Capitolo 8

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Io e Kyle arriviamo davanti alla porta in legno massiccio che conduce alla stanza da poker, lui la tiene aperta per lasciarmi passare. Un gesto che mi sorprende e mi imbarazza al tempo stesso, ma lo ringrazio comunque. I presenti, nel sentire il cigolio della vecchia porta, si voltano tutti verso di noi e un insieme di saluti si propaga per la stanzetta in pietra. Ricambio i vari saluti e sorrisi di tutti e mi siedo attorno al tavolo verde, nello stesso posto in cui ero seduta la settimana scorsa, ovvero accanto a Will. Il quale, ovviamente, non dice una parola e a malapena alza lo sguardo verso di me. Non ci siamo più parlati o visti dopo ieri e adesso si comporta come se non esistessi. Fantastico.

"Jane, stavamo per iniziare una nuova partita. Se vuoi puoi giocare anche tu." dice Daniel gentile, anche se nello sguardo leggo una punta di astio che non avevo notato prima. Me la starò sicuramente immaginando, credo. . .

"E perché mai dovrebbe giocare anche lei?" chiede di punto in bianco Will, lasciandomi un po' interdetta e soprattutto sorpresa dal suo improvviso intervento.

"Will! Non fare lo stronzo. Perché non può giocare, scusa?" esclama Grace, cercando di prendere le mie difese.

"Sta tranquilla, Grace, dicevo tanto per dire. L'altra volta non ha voluto giocare, dubito voglia farlo ora. E poi non è proprio una persona da gioco dazzardo, no? dice lui con un alzata di spalle, e un occhiataccia provocatoria.

"Tu non mi conosci nemmeno. Quindi non sai che tipo di persona sono. E si, voglio giocare." rispondo senza nemmeno pensarci. In realtà non mi interessa giocare a poker, ma ho trovato irritante l'idea di darla vinta a Will.

Lui sbuffa sonoramente, forse ora anchio ho irritato lui.

Bene.

Con la coda dell'occhio mi è parso di vedere Lily ghignare, ma non ci faccio caso.

Prima di cominciare a giocare Kyle si offre di darmi una mano, e durante la partita scopro con piacere di sapermela cavare abbastanza bene. Infatti vinco per un paio di volte e restano tutti stupiti, me compresa, ma sono felicissima, non faccio altro che ridere.

Quando ero molto piccola ricordo che mio padre invitava qualche suo amico a casa nostra, dopo cena, per giocare a poker e io mi sedevo li accanto e li guardavo giocare. Ma non ho mai realmente imparato, lui era molto bravo e adorava giocarci dei soldi, ma non ha mai voluto insegnarmi e tanto meno farmi giocare. Eppure a quanto pare il talento per questo gioco l'ho ripreso da lui. Non credo proprio sia una cosa positiva, ma almeno ho riso con i miei amici.

Alla fine della partita decidiamo di andare nel giardino sul retro della grande casa a prendere un po d'aria. Grace e Lily si allontanano per andare a prendere qualcosa da bere, mentre io e gli altri raggiungiamo il giardino. Michael ci fa strada fino a un grande prato dove troviamo un bel tavolo in metallo e dei divanetti in vimini con cuscini.

Kyle si siede accanto a me su uno dei divani e gli altri occupano i posti restanti. Will mi fissa in modo strano, non capisco perché. Ma quando si accorge che l'ho notato sposta velocemente lo sguardo altrove.

"Sei veramente molto carina sta sera:" mi sussurra all'orecchio Kyle, con voce vellutata. Mi ero quasi dimenticata che fosse lì. Sento le mie guance riscaldarsi, e so per certo che sto arrossendo.

"Grazie." sussurro e lui sorride.

"Ciao, ragazzi!" esclama Nate con un bicchiere in mano. Viene accolto calorosamente da tutti quanti, che vanno da lui a dargli pacche sulla spalla o come nel mio caso un abbraccio. Tranne Will, che si limita a fargli un cenno con la testa. Quindi è freddo e antipatico con tutti e non solo con me.

Quando Grace e Lily ritornano con qualche bicchiere tra le mani, vanno da Nate e lo salutano, poi distribuiscono i bicchieri a ognuno. Lily mi si avvicina e fa per porgermi un bicchiere con non so cosa all'interno. Faccio per prenderlo dalle sue mani, ma lei è più veloce, e lo riporta verso di sé.

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