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(dopo due mesi)

Siamo malapena a metà giugno e già fa un caldo assurdo.

Lavorare é diventato sempre più difficile perché l'aria condizionata non é delle migliori.

"Allora hai risposto alla mail di quel signore con il nome strano?" chiede Federico sedendosi accanto a me sui divanetti, appena sotto il condizionatore.

"Non so cosa rispondere, mi ha chiesto di avere un colloquio nella sua casa editrice, ma se fosse solo un brutto scherzo, insomma, che nome é Agostino? Poi se dovesse essere vero e mi dovesse assumere, dovrei lasciare qui e ormai mi sono affezionata troppo a te e a tua madre" confesso sorridendogli.

"Ma questo non vuol dire dimenticarti completamente di noi, Sofia quello é il lavoro che hai sempre sognato e ora quell'uomo te lo regala sul piatto d'argento, tu cosa fai? Rifiuti? Dammi qui il cellulare, rispondo io" prende il telefono e si alza iniziando a camminare tra gli scaffali.

"No no che fai, fermo" urlo correndogli dietro.

"Prometti che rispondi?" sorride e io annuisco.

In fondo ha ragione, devo almeno provarci.

"Sei sicura di stare bene? Da quando vi siete lasciati sei sempre un po' giù. Cosa posso fare?"

"Smettere di parlare di lui, Federico, ho bisogno solamente di smettere di pensare a lui e fidati se continui a ricordarmi che ci siamo lasciati non aiuti"

Ogni tanto mi capita di  vederlo giocare in tv, con Luca, mentre lui tifa per la squadra, io non riesco a togliere lo sguardo da lui.

È vero, sono passati due mesi ma io non riesco a dimenticarlo. Forse lui lo ha già fatto e avrà già trovato un'altra ragazza.

Una volta tornata a casa, decido di dar retta a Federico e rispondere alla mail di quel certo Agostino Ricci.

Salve sign. Ricci,
sono davvero onorata di aver ricevuto la sua mail e davvero tanto sorpresa che lei voglia incontrarmi per un colloquio, ma senza ombra di dubbio, accetto. Aspetto una sua risposta.
Arrivederci.

Dovrò decidere cosa mettere, non vorrei sembrare una barbona.

"Sofia, allora?Il ragazzo dello scambio quando arriva?" urla la mamma dalla cucina.

Cazzo, mi sono dimenticata.

"Mamma, non è sicuro sia un ragazzo" urlo di rimando cercando di smorzare la conversazione.

Rileggo ancora una volta la mail dell'università dove mi inviano tutte le informazioni dell'alunno.

Si chiama Olivia e ha 20 anni. Dalla foto presente sul modulo, è davvero un bella ragazza. Bionda con gli occhi scuri.

Torno in cucina per informare anche la mamma ma la notifica di una mail mi rallenta.

Il signor Ricci ha già risposto. Probabilmente è uno di quei ricconi con la segreteria che fa tutto per loro.

Salve signorina Ambrosio,
mi farebbe tanto piacere incontrarla nel mio studio, così da farle vedere cosa dovrebbe svolgere una volta assunta.
Domani all'ora di pranzo? Le va bene?

La luce nell'oscuritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora