Capitolo 2

6.2K 142 40
                                    

"Dobbiamo assolutamente andare a quella festa sabato sera." ripete Emily per quella che mi sembra essere la milionesima volta da quando ci è stato detto della festa da Michael.

"Emy, se mai tu devi assolutamente andarci. Io non vengo."

"E dai, Jane, tanto lo so che il tuo programma per sabato sera è di stare chiusa in camera a leggere un qualche romanzo che sai a memoria o guardare una seria tv. E' deprimente!" ribatte lei.

Si, in realtà erano proprio quelle le mie intensioni, ma non c'è bisogno che Emily me lo senta dire.

"Come mai ci tieni tanto ad andare a quella festa? " le chiedo, fingendo indifferenza, anche se so perfettamente il motivo di questo improvviso interesse. Lei mi guarda sospirando, con espressione sognante, i capelli biondi che le incorniciano il viso mettendo in risalto l'azzurro dei suoi occhi. Sdraiata sul mio letto, con le gambe che non la smettono di muoversi su e giù incessantemente per il nervosismo e le mani che le reggono il viso, sembra quasi una bambina che prega la madre per ricevere delle caramelle. Allora decido di smascherarla.

"Avanti, ammettilo. dico, guardandola di sottocchio.

"Ammettere cosa?' chiede con espressione sorpresa e innocente.

"Che vuoi andare alla festa solo per rivedere Michael." butto lì, scoppiando a ridere. E non appena finisco di pronunciare quella frase, la sua candida pelle si tinge di un tenue rosa, per poi diventare paonazza. E, inevitabilmente, le mie risate aumentano a dismisura.

"Smettila! Non ridere!" bofonchia in imbarazzo.

"Emily, ti piace Mitchell! Non posso crederci." La prendo in giro ridendo, non facendo altro che aumentare il rossore sul suo viso e gli sguardi di rimprovero che continua a lanciarmi. "Cavolo, Emy, non guardarmi così, dovevi dirmelo!" ribatto alzando le mani sulla difensiva.

"Ma non c'è niente da dire! E' il migliore amico di mio fratello, siamo praticamente cresciuti insieme. Non accadrà mai nulla tra noi." dice un po' angosciata, tirandosi su a sedere composta sul letto.

"Da quanto hai una cotta per lui?" domando tornando seria e sedendomi accanto a lei sul mio letto.

"Chiamarla cotta è un po' esagerato, più che altro provo un certo interesse per lui e credo sia così da sempre, ma lui non mi ha mai realmente notata, sono solo la sorella minore di Nate." dice in tono monocorde.

E siccome la vedo rabbuiarsi dopo quest'ultima frase, decido di chiudere l'argomento, e prendo una decisione che mai e poi mai avrei fatto se non per rallegrare la mia amica.

"Okay, hai vinto. Andiamo a quella stupida festa." dico cogliendola di sorpresa e sforzandomi per mostrare un sorriso di falso entusiasmo. Ma vedendo il sorriso luminoso di Emily per quanto ho appena detto, improvvisamente ho veramente voglia di andare a quella festa.

Lei fa un urletto di vittoria e viene ad abbracciarmi entusiasta.

"Che bello! Ci divertiremo un mondo!" esclama battendo e mani e saltellando gioiosa.

* * *

Il giorno seguente è sabato, e ho passato tutto il pomeriggio in cerca di qualcosa da mettermi questa sera, e non ho trovato niente. Alla fine mi arrendo e decido di andare a comprare qualcosa, ma mentre sto per uscire, il telefono di casa inizia a squillare, faccio per andare a rispondere, ma mia madre mi precede.

"Pronto?" cinguetta in quel suo tono gentile e premuroso. E sempre cordiale e ben educate con chiunque, per questo resto sorpresa quando improvvisamente la sua voce cambia e assume un tono più duro.

Hope  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora