"Sofia, svegliati" mi scuote la mamma dolcemente.
Apro un solo occhio e lei scoppia a ridere.
"Ti ho preparato la colazione, io sto uscendo, mi raccomando, ricordati che abbiamo la cena dallo zio, non fare tardi"
Non fare tardi.
La cena dallo zio.
Non fare tardi.
Colazione.
Mamma cara, se sto dormendo non puoi darmi tutte queste informazioni tutte assieme.
Quando però sento la porta di casa chiudersi, mi alzo dal letto e vado verso la cucina.
Il cellulare continua a vibrare e il nome di Nicolò a comparire sullo schermo.
Sei sveglia?
Ho una sorpresa.
Ti passo a prendere verso le 11, non farmi fare tardi, abbiamo un appuntamento.
Appuntamento? Con chi?
Mi sono appena svegliata, non riesco a prepararmi in venti minuti. Possiamo fare 11.30?
Adoro dormire, forse é l'unica cosa che riesco a fare benissimo , anche quando sono in ansia.
Se fosse un sport olimpico probabilmente sarei campionessa mondiale, da medaglia d'oro.
No no, muoviti.
Corro in bagno e mi faccio una doccia, forse la più veloce della mia vita, poi mi vesto con maglietta e pantaloncini. Tutto ciò in nemmeno 15 minuti.
Quando sto per sedermi a fare colazione, il citofono mi spaventa.
"Sali, devo fare ancora colazione" dico
"Non possiamo, dobbiamo andare e non possiamo fare tardi"
"Va bene, però porto con me la mia buonissima colazione"
"Basta che ti muovi, Sof" continua.
Mi sta spaventando. Pur di non far tardi mi lascia mangiare nelle sua macchina.
Mi sa che devo seriamente avere paura.
Metto il cappuccino in un bicchiere di plastico, prendo la mia gustosissima merendina e scendo senza nemmeno guardarmi allo specchio.
"Ti rendi conto che mi hai fatto fare le cose di fretta? Non potevi avvisarmi ieri di questo appuntamento? Mi sarei svegliata prima"
"Non ci avevo ancora pensato quando eravamo assieme, però fidati, sono quasi sicuro ti piacerà"
"Dove andiamo?" domando entrando nella sua auto.
Piano piano bevo il mio cappuccino, ormai freddo, mentre lui continua a non rispondere alla mia serie infinita di domanda.
"Dai sta zitta, siamo quasi arrivati"
"Mi hai per caso detto di stare zitta? Va bene allora. Dove stiamo andando? Appuntamento con chi? Non conosco questa strada, sei sicuro di non star cercando un posto dove gettare il mio cadavere?" lo prendo in giro, parlando velocemente.
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La luce nell'oscurità
Fanfiction"Quando tutto sembra andar male, c'è sempre qualcosa che ti fa cambiare idea." Quando il padre di Sofia perde la vita, la ragazza, lontana da casa a causa degli studi, è costretta a tornare a Roma, per restare con sua mamma e cercare di andare avant...