Capitolo 41

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Will continua a squadrarmi dalla testa ai piedi spudoratamente e senza dire una parola. Sento il suo sguardo incendiare ogni angolo del mio corpo.

"Jane, siediti pure." mi dice Kyle indicandomi l'ultimo posto rimasto, che ovviamente è quello accanto a Will. Lo raggiungo e mi siedo senza degnarlo di uno sguardo. Non appena mi tolgo la giacca e l'appoggio sul retro della mia sedia lui si avvicina un po'.

"Che cazzo ci fai tu qui?" sibila.

"Quello che ci fai tu." rispondo fredda.

"Avevi detto che non saresti venuta."

"Già, lo avevi detto anche tu."

"E poi, si può sapere che accidenti hai addosso?" dice senza staccare gli occhi dal vestito estremamente stretto. E adesso che sono seduta è salito un po' sulle cosce lasciando un altro pezzo di pelle i vista.

"Mi vesto come mi pare." dico.

"Lo vedo . . . Altro che se lo vedo." dice in tono roco. Si passa la lingua sulle labbra, e il mio autocontrollo potrebbe cedere da un momento all'altro solo a causa di quel gesto.

"E' troppo corto . . . e attillato." continua lui, ma il suo tono non è più freddo come prima, ora sembra più che altro distratto e il suo sguardo è ricco di desiderio. Molto attillato. aggiunge, agitandosi sulla sedia.

"Fatti gli affari tuoi, Will." dico, tentando di mantenere neutra la voce.

"Mi farai diventare matto sta sera." sospira passandosi la mano tra i capelli.

"Ragazzi, iniziamo?" dice Michael.

"Gioco anch'io." dico senza riflettere.

"No, che non giochi anche tu." afferma Will, infastidito.

"Io credo che Jane sia libera di decidere da sola cosa fare e cosa no." dice Daniel facendomi un sorrisetto complice.

"Infatti, e io voglio giocare." affermo e percepisco l'irritazione di Will crescere.

Dopo svariate mani di poker e risate, tra le quali io e Will non ci siamo più rivolti la parola. Ho vinto due volte, irritando Michael perché veniva stracciato da una ragazza a un gioco di cui lui è il campione, o cosi ha detto.

"Ragazzi, sono già le una. E quindi sono più di due ore che stiamo giocando. Che ne dite di una pausa?" propone Kyle e siamo tutti d'accordo. Così, io, Will, Grace, Daniel, Kyle, Lily (che non la smetteva un attimo di flirtare con Will per tutto il tempo), Emily e Michael, usciamo nel giardino sul retro, dove troviamo già un gruppo di ragazze e ragazzi intenti a giocare al gioco della bottiglia. Scambiandosi baci con sconosciuti e facendo obblighi privi di senso. Noi invece raggiungiamo il solito tavolo di ferro in mezzo al giardino curato ed elegante. Mi siedo su una delle sedie da esterno presenti e pochi istanti dopo sento un braccio posarsi sulle mie spalle. Mi volto, stupita, pensando che si tratti di Will, ma invece è Kyle che mi sorride. E' proprio un bel ragazzo, molto dolce e simpatico. Eppure il suo gesto mi crea un certo fastidio.

"So che te l'ho già detto, ma sei proprio bella questa sera." mi sussurra all'orecchio. Sento le guance tingersi di rosso per l'imbarazzo, ma gli sorrido ugualmente. Will non mi mette mai in imbarazzo, sa sempre come parlarmi. Mi costringo a non guardarlo, ma i miei occhi sembrano non dare ascolto al mio cervello e corrono verso di lui che ci osserva attentamente dall'altra parte del tavolo con un espressione corrucciata che nasconde qualcosa di più, fastidio forse. Distolgo velocemente lo sguardo.

"Ti va di andare a fare un giro?" mi domanda Kyle.

"Cosa?" domando. Probabilmente mi stava parlando ma non ho prestato attenzione a ciò che diceva.

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