Capitolo 70

106 5 3
                                    

Le nuvole grigie ricoprivano del tutto il limpido cielo di Asgard, che da alcuni giorni era stata sommersa dalla pioggia e dal vento. Del sole non c'era alcuna traccia e si era alzato un vento gelido che accompagnava lo scorrere tranquillo della città, caotica come sempre. Le illuminazioni del palazzo erano artificiali, generate dai lumi accesi per tutti i corridoi e le stanze abitate, e le vetrate presenti erano state sbarrate, come quella situata nella Sala del Concilio, alle spalle di un Thor che osservava l'ologramma di Alfheim. Il Tonante non aveva neanche fatto colazione quella mattina, a stento sapeva dire che ore fossero, occupato com'era a scrivere su una pergamena. I giorni che segnavano la partenza per Alfheim erano stati impegnativi per lui, del suo piano non aveva fatto parola con nessuno ancora, neanche ai suoi guerrieri che sarebbero arrivati lì tra pochi minuti.

Non aveva idea se il palazzo era veramente circondato da spie, di certo non gli piacevano le notizie che gli erano giunte da Karnilla e che gli avevano tolto il sonno per intere notti e assillato la testa per giorni. Mancava meno di una settimana al ritorno ad Asgard di Odino, aveva già combinato un disastro con Vanaheim, voleva riuscire a sbarazzarsi di quell'anello infernale prima che Padre Tutto ritornasse e porre fine alla guerra contro i Nibelunghi, che non si erano fatti né vedere né sentire e non si stupiva del perché. Sigfrid non aveva preso bene la morte dell'intero esercito, possibilmente era a leccarsi le ferite e al contempo meditare vendetta.

Sollevò gli occhi dal documento che stava firmando soltanto quando qualcuno bussò alle pesanti porte della sala e due guardie la aprirono per lasciar passare Sif in compagnia dei tre guerrieri e di Frigga.

Thor si alzò in piedi, ordinando alle guardie di uscire e di chiudere le porte a chiave e giustamente i presenti rimasero abbastanza stupiti, soprattutto Volstagg «Che cos'è tutta questa segretezza? Quando ci hai mandato a chiamare, non c'è stato detto niente!»

«Mi dispiace! È una necessità, non posso permettere che si divulgano voci scomode per tutti diversi giorni fa e non ne ho parlato per questioni di segretezza e non diffondere il panico, la situazione può essere più grave di ciò che sembra purtroppo» Sentenziò, sedendosi alla poltrona mentre gli altri occupavano il proprio posto al tavolo.

«Che genere di voci?» Chiese Frigga, che si era preoccupata, un po' come tutti gli altri del resto.

Thor incrociò le mani dinanzi al viso, guardandoli uno a uno «Temo che ci siano delle spie nel palazzo, gli Elfi Oscuri sono entrati di nascosto ma il portale che li ha condotti qui è stato aperto dall'interno e la magia di protezione creata da Loki è stata infranta, non è opera di un banale incantatore. Qualcuno ha fatto irruzione nei sotterranei».

Sbiancarono tutti alle sue parole, una reazione che Thor si era aspettato del resto. Era stata la medesima che aveva avuto lui e che ancora stentava a riconoscere come possibile sebbene Karnilla fosse stata molto chiara a riguardo e Loki avesse fatto una descrizione accurata della faccenda. Era pronto a giurare che l'Incantatrice aveva qualcuno che operava per lei dall'interno, salvo che non avesse manipolato qualcuno, la speranza era che Loki lo scoprisse velocemente così da capire finalmente chi fosse quella donna misteriosa, aveva anche un paio di sospetti che già sapeva a lui non sarebbero piaciuti.

Quella che più di tutti fu preoccupata, fu sua madre «Stai dicendo che degli Elfi Oscuri si sono infiltrati nel palazzo?»

«Non lo so ma è possibile di tutto.»

«Che cosa facciamo?» Chiese Hogun.

Thor si alzò dalla poltrona e diede loro le spalle, avvicinandosi alla vetrata per guardare le nuvole bianche che ricoprivano il cielo privo di luce «Ora che siete stati messi a parte di tutto questo, qualunque informazione riguardante l'anello o le questioni politiche legate ai Nove Regni che riguardano la guerra, saranno discusse nel mio studio o in questa stanza. Terremo ogni cosa per noi e Heimdall sarà il garante per la nostra sicurezza, gli ho parlato a porte chiuse all'alba. Nessuna voce o informazione dovrà trapelare oltre queste porte».

Swan Ice- L'Anello del NibelungoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora