Febbraio 2028 -Michael e Crystal, Ungasan Clifftop Resort di Bali.
La sabbia era fresca. Le onde del mare bagnavano la riva e il cielo era pieno di sfumature. Dall' arancio al viola, al blu e un tocco di giallo. Ormai il sole stava dando via libera alla luna, insieme alle sue figlie stelle. L'aria era così bella, così limpida e un leggero vento accarezzava i corpi nudi di Crystal e Michael.
I due stavano facendo l'amore sotto una palma, poggiati su un telo di mare. Michael aveva la bocca su quella della ragazza, lei ansimava sottovoce mentre accoglieva le spinte del ragazzo. Quanti anni erano passati dalla loro prima uscita? Da quanto stavano insieme? Troppo tempo, e ora stavano vivendo una delle loro tante notti. I loro corpi si unirono ancora, le loro anime si incastrarono e le loro labbra si consumarono a vicenda.
Lei lo guardò, i suoi occhi azzurri persi in quelli verdi sfumati di lui. Una mano di Michael attorno al seno di Crystal, le sue gambe accoglievano il suo corpo. La sua schiena leggermente inarcata e la bocca schiusa. Stava per venire.
Michael aveva la pelle perlata di sudore, la sua bocca succhiava il collo di lei. Lasciava macchie ovunque, senza pensarci troppo.
Il contatto dei loro corpi era più di intimo, era spettacolare. C'era sintonia tra i due, c'era coinvolgimento.
«Mike» mormorò la ragazza dai capelli biondi. Stava meglio così, le diceva Michael ogni giorno che la guardava. Ma per lui, lei, era sempre bella.
«Vieni» le sussurra dolcemente. I secondi restanti, furono solo d'amore e di carezze.Mentre camminavano a riva, l'acqua fresca bagnava i loro piedi. Michael mise la sua giacca sulle spalle di Crystal. Lei si strinse ad essa e con un sorriso continuò a camminare con l'amore della sua vita. Tenendosi per mano, si goderono quel momento assieme aggiungendolo in una lista infinita.
Per più di dieci anni, questi due, si continuarono ad amare come se fosse il loro primo giorno. Qualcosa aleggiava nella testa di Michael, ma volle aspettare il momento giusto per far scoccare la scintilla.
Avvolta nel suo bellissimo abito bianco, Crystal guardò il suo amato e con un sopracciglio alzato, gli chiese:
«My love, tutto okay?» e lui la guardò, sorridendo. Era quello il momento. La prese dai fianchi e le diede un dolce bacio sulle labbra. Lei sorrise, non accorgendosi che una mano di Michael si infilò nella tasta destra della giacca e afferrò una scatolina.
«Crystal Leigh, amore della mia vita e compagna di avventure» inizia lui, piegandosi su un ginocchio e guardando la sua futura sposa.
Lei lo guardò, e volle credere che le lacrime fossero state causate dalle fiaccole che dall'emozione.
«Mike...» le diede la mano, e un piccolo anello argentato con un brillante sopra abbellì il suo dito.
«Vuoi rendere felice questa persona instabile, diventando sua moglie, finché morte non ci separi?» e lei non esitò a dire Sì.
Fu un matrimonio fantastico.Aprile 2028 -Frederich e Garbriel, Argentina/Mar del Plata
«Piú a destra.... è perfetto!» la ragazza batté le mani e il migliore amico la guardò. Com'erano cresciuti!
Gabriel andò ad abbracciare Lena e le lasciò un bacio sulla testa. Finalmente avevano finito di sistemare la nuova dimora d'amore di Fred e Gabriel, una bellissima casetta in stile Shabby Chic tra le stradine di Mar del Plata.
«Grazie Lena. Ti voglio bene, sappilo» le sussurró il castano, abbracciandola ancora e stringendola a sé.
«Quando vuoi Gab, ora devo andare! Crys è in preda al panico» ridacchia lei e, lasciando un bacio sulla guancia del suo amico, se ne va correndo da una bionda in crisi. La stava aiutando con il matrimonio.Fred e Gabriel, dopo tanti problemi con i loro genitori e la loro storia d'amore aperta, finalmente riuscirono a creare un proprio nido d'amore. A cinque ore da Bueons Aires, questi due cominciarono a vivere la loro nuova fermata. Una vita indipendente, lontana dai genitori e dai problemi di quella che tanto tempo fa era una città caotica.
Ora, stare vicino al posto di lavoro di entrambi, significava solo una cosa: un nuovo inizio e un nuovo capitolo.
Un brillante medico legale e un commercialista di ottima reputazione, vivevano in una delle tante provincie marine di Buenos Aires. Nella loro casa a due piani in spiaggia, Gabriel e Fred si godevano un sano pomeriggio di relax e sole. Entrambi si erano presi una settimana di ferie per sistemare la loro umile dimora e, in questo momento, due bicchieri di vetro con del ghiaccio dentro furono riempiti con della limonata appena fatta.
«A noi due!» esclamò Fred, brindando con il suo amante. Gabriel sorrise e bevve un sorso della bevanda fresca. Ogni qual volta si sentiva un VIP e in quel momento, steso sulla sdraio del suo nuovo terrazzo, poteva anche definirsi una sorte di Sharpey di High School Musical!
«Torno subito» avvisò al suo biondo preferito, e senza esitare ancora si precipitò al piano di sopra e nella sua nuova stanza da letto. Non vedeva l'ora di passare la notte insieme al suo futuro compagno permanente.
L'unica cosa che dispiaceva ad entrambi, era il semplice fatto di non continuare la loro storia in America come stava facendo il resto del gruppo. New York, Washington e Toronto in Canada. Certo, stavano crescendo e ormai tutti stavano prendendo una loro strada.
Gabriel tornò giù, ritrovandosi la terrazza piena di petali di rosa. Fred, in tutta la sua bellezza guardò sorridente l'amato ed andò verso di lui prendendogli la mano.
«Mi amor...que pasa?» chiede sorpreso, di quello che stava vedendo e della musica in sottofondo.
«Garbriel, sarei molto felice se tu mi rispondessi di sì» chiese il biondo, aprendo la scatolina tra le sue mani e porgendogli un anello.
«Certo che ti dico di sì...ma c'è un problema» rispose lui, ridendo e diventando rosso per l'imbarazzo.
«Non ti piace l'anello, mi amor?» domanda incuriosito lui e Gabriel ride scuotendo la testa e aprendo la sua scatolina. Fred lo guarda per un attimo e senza pensarci troppo, ridono entrambi.
Un matrimonio...esplosivo!
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Youngblood
Fanfiction[COMPLETA] Le sue carezze, i suoi baci. I brividi sulla pelle, le farfalle nello stomaco. I respiri affannosi, gli occhi che si perdevano. Avevano scelto di stare insieme, non per passatempo, ma perché si amavano davvero. Avevano scelto di rischiar...