Capitolo 11

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Il Tonante non aveva apprezzato la loro lunga chiacchierata, così come non aveva apprezzato l'intraprendenza di suo fratello nel volersi sedere a tutti i costi di fianco a Lise. Aveva tenuto gli occhi su di loro per tutto il tempo, mangiando a stento pur di controllare ogni mossa di suo fratello, che sembrava aver cambiato umore per l'ennesima volta. Il Tonante si guardava più volte alle spalle per assicurarsi che il fratello non si fosse alzato dalla sedia per andargli dietro. Loki era tutto tranne che stupido e solo quando fu certo che non fosse dietro di loro a origliare, si rilassò. Portò Lise a fermarsi e la guardò negli occhi preoccupato «Perché Loki si è seduto di fianco a te, è successo qualcosa mentre ero via?»

Lise scosse la testa velocemente, eseguendo un sorriso teso «No!»

Thor corrugò la fronte, era stranamente pallida e nervosa «Sei sicura o mi nascondi qualcosa?»

«No, tranquillo!» Esclamò ridendo.

Thor annuì ma non fu comunque tranquillo «Devi stare attenta con lui, Loki è tutto tranne che amichevole. Non fa mai niente se non è sicuro di ottenere qualcosa».

«È vero che dovrà aiutarmi lui con l'anello?»

«Purtroppo. Odino, sostiene che nessuno ha le sue capacità magiche» Lo disse storcendo il naso, in una smorfia di disapprovazione. Non condivideva la decisione di Padre Tutto e ammetteva che era anche strana. Lui sosteneva sempre che Loki non era affidabile, che doveva essere tenuto lontano da qualunque cosa potesse essere una minaccia per Asgard, e adesso non solo gli metteva a disposizione un'arma distruttiva ma persino Lise. Loki sapeva tutto di lei, o meglio, tutto quello che lui si era assicurato sapesse, poiché già una volta aveva corso dei rischi con Jane Foster e non voleva correrne con lei. Le poggiò le mani sulle spalle, stringendole «Ricorda. Non devi mai dargli ascolto, quando ti parla. La metà delle cose che dice, sono trucchetti per farti abbassare le difese».

«Potrebbe farmi del male come ha minacciato?»

La sua sicurezza era stata minata dalle parole di Thor e il Tonante questo lo notò. Scosse la testa «Loki è crudele e subdolo e prova divertimento nell'infastidire le persone, ma non credo proprio che alzerebbe un dito contro di te. Molte delle sue minacce, sono fatte solo per impressionare e spaventare».

Era l'unica cosa che poteva garantire di lui, da quando lo conosceva, non aveva mai toccato i bambini, ma lei era diversa. Non era una ragazzina qualunque e per questo non era d'accordo. Chiaramente, non metteva in dubbio che Lise avesse capito già da sé che Loki aveva un pessimo carattere, era intelligente e sapeva riconoscere i pericoli quando li vedeva. Le sorrise ugualmente, cercando di tranquillizzarla e le poggiò una mano sulla guancia «Comunque, non devi preoccuparti. Qualunque cosa lui ti dica o faccia, vieni da me a dirmelo. Ci penserò io a fargli passare un brutto quarto d'ora»

«Va bene» Annuì lei.

Thor lo fece a sua volta, poi rise perché la scena di poco fa, gli tornò alla mente «Comunque, complimenti. Lo hai fatto zittire, non accadeva da diverso tempo».

Rise anche lei, palesemente orgogliosa della risposta ed era stata una bella scena quella di vederlo ammutolito, doveva farlo più spesso e sicuramente sarebbe accaduto.

Accadde all'improvviso. Il suo volto divenne improvvisamente rosso e la vide sgranare gli occhi e tremare «Lise, che succede...»

Non fece in tempo a terminare la frase perché gli cadde tra le braccia e l'afferrò immediatamente per la vita, accompagnando la sua caduta con delicatezza.

«Lise...»

«Thor... non mi sento... molto bene...» Lo disse con un filo di voce mentre il viso le diventava pallido.

Swan Ice- L'Anello del NibelungoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora