LUKE
«Certo che hai fegato,ragazzo» mi girai,guardando l'uomo a cui prima ho dato una bella lezione di vita.
Non so voi,ma quando qualcosa va per il verso giusto,si ha una sensazione enorme e gratificante nell'averla fatta.
Lena mi strinse una mano nella sua,e si mise al mio fianco. I suoi genitori ci guardarono,e sul volto della madre aleggiò un leggero sorriso nel vederci così.
«Ed è capace di tutto,anche» ribatté la ragazza al mio fianco. I due di fronte a noi,si guardarono e annuirono insieme. Che cosa avevano in mente quei due?
«Vorremo parlare con voi due,una chiacchierata tutti e quattro» l'uomo ci guardò,con un sorriso inquietante sulle labbra. Lena mi strinse ancor di più la mano e sbottò contro quel coglione del padre. Questa ragazza era una macchina omicida,pronta a colpire.
«Ció che devi dire a me e a Luke,puoi dirlo di fronte a Gabriel e tuo figlio. Non esistono segreti,almeno non tra di noi.» guardò la madre,infuriata per ciò che aveva fatto.
Lei mi diceva sempre che Lauren,sua madre,era sempre un libro aperto per lei. Certo, Lena aveva nascosto a lei che si frequentava con un uomo più grande di lei nonché il suo professore di psicologia,ma in questo caso la cosa poteva essere pur sorvolata.
Posai una mano sulla sua spalla,e lei calmò subito i muscoli. Dopo questa giornata avrebbe avuto bisogno di una dormita dopo un lungo massaggio sulle spalle.
«Sono certo che anche se ti parlassi da un'altra parte,dopo le mie informazioni,andresti subito a dire le cose ai tuoi amici e tuo fratello. Perciò,puoi anche darti una calmata figliola e ascoltarmi» se Lena lo avesse voluto,e avesse potuto, avrebbe ucciso suo padre con un solo schiocco di dita o uno sguardo. Prima che potesse parlare,Gabriel intervenne evitando uno spargimento di sangue.
«Lena tranquilla,ne parliamo dopo. Noi rimaniamo qui» fu così,che ci trovammo a camminare nel giardino di casa Sosa. Lena,stava letteralmente dando di matto interiormente e la mia mano,era succube delle sue unghie.Eravamo nel giardino sul retro. Io e Lena ci mettemmo sulle altalene,evitando di commettere qualche azione impulsiva verso il padre della ragazza,che camminava senza problema con sua moglie. Sembrava che tutto il casino che aveva combinato lui stesso,non fosse mai successo. Come se fosse consapevole dell'odio da parte della figlia,e da parte dei suoi amici. Al posto suo,io ci avrei pensato due volte prima di fare tutto sto macello,rimanendo da mia moglie e i miei figli. Ma purtroppo,non tutti la pensano come me.
«Non li capisco Luke. Non li capisco proprio» mi girai verso Lena. «Guardali,come se niente di tutto ciò fosse mai successo. Si divertono,stanno insieme...fanno persino sesso insieme!»
«Sono genitori Lena,per loro tutto è normale» sospirai e guardai con lei la scenetta romantica che i suoi genitori avevano messo in atto.
L'uomo aveva un braccio sulle spalle di Lauren,e lei era appoggiata con la testa sulla sua spalla. Potevo anche definirla carina,ma non sono per il romanticismo.
«Vorrei solo capire perché...beh,sai» Lena si girò sull'altalena, prendendomi di nuovo le mani tra le sue. Passò il dito sulla forma delle sue unghie sulla mia pelle,e morse il labbro. «Scusa»
«Tranquilla. Questi non sono nulla in confronto a quelli... lascia stare» non era il momento di provocarla.
«Oh...Luke» lei capì ciò che volessi dire,e il suo colorito divenne rossastro. Ormai Lena era prevedibile, il suo stato cambiava a seconda della sua sicurezza: arrossiva e balbettava quando veniva colta di sorpresa. Rispondeva a tono o provocava,quando era sicura di sé. Tutto ciò,la rendevano eccitante.
«Guardali Carlo,mi ricordano noi alla loro età» io e Lena ci voltammo,e guardammo la coppia di fronte a noi. «Ti ricordi i tempi dell'adolescenza?»
«Oh Lauren,io ricordo certe cose di quel periodo che se avessi le forze giuste,te le farei riprovare»
«Carlo...ci sono i ragazzi» la madre arrossì,mentre ridacchiava sottovoce. Mi girai verso Lena,e anche lei seguì il mio movimento. La sua faccia poteva fare da meme.
«Ora vomito.» chiuse gli occhi,e posò una mano sulla mia spalla.
«Ci immagino già vecchi,su delle sedie a giocare a carte,e ogni qual volta che faccio una scopa ti dico: ti ricordi quando eravamo giovani?» Lena rise. Finalmente dopo una lunga giornata di pianti e urla,riuscii a far ridere questa ragazza.
«Non trovi che siano una bella coppia,Lauren?» finirono le risate e ci girammo ancora una volta verso i suoi genitori.
«Devi vedere quando dormono insieme Carlo»
«L'amore cresce nel passare dei loro giorni,e Lucas sarebbe un ottimo marito per nostra figlia,non trovi?» fermi un secondo. Chi ha parlato di amore,futuro e matrimoni? Mi affogai con la mia stessa saliva e la ragazza al mio fianco si alzò in piedi,appena sentì la parola marito. Almeno era d'accordo con me,almeno.
«Non siamo fidanzati,e Luke è allergico ai matrimoni.» non è proprio allergia,ma lo eviterei come la morte. Per me il matrimonio è la cosa più inutile del mondo, perché fare una mega festa e spendere tanti soldi per dimostrare l'amore alla persona che ami? L'amore è quella passione stravolgente,che bisogna dimostrarla con i gesti non con il portafoglio aperto.
«E comunque sia» continuò Lena «Non siamo qui per parlare di me e Luke,o vedere voi due che fate gli adolescenti come se tu» Indicò quel figlio di puttana di suo padre «non avessi fatto un casino con la tua famiglia,e me.» suo padre la guardò. Tolse il braccio sulle spalle di Lauren,ed estrasse dalla tasca un pacco di sigarette. Ne prese una e la accese, iniziando poi a fumare e a raccontate il perché di tutto questo. Perfetto,altre parole e altri rompicapi.
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Youngblood
Fanfiction[COMPLETA] Le sue carezze, i suoi baci. I brividi sulla pelle, le farfalle nello stomaco. I respiri affannosi, gli occhi che si perdevano. Avevano scelto di stare insieme, non per passatempo, ma perché si amavano davvero. Avevano scelto di rischiar...