Tirando le redini con forza, Alsvidr s'impennò e scalpitò un paio di volte per riacquistare la sua stabilità e permettergli di guardarsi attorno in quella fitta boscaglia su cui il tramonto lentamente calava, macchiando di rosso il cielo e riducendo sempre più la visibilità. Cominciava a diventare nervoso perché erano ore che setacciava con i suoi guerrieri tutto il bosco alla sua ricerca e presto sarebbe sceso il buio, il che significava non poter continuare le ricerche fino all'indomani purtroppo.
I servitori di palazzo, gli stallieri e moltissime persone avevano visto Lise scappare in sella a un cavallo albino e perdersi velocemente lungo i sentieri del bosco, scomparendo alla vista di tutti. La fortuna, o sfortuna secondo il punto di vista, era che avesse perso il controllo dei suoi poteri e che si fosse lasciata dietro impronte e scie di ghiaccio ormai ridotte senza dubbio in acqua per lo stupore generale.
Un grosso problema che non passava inosservato quello, aveva perso anche il controllo dei suoi poteri e la immaginò sconvolta, comprensibile dopo una simile batosta che lo aveva lasciato a bocca aperta. Senza di esse, comunque, sarebbero ancora a girare per il palazzo perlustrando terrazze, stanze e salotti alla sua ricerca, non che il bosco fosse poi così piccolo da poterla trovare in fretta. Guardandosi attorno, nel mezzo di quegli alberi alti e fitti, cominciava a chiedersi come avesse fatto a trovarla prima che Sigy perdesse la testa e facesse qualche follia. Sua madre doveva essere con lei in quel momento, probabilmente neanche lei riusciva a tranquillizzarla.
Chilometri di bosco non si potevano battere facilmente, anche se i suoi guerrieri avevano impiegato i loro squadroni per cercare in lungo e in largo, sotto le pietre persino, c'erano troppi sentieri, troppe possibili vie di fuga, persino le montagne non erano state escluse dalle ricerche essendo lei capace di potersi infilare ovunque le andasse, ma nessuno conosceva bene ogni anfratto di quel luogo così vasto eccetto una persona che era persino avvantaggiata dalla magia e dal fiuto infallibile di un lupo, Loki.
Loki, che era il solo responsabile.
Provava così tanta rabbia verso di lui che se fosse stato davanti a lui in quel momento, lo avrebbe sicuramente ucciso con le sue mani, rovinandogli la faccia a colpi di Mjolnir sui denti per quanto aveva fatto. Se non fosse stato per lui, per la sua testardaggine, forse persino per la sua crudeltà nel voler rinnegare sua figlia, Sigy non sarebbe stata costretta a dover mentire in quel modo e avrebbe avuto una vita serena lì ad Asgard, riconosciuta come una principessa a tutti gli effetti e accudita e curata com'era giusto che fosse, come meritava.
Ancora non si capacitava del perché uno come lui, in perenne lotta con Odino e che da lui non si faceva mettere i piedi in testa, non avesse mai provato, neanche una volta, a voler prendere Sigy per portare lei e la bambina ad Asgard. Non era stato forse lui a trascinarlo nel cuore della notte a Vanaheim con l'intenzione di chiedere aiuto a Njord?
Già quella era stata una ribellione alle volontà di Odino, che cosa poteva impedirgli di scendere sulla terra e andarle a prendere entrambe costringendo Padre Tutto e quel testone a dover ritornare sui loro passi, soprattutto Odino stesso. Non lo capiva, continuava a non riuscirci e adesso, per colpa sua, ecco che cosa si era verificato. Le bugie avevano un prezzo carissimo, lui e Sigy lo sapevano molto bene e se non fosse stato per Loki, non si sarebbero trovati entrambi costretti a dover mentire persino con Frigga per proteggere l'esistenza di Lise a chi voleva la loro distruzione.
Chissà se di questo il suo fratellino si rendeva conto mentre anche lui faticava per cercarla, dato anche il modo con cui era scappato via, perdendosi tra corridoi e saloni alla sua stessa ricerca prima di avere quell'intuizione di battere il bosco.
Alquanto inutile adesso, che fossero i sensi di colpa? Di certo non bastava questo a poterlo redimere da tutto ciò che aveva fatto a lei e sua madre.
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Swan Ice- L'Anello del Nibelungo
FanficTre anni dopo la Battaglia di New York, tutto procede tranquillamente, questo fin quando Ailìs Swan, una ragazzina di dodici anni, non entra in possesso di un antico e pericoloso oggetto che spinge Thor a dover mettere da parte le divergenze con Lok...