Capitolo 64

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La loro navetta era stata superata da quella di Loki da una buona mezz'ora e si ritrovavano a procedere lungo quella gola rocciosa, sopra la diramazione del fiordo, quasi alla cieca perché di suo fratello non c'era alcuna traccia e Thor non poteva che essere preoccupato per lei. Le parole dello stregone non avevano fatto ben sperare sulle sue condizioni di salute e anche Loki sembrava essere molto preoccupato, per la prima volta da quando era cominciata quella storia. Forse non lo avrebbe mai capito fino in fondo, tutto quello che faceva non aveva alcun senso o, se lo aveva, lui non riusciva a coglierlo perché era suo fratello a non permetterglielo. Tra l'altro c'era anche quello che aveva trovato in quella busta di Midgard che lo turbava, gli metteva in testa un cavillo che non riusciva a risolvere, o forse già sapeva quale fosse la soluzione e per questo era ancora più preoccupato.

Ticchettava le dita sul metallo del bordo, guardando davanti a sé, sperando che il percorso terminasse in fretta per riuscire a raggiungere Loki prima che arrivasse a palazzo per conto suo e facesse chissà che cosa.

«Non devi preoccuparti, è in mani sicure.»

La voce di Heimdall raggiunse le sue orecchie come un urlo, quello che poi era perché il vento che soffiava contro di lui gli sbatteva sulla faccia e gli riempiva le orecchie, attutendo qualunque altro suono «Lo so, ma sono preoccupato per lei. Non li vedo più».

«Ha spronato i motori al massimo, poi conosci Loki, probabilmente avrà tagliato per qualche sentiero tra queste montagne. Tu e lui eravate sempre in esplorazione quando eravate ragazzi.»

Già, quando erano ragazzi. Quelli erano bei tempi che ricordava sempre con un sorriso amaro, perché non potevano più tornare e perché il mondo andava avanti e anche loro erano cambiati e avevano preso percorsi diversi che non sembravano potersi riunire, salvo che non capitasse qualche tragedia imminente. E poi c'era quel vuoto misterioso che riguardava suo fratello e che aveva a che fare con il Titano Pazzo, chiunque egli fosse, che lo tormentava continuamente. Che cosa aveva fatto per lui? Perché non ne aveva voluto parlare mai di quella storia?

Era l'ennesima prova che tra loro c'era un muro che sembrava indistruttibile, persino in questo le cose erano cambiate. Un tempo si confidavano ogni segreto, qualunque cosa, persino quelle più terribili. Adesso, neanche più questo, certe volte si chiedeva come fossero arrivati a quel punto, perché le Norne avessero filato una cosa simile per loro.

Comunque fosse, non poteva restare lì senza fare niente, doveva andare da Lise, assicurarsi che stesse bene e per questo si alzò dal bordo della nave «Vado a cercarlo, non posso lasciarla da sola con lui».

«Thor...»

«Heimdall,» si volse a guardare il guardiano, folgorandolo con lo sguardo «credimi, è meglio se con Lise ci sono anch'io».

Non doveva dubitare di suo fratello, era una cosa sbagliata, ma non poteva tollerare che la trattasse in quel modo burbero e scontroso, come se gli avesse fatto chissà quale gravissimo torto che andava subito punito con quell'atteggiamento ostile. Forse, Lise non era la bambina più pacifica del mondo, aveva anche lei i suoi difetti, le piaceva provocare le ire di Loki gratuitamente, ma lui non era assolutamente una persona munita di chissà quale enorme pazienza e per come le si era rivolto al molo, l'ultima cosa che avrebbe fatto, era lasciarla con lui.

Puntò la mano contro il manico del martello e lo chiamò. Cominciò a farlo roteare e spiccò un salto di almeno trenta metri che lo portò velocemente in alto, riducendo la navetta a niente meno che un puntino luminoso sotto di lui. Spiccò un volo veloce, smuovendo nuvole che si caricarono di elettricità per via delle scintille che Mjolnir generava con il suo movimento rotatorio al suo passaggio.

Perlustrava la parte sottostante della gola, l'acqua cristallina che scorreva nel mezzo e le montagne che si estendevano per chilometri, circondate da foreste e vallate avvolte nel buio della sera e illuminate dalle costellazioni che brillavano nel cielo. Quante volte lui e Loki erano scappati di notte, a bordo di una navetta, per esplorare il regno di Odino alla ricerca di avventure, spesso mettendosi nei guai?

Swan Ice- L'Anello del NibelungoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora