Capitolo 64

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"Jane! Oddio stai bene?" domanda Emily seguita da Grace, appena io e Will entriamo da Rory's. Gli occhi di tutti sono puntati su di noi, su Will, con il labbro spaccato e le nocche sanguinanti, e su di me, mentre gli stringo la mano dopo aver sclerato come una pazza. E mi viene quasi da ridere per la situazione. Siamo due folli che si tengono per mano . . .
Ma dopo lo sfogo con Will, all'esterno, mi sento molto meglio.
"Si, sto bene." rispondo. "Dov'è Kyle?" domando guardandomi intorno. E sento lo sguardo di Will su di me, ma non mi volto verso di lui.
"Se n'è andato dopo averci spiegato come sono andate le cose. Sicuri di stare bene? Cos'è successo?" chiede Grace.
Una volta raggiunto il tavolo noto che mentre noi non eravamo qui sono arrivati Michael, Nate e Lily, seduta al posto che occupavo io pochi minuti fa. Accanto a lei è seduto Daniel che mi guarda con una strana espressione sul volto, ma appena intercetta il mio sguardo si volta dall'altra parte.
Ma cosa . . .?
Io e Will ci sediamo e io cerco di rispondere nel modo più sbrigativo pissibile a tutte le domande dei nostri amici, mentre Will, tanto per cambiare, se ne resta in silenzio scocciato da tutte quelle attenzioni.
"Si, Emy, te l'ho detto non è successo niente di grave . . ." sbuffo.
"Dunque perché avete fatto a botte di nuovo tu e Kyle? Sempre per quella storia Will?" domanda Lily con voce cantilenante e un sorrisetto arrogante.
"Lily . . ." ringhia Will, voltandosi di scatto verso la vipera dai capelli ossigenati.
"Cosa? Quale storia?" domando confusa.
"Ma come? Non lo sai?" chide Lily sorpresa. "Non hai avuto le palle di dirglielo ancora eh . . ." ride lei.
"Lily, porca puttana! Adesso chiudi la bocca cazzo!" sbotta Michael.
"Si Lily piantala." interviene Nate.
"Ma di che sta parlando?" chiedo rivolgendomi a Will.
"Niente Jane. Lo sai, io e Kyle non andiamo molto d'accordo. Tutto qui." sentenzi lui. Sto per ribattere che non gli credo, che c'è qualcosa che non so e che voglio sapere. Ma Daniel si alza di scatto dal suo posto sbattendo la mano sul tavolo, facendo sobbalzare tutti per la sorpresa, compresa me.
"Smettetela tutti, cazzo!" sbotta.
"Dan, ma cosa stai . . ." tenta di dire Grace guardandolo allibita e confusa.
"No, zitta. Mi sono rotto il cazzo! Dovevo dirvi una cosa importante, vi avevo fatti venire tutti qui per dirvi una fottuta cosa! E voi l'avete dimenticato perché troppo presi dai drammi di Jane e William!" grida prima di voltarci le spalle e raggiungere la porta d'ingresso.
Appena varca la porta sono già in piedi, non bado alle voci degli altri che mi richiamano. Le uniche cose che mi sembra di sentire sono stralci di frasi come: "Ma che gli è preso?" "Ha perso le staffe." "Chi lo capisce a Daniel."
Ed è assurdo come nessuno dei suoi amici alzi neppure un dito per capire cosa c'è che non va in lui. Ma io lo so, so cos'è che avrebbe dovuto dire a tutti oggi e capisco perché si sente così. Aveva forse trovato la forza di dirlo almeno ai suoi amici, e loro non glie l'hanno permesso. Per colpa mia. Solo per colpa mia. Le lacrime bruciano nei miei occhi per quella che mi sembra la decima volta in un giorno.
Quando raggiungo ancora una volta il parcheggio e non ci metto molto prima di scorgerlo lì fuori seduto sul marmo freddo degli scalini, dove poco prima ero con Kyle. Senza dire una parola lentamente mi siedo accanto a lui. Quando si accorge della mia presenza ha gli occhi arrossati e le mani che tremano sulle sue ginocchia.
"Vattene." dice con voce malferma.
"No." sussurro.
"Si. Vattene. Torna dentro a goderti la serata. Sarai contenta di avere tutte quelle attenzioni."
"In realtà no, era tremendamente fastidioso." dico con un mezzo sorriso.
"Si, certo." sbuffa.
"Dan . . . Mi dispiace." dico.
"Per cosa?" domanda voltandosi verso di me.
"Per averti rovinato la serata." dico.
"No. Non è colpa tua." dice prendendosi la testa tra le mani.
"Si invece. Se non fosse stata per la litigata tra me e Will niente di tutto ciò sarebbe successo."
"Will ti ha detto dov'è stato oggi? Per questo avete litigato?" domanda stranamente serio.
"Si. All'inizio non voleva dirmelo ma poi mi ha spiegato che era a casa di Michael con Nate e Kyle." spiego.
"Ah . . ." dice spostando lo sguardo. "E tu gli credi?" chiede con lo sguardo perso davanti a se e un espressione scura in volto.
"Si, certo che gli credo. Perché non dovrei?"
"Perché Will è un cretino. L'ho visto raccontare cazzate peggiori di questa. E non mi stupirebbe se . . ."
"Davvero Dan?" domando con una mezza risata ironica. "Sei talmente arrabbiato con me che vuoi mettere me e Will l'uno contro l'altro?"
"Cosa? No . . . No, io . . . Non è quello che sto facendo. Sto solo cercando di . . ."
"Di fare cosa?"
"Sto cercando di dirti che a volte si pensa di conoscere qualcuno per poi scoprire che non è affatto quello che pensavi." dice. Resto colpita più del dovuto dalle sue parole, e passano diversi secondi prima che risponda.
"Non capisco cosa tu voglia dire . . ." dico.
"Jane, accidenti! Apri gli occhi! William . . . Lui . . ."
"William cosa?" domanda una voce dura facendomi sobbalzare. Dan si volta di scatto verso il ragazzo che ci fissa dalla porta d'ingresso. Mi alzo senza smettere di guardralo e Daniel fa lo stesso.
"Niente noi stavamo . . ."
"No, forza. Sono curioso di sapere cos'è che volevi dire Daniel." dice Will con uno strano sguardo scuro sul volto e gli occhi puntati in quelli di Daniel, che lo guarda stranamente arrabbiato.
"Niente Will. Non ti preoccupare. Le tue stronzate sono ancora al sicuro." sbotta lui.
"Non so di cosa parli." Risponde secco.
"Daniel, cosa volevi dirmi?" chiedo non capendoci più niente. Lui mi guarda, con un espressione più dolce rispetto a quella di pochi secondi fa.
"Nulla, Jane. Non so cosa mi è preso. Dicevo cose senza senso. Scusami."
"Sicuro? Io credevo che . . ."
"Sicuro. Grazie per avermi seguito qui fuori. E scusate entrambi per come mi sono comportato." dice lanciando uno sguardo nella direzione di Will, il quale risponde con un cenno secco del capo.
"Non preoccuparti." sorrido.
"Ora torniamo dentro, qua fuori fa davvero troppo freddo." dice con un mezzo sorriso aprendo la porta del locale.
"No. Io e Jane ce ne andiamo." dice Will.
"Cosa?" chiedo voltandomi verso di lui.
"Ce ne andiamo." ripete.
"Perché?"
"Si è fatto tardi e voglio poter mettere un po' di ghiaccio sulle ferite prima che ci venga un livido." dice con un alzata di spalle.
"Okay . . ." dico. Non mi piace quando da ordini in questo modo, e lo sa. Ma al momento non va nemmeno a me di restare ancora qui. Sono successe troppe cose che non ho ancora metabolizzato e sono stanca.
"Andiamo allora." dice porgendomi la mano. Lo seguo, prima di girarmi di nuovo verso Daniel ancora fermo sulla porta d'ingresso.
"Puoi salutare tu gli altri? Digli che mi dispiace per aver rovinato la serata." dico.
"Jane, smettila. Non hai rovinato niente, è tutto okay." sorride lui alzando gli occhi al cielo, prima di sparire dentro al locale.
Io e Will raggiungiamo la su Jeep nera e dopo essere saliti si volta verso di me.
"Cos'è che voleva dirci Daniel?" chiede mentre mette in moto. A me viene da sorridere perché sono l'unica che sa la verità su Dan.
"Mi dispiace, ho promesso di non dire niente." ridacchio, con il viso rivolto verso al finestrino.

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