Capitolo 3

5.5K 126 36
                                    

Il tempo passa velocemente e all'improvviso sentiamo il rumore sordo del clacson dellauto di Nate, che ci annuncia il suo arrivo. Prendiamo le borse e un cappotto, malgrado qui a Las Angeles c'è quasi sempre un clima mite, le serate di novembre sono sempre abbastanza fredde e ventilate. Lascio un biglietto sul tavolo per mia madre dove le scrivo che tornerò presto. Uscendo vediamo subito la macchina di Nate ferma sul vialetto.

"Buona sera, ragazze!" Ci accoglie con il suo solito modo di fare caloroso e solare. Emily entra e si sporge per scompigliargli scherzosamente i capelli biondi, facendomi spuntare un sorriso spontaneo.

Nate ed Emily, due persone che ho sempre considerate due dei miei più cari amici, sin da bambina. Quando eravamo più piccoli passavamo i pomeriggi insieme, solo noi tre. E il fatto che le nostre case fossero vicine, non faceva che migliorare le cose. Andavamo al cinema, al piccolo parco vicino casa e ci divertivamo sempre un mondo. Ma Nate ha due anni in più di noi, con il passare del tempo lo stare sempre con sua sorella minore e la sua amica poteva essere imbarazzante. Non perché si vergognasse di farsi vedere con noi, ma perché aveva bisogno di amici della sua età, fare le cose che ogni adolescente ha bisogno di fare. Inizialmente non voleva distaccarsi da noi, ma poi gli abbiamo proposto di integrare nel nostro piccolo gruppo qualche suo amico, cosi abbiamo fatto amicizia con Michael. Dopo Michael, Nate, conobbe altri ragazzi e fece nuove amicizie.

E la nostra piccola bolla d'infanzia scoppiò.

Inizialmente, quando Nate cominciò a frequentare il suo gruppo ero quasi gelosa, Emily poteva vederlo tutti i giorni essendo sua sorella, ma io no. Io ero affezionata a lui quasi come se fosse un fratello, e avevo finito per non vederlo quasi più. Eppure, lo sapevo, non avevo alcun motive per lamentarmene, era stata una mia idea quella di fargli conoscere persone nuove e farlo interagire con altri ragazzi. Sono arrivata quasi al punto di pensare di averlo perso del tutto, per sempre. Ma ad oggi, però, so che non è così.

Siamo cresciuti, io e Nate siamo sempre rimasti in buonissimi rapport, nonostante quell piccolo distacco necessario, e sono consapevole del fatto che siamo sempre stati amici, è sempre stato quel fratello che non ho mai avuto, e questo non cambierà mai.

"Hey, Nate. ricambio il salute, salendo in macchina a mia volta. Come va?" gli domando.

"Bene!esclama sorridente lanciandomi uno sguardo dallo specchietto. Entusiaste di partecipare alla festa?" aggiunge.

"Si, da morire." rispondo ironica alzando gli occhi al cielo, facendolo ridere.

"Ci sarà molta gente a questa festa?" chiede Emy, che sembra improvvisamente nervosa.

"Oh, altro che! La casa di Michael è enorme e da una festa a casa sua quasi tutti i sabati, dato che i suoi ogni week-and sono fuori per lavoro." afferma.

E cosa cè di diverso nella festa di sta sera rispetto le altre? chiedo scettica. Lui sembra preso in contropiede dalla domanda e sul volto sembra passargli una strana luce nello sguardo, ma se ne va talmente in fretta che mi convinco di averla solo immaginata.

Michael ha invitato il doppio della gente e ci sarà molto più alcool del solito. Ma a parte questo penso che sia esattamente uguale alle altre. risponde con un alzata di spalle.

Ma Michael ha ditto inizia a dire Emily ma lui la interrompe subito.

A Michael piace esagerare. Probabilmente lha detto per convincervi a venire. dice ridendo. Ma non è la sua solita risata, è strana, quasi nervosa.

Favoloso. Dico, concedendomi di sbuffare irritate. Ma in fin dei conti, se proprio devo ammetterlo, sono anche curiosa, è la prima vera festa a cui partecipo dall'inizio del liceo. Magari non è poi così male

Hope  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora