"Quindi sei pronta?" mi chiede mia mamma fuori dalla porta del bagno.
"Si mamma, un attimo ed esco"
Carla alla fine ha scelto un semplice vestito nero, con maniche lunghe e gonna svasata.
Non vedo l'ora che finisca questa cena ed è il colmo visto che non è neppure cominciata. Non mi sento affatto a mio agio con quelle persone. Solo al pensiero che dovrò vederle per la maggior parte dei giorni mi si rivolta lo stomaco.
"Perfetto, ti aspetto giù" continua lei
La mamma mi sembra tanto eccitata all'idea di cenare con questa famiglia, non so cosa ci trovi di divertente.
Prendo la borsa, cellulare e rincorro la mamma, ormai giù nel portico.
Il viaggio dura relativamente poco, le case sono diverse da quelle che di solito vedo nel mio quartiere, sono ville enormi e con proprietari niente male.
"Sofi, scendi" mi scuote mamma, dopodiché si gira verso i sedili posteriori e prende la sua borsa.
Speriamo che finisca presto.
Suoniamo il campanello e aspettiamo che ci vengano ad aprire. Come d'altronde mi aspettavo, ci fa accomodare una signora con sorriso che mi sembra al quanto finto. Sicuramente neppure a lei piace lavorare qui.
"Prego signore, accomodatevi, la signora vi sta aspettando in salotto, vi accompagno"
La casa é enorme, due piani, tutta bianca e nera, é bellissima, meglio di quello che mi aspettassi.
"Buonasera Matilde, la casa é meravigliosa" esordisce mia madre appena in salotto
"Grazie mille Sara, sono tanto felice che voi siate qui. Sofia, di sopra ci sono Nicolò e Benedetta, vai da loro, fai come se fossi a casa tua"
Si certo, a casa mia di certo non rischio di perdermi.
Cammino verso le scale, la cameriera mi sorride e mi indica la strada.
Credo che lei sia la cosa più bella che ha questa casa.Appena supero l'ultimo gradino, la prima porta che vedo, credo sia quella della ragazza, Benedetta credo, é piena di fiori e cuoricini.
"Cazzo fai qui?" una voce mi fa letteralmente saltare da terra per lo spavento.
"Prima cosa moderiamo i termini, poi tua madre mi ha detto di venire su da voi"
Che nervi!
"Sono a casa mia, parlo come mi pare."
"Senti, per favore, finiamola, dov'è tua sorella?"
Non credo che andrò molto d'accordo con sto qui.
"Non lo so, cercala, insomma ormai sei di casa"
"Va al diavolo" gli urlo prima di bussare alla porta di Benedetta, spero sia lì, senno mi perderò, ma questa volta veramente.
"Si?" dice la ragazza appena mi vede lì, persa nei miei pensieri.
"Tuo fratello è un vero idiota" ops
È stata la prima cosa che mi è venuta in mente.
"Dimmi qualcosa di nuovo, per favore" mi guarda sorridendo.
"Di sotto, che stanno facendo?" chiede poco dopo.
Ah bo e non credo di volerlo sapere.
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La luce nell'oscurità
Fanfiction"Quando tutto sembra andar male, c'è sempre qualcosa che ti fa cambiare idea." Quando il padre di Sofia perde la vita, la ragazza, lontana da casa a causa degli studi, è costretta a tornare a Roma, per restare con sua mamma e cercare di andare avant...