72. Youngblood

55 2 2
                                    

LUKE

Siamo troppo giovani per questa vita piena di problemi. Ma il mio amore per te non cambierà mai. Nemmeno se tu non mi amassi più.
L.

28 Giugno 2020

Uscii dall'aula e buttai fuori dell'aria, la quale trattenni per un'ora. Stavo prendendo il telefono quando qualcuno mi saltò sulle spalle. Riconobbi la risata.
«Sei una scimmia adesso?» le chiesi,tenendola per le gambe e camminando con lei addosso. Mi diede un bacio sulla guancia e posò il mento sulla mia spalla.
«I koala solo più belli e australiani» rise lei, stringendomi.
«Com'é andata lì dentro?» le domando, uscendo dall'edificio e camminando per il cortile della scuola.
«Ho preso il massimo» mi bloccai e lei scese dalle mie spalle. La guardai sorridendo e la abbracciai.
«Bisogna festeggiare la lode» mi sorrise e sollevandosi con le punte mi diede un bacio. Le sue labbra erano una droga per me.
«Tu come sei andato?» mi accarezzò le guance e sorrisi.
«Il massimo anche io» sorrise ancora e si spinse con le gambe per saltare. La presi dal sedere e lei si attaccò di nuovo al mio corpo.
«Allora stasera notte in bianco» mi baciò, felice di riavermi di nuovo con lei.

1 Luglio 2020

Stavo per rinunciare a noi due, ma Dio volle farmi continuare. Stavo per mandare tutto a puttane, ma per fortuna che la mia testa e il mio cuore cominciarono ad urlare il tuo nome.
L.

Non avevo mai amato le cerimonie in grande, ma la festa dei neodiplomati era una tradizione. Avevamo terminato gli esami, finalmente eravamo liberi da ogni preoccupazione e da ogni male possibile.
Dopo esserci sbarazzati dei Marino e della loro merda, io e Lena abbiamo finalmente raggiunto la felicità. Passammo dai colori scuri e dalla sofferenza, alle sfumature pastello e alla più grande gioia della nostra vita. Non eravamo mai stati così felici in tutti questi mesi tortuosi.
Avevamo passato tutti gli esami con voti eccellenti, io e Lena fummo i soli a prendere la lode. Non so se fosse per il fatto che eravamo rappresentati o perché Lena aveva un'ottima influenza su di me. Quella ragazza sapeva tutto su ogni cosa, era incredibile. Mi disse che non aveva mai avuto bisogno di un aiuto extra o di un doposcuola. Ci credo, è la versione femminile di Sheldon Cooper! Ma in una forma più sexy e meno nerd. Sull'ultimo punto ero un po' nel dubbio, ma mi piaceva così com'era.

Il preside Fernandez organizzò una festa a sorpresa per noi neodiplomati. Al posto della solita palestra addobbata, pagò di tasca sua una fantastica sala di un locale stupendo. Era come essere ad uno di quei diciottesimi pomposi che sembravano dei matrimoni. Odio totale per tutte quelle cerimonie per un dannato compleanno.
Mi guardai intorno e dei tavoli erano posti ai lati della sala, un set da dj era messo di fronte le grandi vetrate le quali affacciavano sul giardino esterno e la piscina, le luci battevano dal rosa pastello al celeste. Dal soffitto pendevano delle luci soffuse di natale, i tavoli erano addobbati con dei fiori colorati e l'intero salone era ben organizzato. Gli studenti dello studio si diedero da fare al buffet, il dj remixava i classici di una volta con il genere commerciale di adesso. Musica per le orecchie di Lena, la quale stavo aspettando insieme ai ragazzi. Lei, Crystal, Kayla e Violet avevano il brutto vizio di tardare alle feste. Dovevano essere impeccabili, dicevano. Insieme a loro, tardava anche Gabriel. L'ho sempre detto che quello è la quinta ragazza del gruppo.
«Non capisco perché ci mettano così tanto ogni volta che devono andare alle fe- oh porca puttana» si fermò Julian, guardando dietro me e Fred. Ci girammo entrambi e anche dalle nostre bocche uscì un «Porca puttana».
Mi soffermai su di Lena. Cavolo se era bella. Più di bella. Una diamine di dea.
Il suo corpo era fasciato da un vestito nero. La gonna scendeva sulle gambe e due spacchi le facevano intravedere ogni qual volta che camminava. Guardai la profonda scollatura che lasciava la forma dei suoi seni e le sue scapole in bella vista, le quali mi fecero sognare ad occhi aperti. I suoi capelli erano legati in una semplice coda di cavallo e il suo viso era incorniciato da un leggero trucco. Le sue labbra erano una bella distrazione, dopo la scollatura davanti.
«Scusate il ritardo, ma a Crystal le si era rotto un tacco!» il pianeta Lena era fantastico. C'era lei in tutte le sue versioni migliori. Questa ragazza era troppo, ed era mia. Soltanto mia.
«Hermosa» sussurrai, prendendole le mani e morendo il labbro. Lei arrossì e le sue braccia mi avvolsero in un abbraccio. La sua schiena era nuda e questo vestito le faceva un sedere da urlo. Perfetto, fantasticare su questa ragazza anche alla festa del diploma era da depravati.

YoungbloodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora