Jade
Questo bacio.
Questo bacio che stavolta posso definire un bacio vero.
Questo bacio che ho immaginato per centinaia di notti e in centinaia di modi diversi.
Questo bacio che ancora una volta, è partito da Jude.
Un Jude sobrio stavolta.
Questo bacio è stato così incredibile, che so già non potrò mai pentirmi di averlo ricevuto e poi ricambiato.
Mai.
E ne vorrei ancora, e ne vorrei di più.
Più fame, più passione, più labbra, più lingua, più mani che stringono.
E meno bisogno di ossigeno, meno spazio fra il mio corpo e il suo, meno paura del dopo.
Questo bacio è stato incredibile, ma sento che insieme avremmo potuto fare di più.
E mi chiedo se ne avremo il modo di fare ancora meglio.
Ma poi, mi chiedo anche perché lo abbia fatto, perché mi abbia baciata.
E non sono certa sia per le ragioni giuste.
Sono così scossa comunque, che l'unica cosa che riesco a fare appena mi lascia respirare, è correre via senza nemmeno guardarlo in faccia, senza nemmeno incontrare i suoi occhi.
E non è questo che avrei voluto accadesse dopo il primo vero bacio con Jude Cooper.
Piuttosto avrei voluto che mi abbracciasse, che si prendesse giusto un minuto per incanalare aria e ricominciasse, che potessimo affrontare una volta per tutte questa storia.
La temevo ancora, ma quando succedevano cose come questa, iniziavo anche a pensare a tutte le emozioni estatiche che mi stavo perdendo.
E poi pensavo che uno come Jude Cooper non restava solo a lungo e andavo in paranoia. Era già assurdo che lo fosse da un anno ma, per sempre?
Certo che no.
Credevo di essere il tipo di ragazza che non sarebbe mai stata male per niente di simile, adesso non volevo scoprire che invece sarei potuta caderci anche io come tutti in questo circolo vizioso di gelosia e paure.
Con la persona giusta però, potevo davvero finire così.
E Jude, inutile girarci intorno, inutile fingere che non fosse così, nonostante i difetti che non mi andavano giù, era quella persona con cui stavo bene e con cui sentivo di avere una parte in comune. Eravamo diversi ma avevamo qualcosa in comune.
Ed era molto più di quanto avessero molte coppie.
E alla fine non sono i baci e le etichette a definire una relazione, è il confidarsi, lo stare da Dio con lui, il volere sempre più tempo insieme, l'attrazione e l'alchimia che scorrono come sangue nelle vene fra due corpi e fra due menti.
E noi avevamo già tutto quello.
Lo avevamo da un pezzo.
Perciò forse, era improbabile che alla fine sarebbe stato aggiungere più contatto fisico e chiarire i nostri sentimenti a complicare tutto no?
Se mai questa cosa avesse avuto un seguito.
Se?
Davvero Jade?
Il nostro camminare in cerchio era finito. Il nostro non andare da nessuna parte era finito. Ci eravamo mossi verso una direzione ben precisa, lui soprattutto con le sue parole possessive e con la sua fame disperata. Di me.
Dopo questo, non si poteva tornare a far finta di nulla.
Questa relazione ne avrebbe risentito in un modo o nell'altro.
Probabilmente, se non avremmo affrontato la cosa, in negativo.
Se ci saremmo comportati da adulti, chissà.
Ti piace tanto credere che non hai paura di nulla Jade.
Ma chi non ha paura non scappa.
E tu non puoi permetterti di farlo proprio ora, vuoi che pensi che sei una bambina?
No, proprio no.
Stasera, avrei dimostrato che ero tutto meno che quello.~🐺~🐺~🐺~
~🐺~🐺~🐺~Nemmeno me la ricordo l'ultima volta che mi sono preparata mettendoci un po' più di impegno e un po' più di dieci minuti.
A meno che non si trattasse di un'occasione speciale, è ovvio.
L'ultima volta che ho messo un paio di stivaletti più alti invece delle solite scarpe basse per fare una semplice passeggiata.
O dei pantaloni così aderenti da farmi risaltare tutte le curve niente male che mi ritrovavo -per chissà quale grazia divina tra l'altro.
E poi la maglietta era un po' più scollata del solito, e avevo usato il mascara migliore che avessi, e avevo fatto le trecce un paio d'ore prima per avere i capelli mossi e voluminosi.
Non ero tanto diversa dalla solita Jade, trasformarmi completamente e sembrare un'altra persona per fare colpo non era da me, ma accentuare l'attenzione su qualcosa che già avevo... quello sì, quello stasera volevo farlo.
Ne avevo anche uno strano bisogno.
Stavo andando ad affrontare una situazione per me inedita, non sapevo cosa aspettarmi, ma la mia immagine doveva parlare per me e dire che non ero una ragazzina ma molto di più.
E poi per una volta volevo tentare Jude come mi sentivo tentata io da lui quando indossava la camicia sbottonata per metà e lasciava intravedere più di quanto fosse necessario, o quando si faceva crescere quel filo di barba in più e lasciava i capelli sciolti e sapeva di uomo più che mai.
Non era niente di esagerato, erano piccole cose che appartenevano pur sempre a noi, ma piccole cose che potevano catturare l'attenzione, aumentare l'attrazione.
E stasera, non chiedetemi perché, volevo tutto questo.
Dopo essermi guardata allo specchio per qualcosa come la sedicesima volta -quindici volte in più di quanto faccia di solito- esco dalla mia camera e passo dal salotto per salutare mamma e Mark che se ne stanno abbracciati sul divano.
E sembrano così a loro agio, e sembrano così felici.
Ma ancora non mi ingannano, ancora non me la toglie nessuno dalla testa l'idea che lui non c'entri niente con lei.
L'idea che lui non sia fatto per lei.
E se credevo che l'uomo fatto apposta per mamma non esistesse -perché lei era troppo bella, troppo sveglia, troppo forte- ora ripensavo a mio padre, e mi convincevo che era come se lui fosse stato creato proprio per lei.
Ci sarebbe stata bene la sua fama di proteggere la sua famiglia addosso ad una donna che non poteva permettersi di mostrarsi debole neanche per un attimo, si sarebbero abbinati alla perfezione quegli occhi scuri carichi di sentimento con quelli chiari di mia madre pieni di voglia di essere amata.
Una spiacevole fitta al cuore mi prende di sorpresa, e mi fa capire quanto mi piacerebbe riunire questa famiglia, la mia famiglia.
<<Jade? Esci?>>
Sobbalzo quando la voce di mia madre mi sorprende alle spalle.
<<Sembra di si>> replico ovvia.
Mentre lei mi squadra pensierosa, io inizio a sentirmi in imbarazzo per quel mascara in più, per quel jeans diverso, per quelle scarpe alte.
Le uniche due persone sulla faccia della Terra che possono accorgersi di un cambiamento così minimal, possono essere solo tua madre e l'uomo a cui piaci.
<<Dove vai? Con chi sei?>> continua, inchiodandomi con quelle iridi tanto simili alle mie.
<<Da quando fai tutte queste domande?>>
Stringe i denti e io intuisco la riposta: da quando sa che frequento mio fratello.
<<Ciao mamma>> sospiro, per nulla intenzionata a rispondere alla sua domanda.
<<Chiunque lui sia, mi fido di te. Ma tu per favore non deludermi. Per favore Jade>>
E poi è lei a chiudere la porta.
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Finché Respiro (Until I Breathe #1)
ChickLit#1 La Storia Di Jade e Jude "Se fossi una favola, saresti Alice nel Paese delle Meraviglie. Hai la follia del Cappellaio Matto e il sorriso dello Stregatto." * * * Era iniziato tutto come un gioco fra Jade e Jude. L...