Got nothing but love for you, fall more in love every day
-Valentine, 5sos-Quattro mesi dopo.
«A cosa brindiamo?» chiese il biondo di fronte a me. Lanciai un'occhiata alla bruna al mio fianco, intenta a mandare dei messaggi a qualcuno. Non ci feci caso, e tornai con gli occhi su Julian. Ci fu un attimo di silenzio, poi Lena parlò, alzando un calice pieno di vino.
«All'amicizia, quella vera. A quella che ci fa sognare, che ci sostiene in tutto e quella che non ti pugnalerà mai alle spalle. Brindiamo all'amore sincero, capace di farti vedere il mondo con occhi diversi. L'amore che nasce dal cuore, che cattura la mente e possiede il corpo. Brindiamo a noi otto, alla nostra amicizia e all'amore nato tra di noi. Brindiamo a noi, neodiplomati e futuri laureandi. Brindiamo a noi giovani, portatori di speranze e di cambiamenti. A noi, dello Studio98»25 febbraio 2020. Attualmente, all'aeroporto di Sidney...
Potevo darmi tranquillamente del coglione da solo e Michael poteva anche smetterla di riempirmi la testa di insulti e rendere la mia vita un inferno, peggio di quella che era già.
Eravamo in aeroporto, bloccati alla fila per i controlli. Il mio telefono non smetteva di vibrare, Lena stava intasando la mia schermata blocco. Compresibile da parte sua, dato che la stava ignorando da tre settimane e non le avevo mandato nemmeno gli auguri di buon compleanno. Sono una persona orribile, lo so.
Dopo quella maledetta chiamata, la mia testa stava giocando con i miei sentimenti. Sentivo ogni giorno il corpo accavallarsi, in tensione e le sigarette non stavano più facendo il loro lavoro. Erano diventate un vizio, non più uno scopo terapeutico o calmante.
Il mio subconcio stava giocando con me, mi manipolava. Nella mia mente le immagini di Lena con un altro ragazzo, che non ero io, invadevano la mia lucidità e la mia pazienza andava a fare un giro. Non stavo capendo più niente, era questo che si provava quando si era davvero innamorati? Era questa la sensazione che provavo sei anni fa, con Mayla, ogni qual volta che c'era un ragazzo tra di noi? Probabilmente si, perché stavo letteralmente scoppiando.
La gelosia è segno di sfiducia, e tutto provo per Lena tranne questo. Mi fidavo di lei, al cento per cento... Ma sentire la voce di uno sconosciuto quella sera, mi fece male. In più, c'era la storia di Mayla in mezzo e spiegare alla propria ragazza beh sai, mi hanno drogato e niente, ho scopato con Mayla pensando che fossi tu non andava bene come scusa. Non per Lena, la quale immaginavo già con un'ascia in mano pronta ad impiccarmi e appendere la mia testa su un'asta, come se fosse una bandiera. Guardavo troppe puntate di Game of Thrones.Nel mentre la mia testa perversa pensava a mille complessi e realizzava le peggio morti, io e Michael entrammo nell'aereo e prendemmo i nostri posti. Rubai il suo, vicino al finestrino e pregai il signore di farmi rilassare almeno in queste ore di viaggio. La cosa che mi entusiasmava di più, era il fatto che il telefono in aereo non si usava e le mille paronoie di Lena sparivano insieme alle mie seghe mentali.
«Sai, appena atterriamo andiamo subito dalle ragazze e parli con lei» se non erano le seghe mentali a sfracellarmi la vita, era Michael. In questi ultimi giorni continuava a rimproverarmi sul fatto che dovessi scrivere alla povera ragazza Argentina, spiegarle il motivo del mio dileguamento sociale e dirle di Mayla. Ma come, se lei stava male, io stavo male e la distanza ci aveva letteralmente consumati?
Sapevo che lei stava male, lo vedevo dalle storie e dai post che pubblicava su Instagram. Metteva le nostre foto, delle canzoni e delle frasi che riportavano solo ed esclusivamente all'amore che provava per me. Da una parte ero felice che mi pensava continuamente, d'altra mi innervosiva farla stare così. Nessuno dei due voleva tutto questo, ed è solo grazie alla figlia di puttana di Marino e a lui stesso se stiamo così. Distanti e senza meta.
«Tu fai pure, io ho bisogno di dormire e di una doccia» risposi a Michael, mettendomi comodo sul mio sedile e allacciando la cintura. Vorrei dormire per tutto il viaggio, senza pensare a niente e senza la voce di Michael. Misi le cuffie e nel mentre stavo per far partite la musica, il ragazzo al mio fianco parlò.
«Hombre sin bolas»
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Youngblood
Fanfiction[COMPLETA] Le sue carezze, i suoi baci. I brividi sulla pelle, le farfalle nello stomaco. I respiri affannosi, gli occhi che si perdevano. Avevano scelto di stare insieme, non per passatempo, ma perché si amavano davvero. Avevano scelto di rischiar...