Capitolo 20

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Non posso più fingere che i miei sentimenti per lui non esistano, ma di certo non gli permetterò di trattarmi male un altra volta.

"Sei stato tu a baciarmi qualche minuto fa, ricordi?" dico con una punta d'astio nella voce.

"Si, ma poi mi sono fermato, ricordi?" dice con lo stesso tono amaro che ho usato io, ma con una punta d'ironia nella voce. Poi la sua espressione cambia e sul suo volto compare un ghigno crudele e dice "Di certo dal modo in cui mi sei saltata addosso non si più dire lo stesso di te."

"Io?! Io ti sono saltata addosso?!" esclamo. Okay, la mia pazienza è ufficialmente giunta al termine.

"Si, tu." ribatte, e quel ghigno arrogante mi fa infuriare ancora di più.

Sto per rispondergli a tono, insultarlo o ferirlo proprio come lui sta ferendo me, ma poi ci ripenso. Probabilmente è proprio quello che si aspetta da me, è proprio quello che vuole.

"E va bene, dai Will, accomodati! Continua pure con le tue cattiverie, ti ascolto." dico con un tono di voce un po' più alto di prima e ottengo ciò che voglio, E sorpreso, non si aspettava questa risposta e finalmente adesso ho la sua completa attenzione.

"Cosa?" la confusione spazza via ogni traccia di ironia dal suo volto.

"Ma si, tranquillo! Dimmi pure quanto aggressiva sono stata nel saltarti addosso per baciarti, o che il nostro bacio non ha significato assolutamente nulla. Ah no, aspetta, ci sono, ripetimi ancora una volta che non sono il tuo tipo." continuo imperterrita. Will mi guarda con una strana espressione, continuando a non capire cosa stia facendo, così aggiungo: "Non fai altro che ripetermi tutte queste cose di continuo e puntualmente torni a baciarmi la volta dopo. Capisco il motivo per il quale non posso essere il tuo tipo, puoi avere tutte le ragazze che vuoi e sono certa che ne hai. Puoi perfettamente permetterti di baciarmi e due minuti dopo dirmi che per te è una cosa del tutto normale questa. Va bene, baciami, dimmi che ti ha fatto schifo e che non ha significato niente, ma non rifarlo più allora! Voglio dire, almeno si coerente con te stesso." Sbotto.

Ma cosa sto dicendo? Non riesco neanche più a ragionare.

"Bè, che ci vuoi fare Jane? Sono fatto così, non tutti sono perfetti come te, giusto? E sai una cosa? Hai proprio ragione posso avere tutte le ragazze che voglio, non sono mai stato un tipo da ragazza fissa, non fa per me. Preferisco averne una diversa ogni volta. Niente è persistente nella mia vita." risponde, e ho come la sensazione che ogni parola che esce dalla sua bocca sia una coltellata diretta al mio petto.

"Bene, allora divertiti con la tua prossima conquista." dico dandogli le spalle e iniziando a scendere le scale del soppalco.

"Dove vai?" domanda seguendomi a passo svelto raggiungendomi non appena ho finito di scendere l'ultimo gradino, mi prende per il polso e fa in modo che mi volti verso di lui. Ma io mi libero dalla sua presa con uno strattone.

"Levami le mani di dosso!" sbotto.

"Aspetta. Jane. . . "

"Cosa c'è Will? Si più sapere che cosa vuoi da me?!" ormai sto quasi gridando, spero solo che nessuno al piano di sotto possa sentirci.

"Non voglio vederti andare via . . ." sussurra guardandomi e tutta la rabbia che gli avevo vista riflessa negli occhi non c'è più, ora vedo solo il suo sguardo che mi chiede di restare. Ma è assurdo. Come potrei farlo? Come potrei credere alle sue parole? Eppure quella frase, pronunciata in questo modo, è come se significasse più di quel che sembra.

"No, aspetta un attimo, permettimi di capire una cosa. dico, tentando inutilmente di mantenere la calma. Mi hai baciata e dopo ti sei pentito di averlo fatto, mi ha quasi urlato contro che ami farti una ragazza diversa ogni volta e adesso mi stai veramente chiedendo di non andarmene?! Ma si può sapere che cavolo di problema hai?!"

Hope  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora