First Part

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A New Beginning


Ultimo viaggio. Ritorno a casa, finalmente. Tre mesi passati nella casa al mare con la mia migliore amica. Tre mesi di vacanza e serate nei pub, alternati a quattro ore di lavoro. Porto l'ultimo scatolone nella mia stanza e finalmente mi butto sul letto, facendo un grosso sospiro. Fra due giorni ricomincia la scuola e io non sono pronta ad affrontare di nuovo tutto lo stress di studio e litigi della classe. Essere la rappresentante di quasi una trentina di studenti è faticoso, ma esserlo della mia classe è da manicomio. La mia classe era divisa da gruppi, tre gruppi per essere precisi. Eravamo la maggior parte ragazze, il resto era formato da sei ragazzi, e solo Dio sa quanta pazienza avevano con noi. Il buon numero di scuole, era sempre diviso da gruppi su gruppi. C'erano i popolari, quelli che venivano definiti secchioni, gli asociali, gli sfigati, gli appassionati di arte o danza, i musicisti, i dark. Poi c'era, chi come me, doveva essere 'superiore' a tutti questi gruppi, persino ai popolari. Bisognava mettere in riga tutti quanti, bastonarli con le parole ed evitare che tutti andassero contro tutti. Era un continuo sfinimento, ma alla fine collaboravano.

Mi alzo dal letto, faccio una veloce coda ai capelli e inizio a sistemare le cose nella mia stanza. Sarebbe ricominciato tutto quanto, mi sarei data agli studi come una pazza, avrei di nuovo avuto le tavole dei disegni per tutta la stanza, se non per tutta casa. Sarei uscita solo il weekend, per tutta la settimana sarei rimasta chiusa in casa per studiare e fare le faccende domestiche quando ce n'era bisogno. Immaginavo già mia madre ed Olga urlami contro.
Sarebbero ricominciati i nuovi amori e le nuove delusioni per i miei amici, avrei di nuovo fatto da 'psicologa' a Gabriel per le sue continue rotture -spero vivamente che non si sia lasciato di nuovo con Frederich. Mi sarebbe di nuovo venuta la mia 'dolce depressione' perché non avrei trovato un ragazzo per i balli scolastici, ma da una parte sarebbe stato meglio perché dovevo controllare che nessuno si facesse del male. Ci sarebbero state di nuovo le riunioni, i rientri, i corsi, le urla, i litigi, le esasperazioni, i progetti, gli esami, i master, e le uscite didattiche nell'ambito scolastico e professionale. Tutto questo di nuovo per quasi nove mesi. Tutto un altro stress da affrontare, nuovi ostacoli, nuovi problemi, nuove esperienze.
Ma perché io, Lena Sosa, ho la netta sensazione che ci sarà qualcosa che stravolgerà tutto questo caos?

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