Cinquantaquattro ~ E La Lascio Andare

3K 203 191
                                    

Jade

Questo -questo momento, questa notte, questo passo- era qualcosa che avevo immaginato praticamente ogni giorno da quando avevo conosciuto Jude.
In via ipotetica quando ci parlavamo a stento, e in modo sempre più concreto dall'istante in cui ci eravamo baciati.
Ogni volta che respiravamo la stessa aria, finivo per guardare il suo corpo, e mi chiedevo quanto doveva essere bello sotto ai vestiti.
Lo era di più, molto di più, ogni centimetro della sue pelle e dei suoi muscoli.
Poi guardavo le sue mani, e mi domandavo cosa mi avrebbero fatto.
Mi avevano fatto di tutto, e non c'era niente di quel tutto che non mi fosse piaciuto.
Infine guardavo semplicemente Jude in tutto il suo essere, e sapevo che gli avrei permesso di arrivare dove nessun ragazzo era arrivato mai.
Perché nessun ragazzo, aveva saputo suscitare in me certe voglie e certe necessità.
Perciò, per me era la cosa più naturale e giusta del mondo fare l'amore con lui.
Nonostante le circostanze.
Era a lui che apparteneva quella parte di me.
E dall'attimo in cui aveva ammesso di volerla, non c'era stato più spazio per le parole.
Quello che avevo provato nel condividere questa esperienza con Jude -nel sentirlo in modo tanto intimo e profondo e meraviglioso- oltre che sconvolgente e bellissimo e doloroso, era anche stato proprio come quando si realizza un sogno.
Sono alcune delle sensazioni più belle che potrai mai conoscere nella vita. E, al di là del fatto che il tuo desiderio ormai resterà esaudito per sempre, le emozioni più forti non le provi che per una manciata di minuti prima che, vuoi o non vuoi, si affievoliscano e diventino un po' meno straordinarie.
Sempre bellissime certo, ma un po' meno straordinarie.
I ricordi avrebbero potuto essere più perfetti di quanto già non fossero, soltanto se sarebbero stati in grado di farci rivivere anche le stesse emozioni.
Ma forse a quel punto avrebbero perso quel velo di malinconia che li caratterizzava, e non sarebbero più stati ricordi.
Ci ero rimasta aggrappata fino all'ultimo secondo a quelle sensazioni.
Ero rimasta aggrappata a quello che sentivo col cuore e con la mente, e alle spalle di Jude con le mie braccia.
Lo avevo stretto quando si era unito a me, mentre si muoveva, e anche dopo.
A un certo punto, a malincuore avevo dovuto lasciarlo andare.
E anche se era comunque rimasto lì -anche se percepivo il suo corpo ancora nudo e bollente proprio accanto al mio, anche se la sua mano aveva cercato e poi stretto le mie dita per mantenere un contatto- un pizzico di tristezza stava già contaminando tutto.
Era stata l'esperienza più estatica della mia vita, e mi aveva regalato i sorrisi più belli e sinceri che facessi da molto tempo.
Avrei solo voluto chiudere gli occhi, ritornare indietro nel tempo, e rivivere il momento per almeno altre venti volte.
E, sapevo per certo, che ancora non sarebbe bastato a darmi la forza di lasciarlo andare.

~🐺~🐺~🐺~

Li ho chiusi davvero gli occhi dopo un po', ma ovviamente non sono tornata indietro nel tempo.
Adesso sento quelli di Jude addosso, e anche se so che con quella luce fioca non può vedermi molto bene, mi costringo a riaprirli anch'io.
L'altra sua mano si avvicina, e due sue dita mi accarezzano pianissimo la guancia.
Jude in versione dolce e premurosa, è qualcosa che fa tremare le ginocchia.
È qualcosa che ti fa venire voglia di schiudere le labbra e urlare "ancora, ancora, di più".
Cose che avevo sussurrato neanche mezz'ora prima e in altre circostanze, a pensarci bene.
Be', erano parole versatili.
<<Stai bene?>> mi domanda.
<<Sto benissimo>> mormoro, mentre mi giro sul fianco e tento di avvicinarmi a lui.
Jude intuisce ciò che voglio, e il suo braccio si affretta a stringermi, la sua mano guida la mia testa sul suo petto, e io torno ad essere felice.
In pratica, dentro di me c'è una piccola Jade che conta i minuti a quando Jude lascerà tornare a regnare la ragione e mi allontanerà di nuovo.
<<Sei proprio fuori di testa. Ti ho trovata in pericolo tra le braccia di Jonas, si prospettava una giornata da incubo. E invece, guarda come hai fatto finire questa serata>>
Mi lascio sfuggire una mezza risata.
<<Te l'ho detto che odio essere prevedibile>>
<<Oh, sul fatto che tu non faccia che sorprendermi non c'è proprio alcun dubbio>> replica ironico.
Capisco che sta ricordando sia le sorprese belle, che quelle brutte.
<<Per una volta, in meglio spero>> replico, la voce che esce pianissimo.
Ho bisogno di parlarne.
Ho bisogno che mi dica che è stato bello e importante quanto lo è stato per me, ho bisogno che mi dica che non sono stata soltanto un corpo da cui trarre piacere, ma che è andato avanti con me perché ero io.
Percependo la paura nel mio tono, Jude mi solleva il mento con due dita e lascia che i miei occhi incontrino i suoi.
Una volta abituata a questa semi-oscurità, il buio è persino rassicurante.
<<Lo sai che è stato bello per te tanto quanto lo è stato per me, vero? O forse ancora di più. Ed è stato importante, Jade. E non la dimenticherò mai questa notte>>
Bene.
Perché sarà così  anche per me.
E non accetterei niente di meno da te.
<<Mai, è un tempo lunghissimo>> gli faccio notare.
Lui si rattrista, annuisce, e allora io cambio subito direzione.
<<Lo hai immaginato anche tu qualche volta?>>
<<Qualche volta? Molte di più, fidati. Mi chiedevo come sarebbe stato. E non avrei potuto immaginare niente del genere>> confessa, meravigliato.
<<Non era la prima volta per te>>
<<Era la prima volta con qualcuno con cui provassi qualcosa di tanto forte>>
Di nuovo.
Di nuovo queste dichiarazioni malcelate, queste dichiarazioni nascoste.
Non diceva apertamente di amarmi, eppure lo stava comunque dicendo eccome.
Dio se mi faceva infuriare.
<<Jude. Perché fai così? Mi dai qualcosa ma mai tutto, mi parli d'amore ma mai chiaramente>> 
Sospira, e smette di sostenersi su un gomito tornando con la testa sul lenzuolo.
<<Accontentati>>
<<Ti sembro il tipo che si accontenta?>>
<<Ti prego, ti prego, non rovinare questa notte>>
Per quale ragione dovrei volerla rovinare, eh?
Voglio solo che sia perfetta.
Ma mi rendo conto di non poterla rendere perfetta da sola se lui non ha le mie stesse intenzioni.
Mi rendo conto che, per quanto ci provi, per quanto l'amore spinga forte, da sola non posso fare il lavoro per due.
<<Ok. Solo un'altra domanda. Eri serio? Hai chiuso con Jonas?>>
E questo, devo davvero saperlo.
<<Non potrei mai restare nella stessa stanza con lui senza volergli fare altro male, adesso. E poi, o non ho capito fino in fondo che tipo era, o non ho voluto vederlo. Ad ogni modo, è una persona che non c'entra niente con me. Io... non sono così>>
E dalla maniera in cui lo dice, sembra quasi che cerchi una rassicurazione.
Perciò alzo il viso, e lo guardo.
<<Certo che no>> confermo, facendogli capire che lo credo sul serio.
Jude annuisce, mi riprende il volto tra le mani, e mi bacia.
Il mio corpo si tende subito verso il suo.
E la cosa, lo fa ridere.
<<Sta buona. Non ti ruberò altre forze stanotte. Anzi, dovresti riposare>>
E poi è tutto un vortice di baci e carezze, io mi abbandono a quelle, e alla fine sorprendentemente mi addormento davvero.

Finché Respiro (Until I Breathe #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora