Capitolo 10

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Gli ultimi quindici minuti li abbiamo trascorsi seduti sulla sabbia fresca a guardare le stelle e a contemplarle come se mai prima di allora le avessimo viste.

"Cosa pensi di fare dopo il liceo?" mi chiede Will, spezzando il silenzio che si era formato. Un silenzio interrotto solo dal suono continuo e armonico delle onde che si scontrano con la riva.

"Bè, sin da quando ero bambina ho sempre amato leggere e scrivere, dunque mi piacerebbe laurearmi in letteratura inglese." spiego, assorta con lo sguardo verso il mare, tinto con lo stesso nero dalla notte.

"Si, ci avrei scommesso." dice ridacchiando. Mi volto verso di lui, con un sopraccigli inarcato, sorpresa, e lo guardo.

"Che vuoi dire?"

"Hai proprio la faccia di una che non ha mai visto nulla nella vita, ma che al contempo ha vissuto e conosce gran parte del mondo tramite i suoi libri." afferma sicuro.

"Direi di si." e il fatto che se ne sia accorto senza neanche conoscermi mi sorprende, ma riesce a strapparmi un sorriso. E so cosa stai pensando. Che tutto ciò è davvero molto triste, non è così?

No, in realtà non era quello a cui stavo pensando. dice con un intensità nello sguardo, tale da farmi sbattere le palpebre confusa. Credo che viaggiare ed esplorare il mondo sia bello, ma viaggiare con la fantasia, esplorare mondi, universi paralleli e totalmente diversi dal nostro, lo sia ancora di più.

E io ancora una volta resto ammaliata da lui e dalle sue parole. Okay, devo seriamente smetterla di fissarlo così prima che inizi a pensare che sia una psicopatica o qualcosa del genere.

Si, credo di si. . . sussurro in risposta, abbassando lo sguardo dai suoi occhi, che sento ancora su di me.

"Tu invece? Cosa vorresti fare?" domando, distogliendo lattenzione da me stessa. Anche se devo dire che sono abbastanza curiosa della risposta.

"Pure io amo la letteratura inglese. dice sorprendendomi.

Davvero? chiedo, sinceramente stupita. Sono pochi gli adolescenti che al giorno doggi si interessano di letteratura, e scoprire che Will è uno di questi mi coglie totalmente alla sprovvista. Non me lo sarei mai aspettata.

Si. risponde con un lieve sorriso, quasi come se fosse . . . imbarazzato? Ma non so esattamente cosa ho intenzione di fare una volta terminato il liceo. Penso che me ne tornerò a casa."

"In Inghilterra?"

"Già." mi guarda in modo strano, quasi sorpreso e affascinato.

"Io non sono mai stata in Inghilterra. In realtà non ho mai viaggiato molto." affermo, non sapendo cosaltro aggiungere.

"Sono certo che l'Inghilterra ti piacerebbe. Soprattutto se ami la letteratura inglese, potresti vedere tutti i luoghi che hanno dato luogo a quei romanzi."

"Si, sarebbe stupendo andarci." sorridiamo entrambi.

"Ehi, che ne dici se facciamo una passeggiata lungo la spiaggia?" propone.

"Si, ci sto." Si alza e mi porge la mano per aiutarmi a imitarlo, un gesto inatteso, ma che non mi lascio sfuggire. Arriviamo alla riva e iniziamo a camminare. Poi lui si ferma e raccoglie qualcosa tra la sabbia bagnata dalle onde.

"Cosa fai?" gli domando.

"Guarda cosa ho trovato." dice.

"Cosa?"

"Avvicinati." mi sorride e mi incoraggia ad abbassarmi come lui. Ma non appena mi inginocchio al suo fianco per vedere cosa ha trovato, lui, con un movimento rapido della mano, mi schizza dell'acqua addosso. E io strillo, sia per la sorpresa, sia perché l'acqua è freddissima. Lui scoppia a ridere di gusto nel vedere la mia reazione e ripete il gesto bagnandomi la maglietta.

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