16. Post-it

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LENA

Avete presente quando vorreste prendere a pugni una persona,ma in quel caso siete in minoranza perché le vittime sono tre? Ecco,io mi trovavo perfettamente in questa situazione.
Io e Luke eravamo in una scenetta intima dopo almeno un mese che non ci prendevamo in considerazione e, ovviamente, non poteva di certo mancare qualcuno che ci doveva interrompere.
Per fortuna,sapemmo come gestire la situazione. In un nano secondo io leggevo un libro improvviso e Luke era seduto sulla poltrona della scrivania e scribacchiare qualcosa su un foglio. Lo guardai nervosa mentre i ragazzi litigavano tra di loro per qualcosa che non avevo intenzione di sapere,ma ahimè seppi lo stesso.
«Io dico che sei un gran coglione a pensare ancora a lei!» Fred urlò contro Julian.
«Oh ma dai! Quando uno è innamorato lo è, e basta» Julian urlò più forte. Lanciai un'occhiata a Luke e lui alzò le mani in segno di difesa,per dire: amici tuoi,non miei. Lui si che sapeva come aiutarti. Trovó un paio di cuffie sulla scrivania,se le mise e alzò il massimo del volume al telefono.
Da una parte lo invidiavo, dall'altra lo volevo uccidere. Sospirai,scesi dalla scrivania e spensi lo stereo. I ragazzi litigavano ancora.
«Parla quello che da tre anni si fa seghe con il capitano di Basket!» Gabriel urlò contro Fred. Questa conversazione stava degenerando. Andai a chiudere la porta,ma dopo la frase di Luke contro quella di Fred mi venne da sbatterla. Non ascoltava la musica quel demente? Forse le loro voci erano più forti delle parole della canzone. Sembrava di essere in un asilo di pecore.
«Ed eccolo colui che non si deve nemmeno permettere a dire certe cose, perché è il primo a sbavare sul ragazzo di Lena!» Fred fece una scenata teatrale.Luke si girò e tolse le cuffie.
«Avere rotto le palle» sbottò ad un tratto «Uno:smettetela di litigare porca puttana. Due:vi ammazzerei uno ad uno ora per come siete entrati in camera di una ragazza. Tre:tu smettila di dire che sono il suo ragazzo,avete rotto il cazzo con sta storia. Quattro: Gabriel santo Dio,lo so che c'hai una cotta sessuale per me,ma ti prego smettila. Cinque: avete interrotto una conversazione con me e Lena,come sempre del resto. Riuscite mai a risolvere un problema senza una ragazza che vi faccia da avvocato difensore?!» e i tre litiganti si placarono. A quel punto,quando sentii il punto sei,mi venne da sbattere la porta. Non aveva tutti i torti, d'altronde ero io il saggio del gruppo e risolvevo i problemi all'interno.
Julian,Fred e Gabriel si sedettero sul letto,guardarono prima Luke poi me. Sospirarono, ma poi ricominciarono a contraddirsi. Luke sbuffò e tornò a sedersi. Testosterone contro testosterone non mai andava bene.
«Mierda, eso es suficiente!»urlai e stettero di nuovo zitti. Sapevano bene che quando parlavo in spagnolo non c'era verso di contraddirmi o fare di nuovo casino. Li guardai uno ad uno,abbassarono la testa come dei bambini in punizione. Anche se Luke -nel sesto punto- diceva che non c'era bisogno di me,una donna in mezzo tre coglioni di ragazzi ci voleva eccome.
«Ora,mi dite per quale fottuto motivo state litigando come delle donne ciclate?! E per quale fottuto motivo,non avete bussato quella fottuta porta,porca troia?!» Luke si era sistemato dalla parte sinistra della stanza,sulla sedia girevole della scrivania. Mi guardava con un certo viso,che anche se non era il caso,era sia serio sia tremendamente provocante. A quanto pare le donne al comando lo eccitavano parecchio,presi un appunto mentale.
«Ha iniziato lui! Non è vero niente! Oh dai, è colpa di Julian se abbiamo iniziato!» e tutti e tre cominciarono a darsi la colpa. Sembravano dei bambini al momento di qualcosa che si è rotto,e nessuno voleva dire la verità. Mi massaggiai le meningi e cercai di mantenere la calma. Come potevo fare senza un'altra ragazza ora?
Sospirai e mi sforzai di capire che cosa dovevo fare con questi tre. Mentre loro litigavano,Luke andò di nuovo vicino la scrivania. Prese qualcosa da lì sopra e venne al mio fianco.
«Se hai dei bambini,devi ragionare come loro» sospirò lui. Mi dispiaceva che la nostra serata sia andata a finire col fare i babysitter a tre idioti. «Allora,questi sono per comunicare okay?» iniziò,dando dei post it ai ragazzi. «faremo come se fossimo di fronte ad un semaforo: verde se uno dice la cosa giusta,giallo se si volesse intervenire e rosa fluo se stesse dicendo una cosa sbagliata. Senza iniziare a litigare come dei bambini parlerete uno alla volta, intesi?» lo guardai,e mi sembrava che avesse già esperienza nel campo. Rimasi in silenzio,mentre andavo a prendere un post-it giallo. «Al mio tre,il primo che alza la mano inizia a parlare» questa tecnica l'avrei usata molto più spesso. Contò fino a tre,e il primo che alzó la mano fu Julian.
Iniziò a raccontare dell'accaduto,dicendo che tutto cominciò sul fatto che lui avesse scritto a Kayla. Quando lo disse,gli lanciai almeno tutti i peluche che avevo sulla libreria. Avevamo deciso che nessuno del gruppo doveva rivolgere la parola a quella razza di traditrice,almeno così avevamo accordato.
Gabriel alzó il post-it verde e giallo. Luke,gli concesse di parlare.
«Vero,ma è anche vero che avevamo accordato il contrario perché SE NON RICORDI quella ragazza ti ha fatto corna su corna,e ha tradito il gruppo dal momento in cui ha chiamato puttana la nostra amica. E tu,ancora, le vai dietro» Fred alzó il post-it giallo. Che gran casino.
«Sono dell'idea che ognuno è libero di amare chi vuole o farsi piacere anche da un muro. Anche se Julian ha sbagliato,non dovresti impedirgli di non amare qualcuno. Non si sceglie mai di chi innamorarsi!» Fred era sempre molto saggio su queste faccende. Il gioco di Luke stava dando i suoi frutti,i ragazzi finalmente iniziarono a parlare senza nemmeno litigare fra loro. Io non dovetti più alzare la voce con loro, finché non esagerarono con le parole. Julian alzò il foglio verde.
«Esattamente quello che stavo cercando di dirvi da almeno un'ora! Non ho mica deciso io di innamorarmi di lei,si okay ho sbagliato a scriverle ma non posso farci niente! E poi,non sono l'unico che si scrive con la sua ex,anche Robert continua a cercare Lena nonostante l'abbia lasciata otto mesi fa!» il totale silenzio caló nella stanza. I ragazzi,compreso Julian, mi guardarono attentamente. Fui impassibile e non dovetti nemmeno alzare nessuno stupido foglio. Le parole vennero fuori in automatico.
«Stai confondendo l'amore vero,con qualcosa che ti conviene. Julian,ora non voglio rovinare la nostra amicizia. Ti voglio bene,ma quando una cosa la devi dire, cerca di formare meglio la frase.
«Mentre la tua ragazza si scopava almeno mezza stirpe maschile,quando eravamo in vacanza -e te lo dico per l'ennesima volta così ti entra in testa- io stavo male per una rottura avvenuta cinque mesi fa, da allora. Ora,non pretendo che tu capisca me,ma la situazione in cui ti ritrovi in questo momento.
«L'amore non va mai a convenienza sessuale o solo per sentirsi dire: ti amo,ogni due minuti. No, è soltanto l'esserci fisico della persona che tu ami e l'amore ricambiato da quella persona. Se è solo a senso unico,non si va avanti.» Gabriel volle intervenire,ma lo fermai con una mano. Ora dovevo parlare io, perché tutti e tre andavano sempre a convenienza. Persino Fred e Gabriel, essendo una coppia a tutto senso,delle volte si lasciavano per noia e andavano da un'altra persona. Poi,si rimettavano il giorno dopo.
«Robert mi amava,non l'ha detto però lo dimostrava. Ha aspettato tre anni prima di farlo con me. Di metterci insieme ne ha aspettati due. È successo quello è successo,ma per me è contato sempre ciò che ha fatto per noi,anche se la nostra relazione era del tutto sbagliata.
«Questo è amore,non due persone che si lasciano e poi si rimettono dopo un giorno che fanno sesso con un'altra persona. O un ragazzo che va dietro ad una ragazza che si scopa tutti gli esseri umani di questo pianeta.» e rimasero zitti, di nuovo senza più dire una parola. Luke mi guardò,e il suo viso era pensieroso e perso nel vuoto. Ora si stava chiedendo se fossi ancora innamorata di Robert o meno,ne ero sicura al cento per cento. Aggiunsi soltanto poche parole altre.
«Se nessuno dei tre si trova più con l'altro o l'altra,allora dovete lasciare stare. Io ho messo per lo meno sette mesi per riflettere e la mia decisione l'ho presa: pensare prima a se stessi poi cercare qualcuno con cui dividere la propria felicità. Prima che voi veniste,ero in un mondo pieno di felicità. Ma ovviamente,avete rovinato ogni cosa»

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