Il sole era sorto da molte ore su Asgard, i raggi sempre più caldi rischiaravano il cielo limpido con la loro luce dorata ma Loki era in piedi da molto prima che l'alba facesse capolino da oltre l'orizzonte cristallino del mare per svegliare tutto il regno.
Si era alzato senza emettere un rumore, lasciando la ragazzina a dormire nel suo letto, avvolta dalle calde coperte e dal calore che il camino aveva rilasciato durante la notte.
Se ne stava seduto alla poltrona a mangiare la sua solita colazione mentre leggeva le pagine del libro che gli elfi gli avevano consegnato, in cui erano riportati i vari passaggi della pozione. Una sequenza complessa di erbe, radici e di svariati ingredienti che avrebbe dovuto raccogliere nel bosco o cercare per le botteghe di Asgard, una cosa sola era ciò che lo preoccupava ed era la pietra lavica.
Non ne aveva molta, le schegge e le piccole quantità consegnategli erano troppo poche perché fossero sufficienti, non era sicuro che fossero bastati ma quello si sarebbe visto una volta che le avrebbe sciolte sul fuoco per aggiungerle al composto che avrebbe creato, sperando che il tempo fosse stato a suo favore.
La porta si spalancò in quel preciso momento e un nervoso Thor fece il suo ingresso nella sala principale dei suoi appartamenti, alzò brevemente lo sguardo dal libro, solo pochi secondi, per intravedere il rosso del mantello e la sua faccia ombrosa.
Non ci si volle attaccare più di tanto, lasciandolo fare i propri comodi com'era solito fare quando si presentava al suo cospetto. Udì il sordo rumore del martello mentre si adagiava a terra e lo strofinio di una sedia tirata da sotto il tavolo per sedervisi sopra, con la coda degli occhi lo guardava mentre lo fissava con insistenza, come se lo stesse controllando, e a Loki dette non poco fastidio «Ti serve qualcosa in particolare? >>.
«Lise sta dormendo?»
«Tu che dici?»
«Posso vederla?»
«Se ci tieni tanto.»
Si alzò dalla poltrona e lo lasciò fare i suoi comodi, senza sollevare lo sguardo dal libro neanche quando udì lo scatto della serratura e la porta cigolare appena. Comunque, intravide la sua figura che sbirciava da oltre lo stipite appena schiuso dentro la stanza da letto, per richiuderlo poco dopo e tornare nella sala principale.
Sfogliò un'altra pagina, leggendo le varie rune elfiche presenti che spiegavano altri passaggi riguardo alla pozione, incluso quello che richiedeva l'utilizzo della pietra lavica, mentre suo fratello faceva ritorno per sedersi di nuovo di fronte a lui con quello sguardo intenso e serio che sembrava volerlo trapassare come la lama di una spada.
«Stai leggendo il formulario?»
«Mi sembra ovvio, la pozione è complessa ma qualcuno dovrà pur eseguirla. Ora che abbiamo la chiave di volta per far sparire Quell'anello, possiamo liberarcene e liquidarci i Nibelunghi. Dopo che avrò scoperto chi sia la nostra misteriosa strega, ovviamente.»
«Quindi hai deciso di andare alla Roccaforte. Quando lo farai?»
«Tra poco. Ho già tutto pronto come vedi» Alzò appena lo sguardo per indicare il pesante mantello di velluto nero adagiato sul bordo del divano assieme alla cinta di cuoio che ospitava i suoi pugnali. Li aveva presi prima di uscire dalla stanza, così da non svegliare la ragazzina e di doversela portare dietro.
«Non ti dispiacerà se vengo con te, vero?»
Inarcò un sopracciglio per la domanda ma poiché non aveva niente da nascondere, sebbene avesse preferito farlo da solo, scrollò le spalle.
Lui annuì e Loki continuò a leggere il libro, solo che Thor era veramente strano, stava immobile a fissarlo come se stesse studiando ogni suo movimento, quasi avesse paura che facesse qualcosa di pericoloso, e cominciò a innervosirsi «Di solito odio ripetermi, ma ti serve qualcosa di particolare per essere ancora qui?»
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Swan Ice- L'Anello del Nibelungo
FanfictionTre anni dopo la Battaglia di New York, tutto procede tranquillamente, questo fin quando Ailìs Swan, una ragazzina di dodici anni, non entra in possesso di un antico e pericoloso oggetto che spinge Thor a dover mettere da parte le divergenze con Lok...