Capitolo 33

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Il mio telefono inizia a squillare, lo prendo dalla tasca dei jeans e vedo che è Emily.

"Scusate, devo rispondere." dico e mi alzo da tavola, tanto avevamo comunque tutti finito di pranzare.

"Emy!" esclamo non appena raggiungo le scale, lontano dal salotto e dall'opprimente pranzo.

"Jane! Buon Natale!" mi era mancata la sua voce. Sono passati solo pochi giorni dall'ultima volta ci siamo viste, ma ho sentito comunque la sua mancanza.

"Grazie, buon Natale anche a te. Come stai?"

"Benone! Ho saputo che eravate tornati dalla montagna e ho provato a chiamarti questa mattina ma il tuo cellulare era spento, e scommetto che stavi ancora dormendo." ridacchia. "Perdonami se ho interrotto il tuo pranzo in famiglia, ma non potevo aspettare ancora, mi sei mancata un sacco. E poi indovina un po'! Io e Michael stiamo ufficialmente insieme!" esulta.

"Cosa?!" esclamo. "Sto via un paio di giorni e tu ti fidanzi con il ragazzo che ti piace da una vita?! Accidenti, sono felicissima per voi!" E' bello sapere che la mia amica è felice.

"Si, sono felice anch'io e ancora non ci credo nemmeno!" ride di cuore dall'altro capo del telefono. "Ma basta parlare di me. Raccontami tutto, com'è andata in vacanza? E' successo qualcosa in particolare?" a volte dimentico che a parte me e Will nessuno sa di noi e di quello che è successo. Sono sempre stata una molto riservata, ma forse avrei bisogno di parlare di questa situazione assurda con qualcuno, ed Emily è la mia migliore amica, quindi chi meglio di lei?

"In realtà . . . avrei un paio di cose da raccontarti, ma preferirei farlo di persona." dico enigmatica.

"Oddio! Che cosa hai combinato?" domanda elettrizzata.

"Bè, vedi . . ." inizio a dire, ma poi vengo interrotta.

"Jane, scusa se ti disturbo ma tua madre mi ha chiesto di dirti che stanno per aprire i regali." dice Will alle mie spalle in tono neutro, facendomi sobbalzare. Mi volto, per incrociare il suo sguardo, ma se ne è già andato.

"Aspetta un attimo. Io conosco quella voce. Sei con Will?! Ma che accidenti ci fa William Price a casa tua il giorno di Natale?!" strepita. Fantastico, grazie tante Will.

"Emy, ti racconterò tutto con calma un altra volta, okay? Ora devo proprio andare." le dico.

"Ma, Jane . . ." sbuffa. "Okay, ci sentiamo domani." dice e poi riattacca. Mi accascio sulle scale e tento di riprendere fiato. Odio mentire, anche se in questo caso non ho detto nessuna bugia, però ho una tale confusione in testa. E per di più ora devo rientrare in salotto con un sorriso finto stampato in faccia per far felici tutti gli altri tranne me stessa.

Ero così contenta dell'arrivo di Kathy e Josh questa mattina, ma adesso è diverso. Perché mia madre ha dovuto invitare i Moore a Natale? Non ce l'hanno una famiglia con cui passare le feste? E soprattutto perché anche Will è qui?

Accidenti, ma che mi prende? Devo assolutamente calmarmi.

"Stai bene?" sussulto, per la seconda volta in meno di dieci minuti, sorpresa di non averlo sentito arrivare.

"Mi hai spaventata." sbuffo.

"Scusa." dice Will sedendosi sulle scale accanto a me. "Stai bene?" ripete, chissà perché ultimamente, da quando lo conosco, tutti non fanno altro che chiedermi se sto bene.

"Si, sto alla grande." rispondo in tono piatto e del tutto privo di ogni tipo di emozione.

"Perché sei qui?" gli domando di punto in bianco.

"Per sapere se stavi bene."

"No, intendo perché sei qui, oggi, in casa mia."

So di risultare antipatica, ma al momento non mi importa.

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