rise anche Karl. «Non per vantarmi ma sono fisiognomico: quando vedo una faccia, difficilmente me la scordo.»

Johann a quel punto rimase sul pezzo evitando di farsi distrarre. «Ieri sera, sul tardi, un tuo collega mi ha portato i risultati delle analisi del DNA sul ciuffetto di peli che avevo trovato nel seminterrato dello studio del dottore», e detto ciò Völler mostrò i tre fogli stampati che aveva trovato dentro la busta sulla sua scrivania. «Vedi, c'è qualcosa che non riesco a capire. Non è che potresti spiegarmi?»

«Comprendo la sua perplessità a riguardo ma...»

Johann mise le mani avanti. «Mi sembra un referto un po' strano e volevo sapere cosa ti ha portato a formulare una conclusione così... inusuale perché, converrai con me che non si trovano tutti i giorni...»

«Ho ricontrollato i risultati tre volte per essere certo di non aver sbagliato e ho perfino mandato ad alcuni amici a Berlino un campione da analizzare!»

Johann restò di sasso e continuò a fissare i fogli. «Ma qui dice... che la specie è sconosciuta.»

«Avrei dovuto venire io stesso a parlarle di questo», commentò Karl indicò i tre fogli. «Ho pensato subito che ci fosse stata una qualche contaminazione, ma ho controllato e ricontrollato e... sembra che la "cosa" che ha perso quei peli sia simile a un lupo, ma non esattamente... sì, cioè, non ha lo stesso DNA al cento percento.»

«Ho letto, ma ancora non...»

«Una nuova specie.»

Johann alzò un sopracciglio, dubbioso. «Uno scherzo della natura?»

«Non posso saperlo.»

«Qualcuno si è divertito, giocando a fare Dio e noi ci ritroviamo tra i piedi questa roba?»

Karl scosse il capo. «Ho visto anch'io Jurassic Park, ma non penso sia possibile "giocare" con il DNA fino a quel punto. Almeno non per ora. E poi tenente, tenga presente che staremmo parlando di attrezzature del costo di svariati milioni di euro.»

Johann si zittì e scosse il capo. «Atl. Fermiamoci un momento a riflettere, ok?»

Karl offrì una sedia al tenente e Völler gli si sedette di fronte, appoggiando sul bancone i tre fogli del referto con la busta aperta.

«C'è qualche possibilità che questo materiale che avete analizzato sia stato, in qualche modo, contaminato realmente con delle sostanze che tenete qui in laboratorio?»

«Assolutamente no.»

«E c'è su questa terra qualche diavoleria chimica che potrebbe aver modificato il campione fino a questo punto?»

Karl scosse ancora il capo. «Non può essere!» esclamò. «Ho ripercorso la procedura tre volte e ho riscontrato sempre lo stesso risultato: il DNA sulla scena del crimine, alla comparazione, risulta combaciare per il novantasette percento con il DNA del lupo.»

E le tenebre scesero sopra FriburgoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora