Prologo

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Non avevo mai prestato particolare attenzione all'importanza dei piccoli gesti, a quelle cose tanto banali e stupide che si fanno senza pensare. Un sorriso, uno sguardo, una carezza. Ma neanche due mani che si stringono o persino una lacrima. Sono cresciuta con l'idea che l'amore fosse la più grande debolezza che l'uomo possa mai incontrare nella vita. Quel fattore che può realmente farti toccare il paradiso con la stessa potenza con la quale può scaraventarti giù all'inferno in un istante soltanto. Eppure la vedevo in lontananza, come quando guardi il mare da dietro una finestra dai vetri appannati. Un po come se tutto fosse basato sullo stereotipo di amore eterno, semplice e indissolubile che film, libri e poesie raccontano in continuazione. Per non parlare del fatto che essendo nel ventunesimo secolo sono veramente poche le persone che conoscono veramente che cosa sia. Gli adolescenti poi, che a malapena sanno cosa significa questa parola, una semplice parola che li spaventa così tanto senza sapere perchè. Dunque, parlando seriamente, chi cavolo lo sa cosa significa davvero amare se non lo si è mai provato sulla propria pelle? E se qualcuno crede di conoscerlo perché stando con una persona sente il battito accelerare, le farfalle nello stomaco e le ginocchia che tremano, bè, mi dispiace dirlo, ma quello non è amore, io la chiamo ansia, e solitamente non la si prova quando si è con chi si ama davvero. Perché quando ami non hai tempo per accorgerti solo di quelle piccole sensazioni, sei immerso in un vortice di emozioni indescrivibili. Ma soprattutto amore significa brividi per un solo sguardo, cuore in fiamme e lacrime, tante, tantissime lacrime. Non credete ai romanzi, ai film, alle canzoni o alle poesie.

Mentono.

Se raccontassero di persone che innamorandosi passano notti intere a piangere giorno dopo giorno, nessuno li comprerebbe più. Ed è per questo che se qualche mese fa qualcuno mi avesse detto che mi sarei innamorata di quei due occhi verdi, molto probabilmente gli avrei riso in faccia. Eppure, eccomi qua, seduta in questo stupido aereo, da sola, a scappare il più lontano possibile da lui e lo smeraldo brillante dei suoi occhi, che tormenterà inevitabilmente tutti i miei sogni, per molte altre notti ancora.

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