Capitolo 50

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Lei lo guarda come se fosse l'unica cosa che esistesse al mondo, come se niente potesse illuminare quella stanza a parte la sua presenza.

Lily è palesemente cotta di Will.

La cosa mi infastidisce, e non poco. Ma come posso darle torto? Dio, guardatelo. . . E uno schianto. Jeans scuri e, strano ma vero, una camicia nera che gli fa risaltare lo sguardo, nonostante i ricci ribelli che gli ricadono sulla fronte, fino ad accarezzargli gli zigomi. Quanto darei per avvicinarmi a lui, scansargli quelle ciocche dal viso e. . .

No, okay. Mi devo calmare.

Sono ancora arrabbiata con lui, ricordo a me stessa. E mi sforzo a distogliere lo sguardo da Will.

Mentre io ed Emy raggiungiamo i divani dove sono gli altri, Lily si siede accanto a Grace. Indossa un vestito color oro e striminzito, con due décolleté del medesimo colore. Sembra una decorazione di Natale messa nel posto sbagliato e al momento sbagliato. Ma mi sforzo di non pensare ad altre cattiverie peggiori su di lei, nonostante in questo momento me ne stiano venendo in mente diverse.

"Dai, Will, siediti qui accanto a me!" dice con quella voce acuta e odiosa, sbattendo le ciglia finte. Ma, proprio in quel momento, lui in quel momento sposta lo sguardo nella nostra direzione e si immobilizza sul posto, con un espressione sbalordita.

Che, ovviamente, ben presto viene rimpiazzata da una di fastidio e nervosismo, ma sempre con una punta di ammirazione. Si passa le dita della mano tra i capelli, spettinandoli ancora di più, e si morde il labbro con forza. Sento un brivido freddo attraversarmi la spina dorsale, eppure al tempo stesso sembra stia per incendiare un fuoco dentro di me. Lo stesso fuoco che vedo riflesso nei suoi occhi.

Non sposta lo sguardo nemmeno per mezzo secondo su Emily, e non presta più alcun tipo di attenzione alle lamentele di Lily. La sua attenzione è tutta su di me. E nonostante la rabbia che provo per lui, sento il calore affluirmi sul viso e il formicolio familiare delle farfalle nello stomaco, che si agitano con foga, percependo la sua vicinanza. In quel momento Michael si alza dal divano su cui era seduto insieme a gli altri e raggiunge Emily. Così mi costringo a distogliere lo sguardo da Will e a concertarmi sulla coppia che ho accanto.

Lui va da lei e la bacia dolcemente. Dicendole che è bellissima, facendola sorridere. Sono così felici insieme, cosi spensierati, così . . . Perfetti.

Perché io e Will non possiamo essere come loro? Perché non possiamo evitare di litigare almeno per un giorno intero? Perché non possiamo semplicemente essere una coppia normale come tante altre?

Riporto il mio sguardo verso di lui e noto che sta guardando anche lui Emy e Michael, chissà cosa gli passa per la testa . . .

"Jane, vieni!" strilla Grace facendomi tornare improvvisamente con i piedi per terra. "Ma guardati sei uno schianto!" esclama.

"Si, Jane, stai davvero bene vestita cosi." Kyle mi guarda con un mezzo sorriso, cogliendomi di sorpresa. Da quando lui e Will hanno fatto a botte nel giardino di Michael per colpa mia lui raramente mi ha più rivolto la parola.

"Grazie." sorrido, a quelli che fino a poche settimane fa nemmeno conoscevo e che adesso sono i miei amici. Ma nonostante la gioia che provo nello stare lì insieme a tutti loro, i miei occhi corrono involontariamente a cercare Will, un abitudine che ormai non riesco più a controllare. È ancora lì dov'era un attimo fa, in piedi con lo sguardo puntato nel vuoto e un espressione corrucciata.

Dio, quanto vorrei potergli leggere nella mente. Sapere cosa pensa ogni volta che è così distante dal mondo che lo circonda. . .

"Andiamo ragazzi?" domanda Michael tenendo per mano Emily.

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