Capitolo 24

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Non posso ancora credere che lo stia facendo sul serio.

Questa mattina quando mi sono svegliata, per un attimo, ho pensato che forse non saremmo realmente partite per andare in montagna con Will e i suoi zii, che forse mi ero semplicemente sognata o immaginata la conversazione avuta con mia madre ieri pomeriggio. Invece, eccomi qui, con le valige in mano e lei che non la smette più di ripetermi da un ora quanto sia felice all'idea di partire per questo viaggio. Si è svegliata due ore e mezza prima dell'orario stabilito per la partenza, e questo arco di tempo lo ha letteralmente passato a fare avanti e indietro per ogni stanza di casa nostra a controllate di aver preso tutto il necessario e a ripetere che sarebbe stata una vacanza indimenticabile.

Io invece mi sono concessa di dormire un po' più a lungo di lei e quando mi sono svegliata ho fatto una lunga doccia calda e rigenerante, ho asciugato i capelli e li ho intrecciati in due semplici trecce, ho indossato dei jeans, il mio maglione rosso preferito e super comodo, le mie converse nere e mi sono seduta sul divano a guardarla esibire la sua grande gioia di partire insieme ai suoi amici e al loro "splendido" nipote.

Pochi minuti dopo sentiamo il campanello suonare.

E il mio cuore manca un battito.

Sto per rivederlo dopo un intera settimana. Sto per ritrovarmi davanti a gli occhi la causa del mio continuo cambio d'umore e l'unico soggetto dei miei incessanti pensieri.

Sto per rivedere Will.

"Jane! Sono loro! Sei pronta?" urla mia madre dalla sua camera, mentre vado ad aprire la porta.

"Si, mamma! Sbrigati!" le rispondo e spalanco la porta ritrovandomi davanti lo splendido e cortese sorriso di una raggiante Clare.

"Buongiorno, Jane. Hai dormito bene, tesoro?" mi domanda educata come suo solito. Come può una donna così dolce e gentile vivere nella stessa casa dove vive anche Will? Non è forse il più grande paradosso del secolo?

"Buongiorno, Clare. Si, grazie." rispondo, accantonando i miei pensieri, che ancora una volta ricorrono a lui.

Sentiamo dei rumori provenire dalle scale, che annunciano l'arrivo di mia madre, la quale ci raggiunge entusiasta.

Dopo svariati saluti e abbracci tra mia madre e la sua amica, usciamo da casa nostra per raggiungere gli altri, e con mia grande sorpresa noto che sono due le macchine parcheggiate qui fuori, sul vialetto di casa mia. Una mi sembra di non averla mai vista, una BMW bianca e super lucida da sembrare appena uscita da un catalogo dauto. L'altra, invece, ha un aria anche troppo familiare direi, una Jeep nera anch'essa tenuta più che bene.

L'auto di Will.

Clare, vedendomi osservare incuriosita il vialetto, mi sorride e si avvicina a me insieme a mia madre.

"Allora, Jane, sei felice di andare in vacanza?" mi domanda, ma senza darmi il tempo di risponderle continua: "Sai, siccome in una sola auto saremmo stati stretti abbiamo chiesto a Will di seguirci con la sua macchina e stavamo pensando che magari tu potresti salire con lui, visto che già vi conoscete. Potreste passare il tempo del viaggio facendo conversazione. Che ne dici?" domanda e sento il sangue gelarsi nelle vene.

"Cosa?" esclamo sorpresa, recando un certo stupore anche a Clare, cosi tento di ricompormi. "Cioè si, perché no? Nessuno problema." aggiungo. Non posso crederci.

Oltre che dover passare tre giorni interi nella stessa casa con Will, ora devo pure trascorrere tre ore e mezza di viaggio in auto da sola insieme a lui?! Fantastico.

Saluto mia madre che entra nell'auto dei Moore, e mi avvio verso la Jeep nera. Quando le passo accanto per raggiungere il lato del passeggero, il finestrino si apre rivelando una scompigliata chioma riccia e castana, che vibra con il soffio del vento.

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