Jade
Ogni città era composta dalla sua parte sana e dalla sua parte malata.
Ogni comunità aveva i suoi fuorilegge, i suoi cittadini ritenuti pericolosi, indegni, sbagliati.
La mia non era da meno.
Da che ho memoria, e dalle storie che sia mamma che nonna mi raccontavano da bambina, la mia terra ospitava una ben precisa banda di malviventi.
Erano famiglie che avevano scelto di appartenersi per ragioni che non avevano nulla a che vedere col sangue, ed esistevano sin da prima che io stessa nascessi.
Si erano presi la zona ai confini della città quando era troppo decadente perchè qualsiasi altro la volesse, l'avevano sistemata quel minimo indispensabile che bastava loro per renderla abitabile, e da lì era cominciata la loro storia.
C'era del fascino nella vita di questi uomini che ignoravano le convenzioni sociali, il mondo al di fuori della loro cerchia, e decidevano di bastarsi.
In una realtà dove non sapeva accontentarsi neppure chi aveva tutto, quando incrociavo per caso uno di loro, in segreto io lo ammiravo.Da qualsiasi altra parte, sarebbero stati per tutti solo quelli da evitare, uomini e ragazzi che non avevano volto, non avevano nome.
A Charleston invece, ogni cosa aveva un'identità.
Si facevano chiamare I Lupi Di Città.O forse dovrei dire, ci facevamo chiamare?
Charleston li detestava.
Charleston li vedeva come drogati, spacciatori, ignoranti, la rovina della società.
Charleston li paragonava ad un murales sulla facciata prima pulita di un palazzo che non era più né bianco né immacolato.
A me però, i murales erano sempre piaciuti un sacco.Non si vedevano spesso nella parte sana della città, o almeno quasi mai in gruppo, ma quando si mischiavano a noi nelle feste di paese o nelle risse, quando passavano con le loro moto rumorose per le nostre strade, non avevo mai sentito volare altro che insulti nella loro direzione.
Ad ogni modo, suppongo che ai Lupi piacesse soltanto fare casino. Suppongo che una parte di loro, come a una parte di noi, piacesse fare uso di sostanze illegali e adottare comportamenti poco raccomandabili.
Soltanto che nel mio mondo, chi lo faceva si nascondeva.
Loro no.Charleston odiava i loro vestiti scuri, gli stivali pesanti, le ciocche dei capelli tinte di blu, le moto e i tatuaggi.
Charleston odiava perdere le brave ragazze che si invaghivano di uno di loro e decidevano improvvisamente di seguirli e cambiare vita.
Charleston odiava tutto questo, perché temeva tutto questo.C'era un'ultima cosa che Charleston odiava dei Lupi, ed erano i figli che i loro uomini lasciavano in giro per la città, figli nati alla luce del sole in una buona famiglia, ma concepiti in un qualche edificio abbandonato in una notte buia da un padre che non avrebbero mai visto.
Come me per esempio.
Era per questo che mamma aveva provato a tenermelo nascosto.
Peccato -o per fortuna- che la verità non sappia mai restare sepolta troppo a lungo.
Era così che avevo cominciato a domandarmi a chi appartenessi davvero.
Forse un po' a entrambi i mondi.
Di sicuro, una volta averli conosciuti tutti e due, una parte di me apparteneva a loro.
Lo avevo sentito subito sebbene la mia conoscenza dei Lupi fosse molto recente, e dovuta a un fratello spuntato fuori dal nulla che aveva portato a galla tutto.
Avevamo solo nostro padre in comune, padre che lui conosceva bene e di cui io ignoravo l'esistenza.Era raro che trovassi persone affini a me, persone di cui mi importasse davvero.
Ma era bastato guardare Evan negli occhi e parlarci cinque minuti per capire che sarebbe diventato uno di loro.Amavo mio fratello.
E amavo il bravo ragazzo che avevo tanto faticato per conquistare.
Ironia della sorte? Si detestavano.
Sembrava che quei mondi non potessi averli entrambi.
Ma io non volevo scegliere. Non potevo.
Quei ragazzi, se escludevamo mamma, erano tutto quello che avevo.
Il problema, era che in me viveva un lato che ormai apparteneva ai Lupi che si stava rivelando molto più ingombrante di quanto credessi.E alla fine, lo sapevo che sarebbe stato proprio quello ad allontanare Jude.
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Finché Respiro (Until I Breathe #1)
ChickLit#1 La Storia Di Jade e Jude "Se fossi una favola, saresti Alice nel Paese delle Meraviglie. Hai la follia del Cappellaio Matto e il sorriso dello Stregatto." * * * Era iniziato tutto come un gioco fra Jade e Jude. L...