Capitolo 6

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Verso la fine del pranzo Daniel deve fare ritorno a scuola perché dice di essersi dimenticato lì le chiavi dell'auto, così ci saluta e se ne va. Subito dopo Kyle si alza da tavola e dice di voler andare a fumare una sigaretta all'esterno, cosi decidono tutti di seguirlo, persino Emily, che non ha mai fumato in vita sua, decide di uscire per una boccata d'aria, insieme a Michael. Io invece gli dico che preferisco aspettarli qui, così che posso finire il mio hamburger. E con mia grande sorpresa, quando tutti si alzano da tavola per uscire, mi accorgo che anche Will è ancora seduto al suo posto. Siamo solo noi due su questo tavolo, adesso.

Sono trascorsi almeno dieci minuti da quando gli altri sono usciti per fumare, e il silenzio imbarazzato tra me e Will non si è ancora spezzato. Così continuiamo entrambi a mangiare il nostro pranzo, quando ad un tratto, una patatina fritta atterra accanto al mio piatto, facendomi sobbalzare per la sorpresa.

Alzo il viso di scatto e mi ritrovo davanti il sorrisetto sghembo di Will, che osserva divertito la mia espressione sorpresa.

"Perchè lhai fatto? domando totalmente spiazzata.

"Be', stavo solo controllando che non ti stessi addormentando sul tuo hamburger. Non hai fatto altro che parlare e ridere per tutta la durata della cena e ora sei piombata nel silenzio." risponde divertito.

Sono ancora perplessa dal suo intervento inaspettato, ma a questo punto non posso fare altro che ridere a mia volta. Anche se la cosa che più mi sorprende è il fatto che non solo ha notato la mia presenza, ma ha anche prestato attenzione a quello che stavo facendo.

"Posso chiederti una cosa?" chiedo prima di ripensarci.

Lui mi guarda circospetto.

"Okay." dice con un alzata di spalle.

"Tu vieni dall'Inghilterra, vero?" domando, mangiando le ultime patatine rimaste sul mio piatto.

"Si. Perché ?" risponde guardandomi con un sopracciglioinarcato.

"Così." dico. "Da quanto vivi in America?" aggiungo.

"Un po'." risponde vago.

"E com'è l'Inghilterra?"

"Decisamente molto meglio di questo posto." dice con aria annoiata.

"Quindi, non ti piace l'America?"

"Assolutamente no."

"E perché sei venuto a vivere qui se non ti piace?"

"Non credi di essere un po' troppo curiosa?" risponde secco lui, incenerendomi con lo sguardo.

Per un attimo ci rimango male, ma mi riprendo subito.

"Scusa tanto se cerco di fare conversazione, sai comè, le persone normali lo fanno di solito! sbuffo. Sei proprio assurdo. Prima mi dici che sto troppo in silenzio poi se parlo ti lamenti." sbotto. E a questo punto il volume della mia voce si è un po' alzato rispetto a prima, facendo voltare verso di noi gli sguardi di alcune persone sedute su i tavoli accanto al nostro. E ovviamente Will si mette a sghignazzare per la mia improvvisa risposta.

Ma, proprio quando stava per controbattere qualcosa, probabilmente una battuta sarcastica, la porta del locale si apre e i nostri amici tornano al tavolo con noi.

Lily si siede al suo posto accanto a Will e ci guarda circospetta. "Cosa vi siete detti di tanto divertente?" sfoggia il più smagliante dei sorrisi falsi. "Fate ridere un po' anche noi"

"Non ci siamo detti nulla che ti riguardi Lily. Ora finiscila e fammi passare, che devo andare in bagno." risponde di traverso Will. Facendomi perfettamente capire non è intenzionato a dilungare il discorso. Lasciando Lily con un espressione ferita e scocciata.

Alla fine del pranzo usciamo tutti insieme dal locale.

"Ragazzi domani vi rivogli tutti alla mia festa! Pure voi due!" esclama Michael ridendo, mentre con un gesto della mano indica me ed Emy.

Io sto per rispondere di no, che le feste non mi entusiasmano, ma Emily mi guarda con occhi imploranti e capisco che lei vorrebbe andarci. E quindi contro voglia accetto di andare a un altra di quelle feste.

Dopo qualche altra chiacchiera sulla festa di domani sera a casa di Michael, Grace mi propone di andare a fare shopping in un negozio poco distante da lì, prima di tornare a casa. Così salutiamo gli altri e ci avviamo verso il negozio.

Una volta arrivate mando un messaggio a mia madre, che mi ha chiamata un paio di volte, per avvertirla che sono a fare un po' di shopping con un'amica e che non faro tardi.

Per tutto il tragitto, dal piccolo locale dove abbiamo pranzato insieme a gli altri al negozio di abbigliamento, Grace mi ha raccontato tantissimi aneddoti divertenti su di lei e gli altri. Mi fa tornare in mente quando alla festa lei, Daniel e Kyle mi raccontavano dei primi anni di liceo, e solo ora mi rendo conto che in tutte le cose che mi hanno raccontato da quando li conosco, Will non viene mai nominato. A volte mi sembra che quel ragazzo sia invisibile e io sono l'unica che riesce a vederlo. E allora approfitto della parlantina sciolta di Grace per togliermi qualche curiosità su quel ragazzo enigmatico.

"Grace, posso farti una domanda?" azzardo , mentre sto confrontando due abiti completamente diversi tra loro ma molto belli, uno è di raso rosso, tretto e non troppo lungo, senza spalline e l'altro nero con una fascia di pizzo sulla schiena che lascia intravedere la pelle.

"Certo, dimmi." risponde. Lei, al contrario di me, sembra aver gradito molto di più lo shopping, ha le braccia piene di capi totalmente diversi gli uni dagli altri e per lo più corti e tappezzati di pizza, strappi o borchie. Tutto il contrario dei capi che sto guardando io, ma la cosa non mi stupisce.

"Mi chiedevo . . .Will non frequenta la nostra scuola, vero?"

"Ehm... no. Va in un liceo più vicino al centro di Los Angeles." risponde distratta.

"Ma viene dall'Inghilterra, giusto?" chiedo nel tono più indifferente possibile.

"Si. E' venuto a vivere qui in America qualche anno fa. Ma perché me lo chiedi?" domanda voltandosi verso di me con uno sguardo indagatore e quasi divertito.

"Così, per curiosità. Mi pareva di non averlo mai visto prima da queste parti." mi giustifico, con un alzata di spalle.

"Sarà. dice con un alzata di spalle. Ma io se fossi in te non ci perderderei troppo tempo con lui. Con le ragazze è un verso bastardo, se ne porta a letto tante, ma mai nessuna nel cuore. " aggiunge.

"Non avevo intenzione di perderci tempo." sussurro, non sapendo bene se sto rassicurando lei o me stessa. " Tel ho detto, era solo per curiosità." dico, anche se non mi aspettavo questa risposta. Ma poi mi torna in mente una cosa e aggiungo "Però tra lui e Lily cè comunque qualcosa, no?"

"Bè, si, qualcosa sono sicura che cè. afferma, scoppiando a ridere. "Ma non quello che pensi tu. Se credevi che avessero una storia ti sbagli di grosso. Will non sta con nessuna, te lho detto. A volte si vedono, potrebbero spassarsela un po', ma nessuno dei due desidera nulla di serio. O almeno lui no davvero." conclude continuando a ridere.

E l'unica cosa che riesco a dire è "Ah."

"Vedi, Jane, Will è un ragazzo simpatico, bello e tutto quello che ti pare. Ma odia fortemente quando l'attenzione si posa su di lui. Non so perché, nessuno di noi glielo ha mai chiesto. Per questo se a volte si isola o non parla noi non gli facciamo domande, direbbe una qualsiasi cattiveria a chiunque ci provasse." dice lei.

"Senza offesa Grace, ma non è un po' stupido come ragionamento? Solo perché una persona non ama essere al centro dell'attenzione non vuol dire che vuole essere evitata. E se risponde male ci vorrebbe qualcuno che gli risponda di rimando, non credi?"

"Non lo so, Jane. E' un ragazzo sempre sulle sue, non si apre mai con noi, nemmeno per scherzare. E' difficile e complicato." dice, un po' angosciata.

Sinceramente, mi da un po' fastidio il modo in cui ne parla. Come se Will fosse un caso perso. Okay, non lo conosco affatto, e sono la prima a cui non va a genio, eppure ho come un presentimento, sento che non è tutto qui. Sono sicura che c'è dell'altro dietro la sfacciataggine, la maleducazione e la sua riservatezza. Però, non so cosa. E Grace ha ragione su questo, è davvero difficile e complicato. Ma la vera domanda è: perché perdo tanto tempo a scervellarmi per un idiota come lui?!

Hope  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora