20

3.3K 92 4
                                    

"Sofia, io sto uscendo, non dormire fino a tardi, come è tuo solito" urla mia mamma sbattendo la porta di casa.

Finalmente un po' di pace, in questa casa non si può dormire quando c'è lei di mezzo, con la musica mentre fa le pulizie, l'aspirapolvere, potrei continuare così all'infinito.

"Certo, come potrei" dico ad alta voce girandomi dall'altra parte del letto, ma le notifiche del telefono mi obbligano ad alzarmi.

2 messaggi da Luca

Luca: Sofi, ti sto invitando ad un pranzo per domani. Non accetto un no, devo dirti una cosa importantissima.

Luca: Ah e poi tua cugina non mi risponde al cellulare, se la senti avvisami.

So quasi sicuramente cosa vorrà dirci, ma sono felice che si sia reso conto che di noi si può fidare.

Sofia: Si ovvio che ci sono rompi.

Sono le 11.36 e ho una fame da lupi.

Entro in cucina per preparare la colazione, ma una bella sorpresa mi aspetta sul tavolo. Una delle solite torte della mamma.

Io credo che se aprisse una pasticceria farebbe faville. Non sarebbe una brutta idea.

Ne taglio una fetta e accendo la tv iniziando una nuova serie tv: Chiamatemi Anna.

"Ma io adoro Jerry, che carino che carino" dico saltellando per casa.

"Magari tutti i ragazzi fossero come lui. Il mondo sarebbe un posto migliore" continuo parlando da sola.

Il citofono però mi obbliga ad abbassare la voce.

"Chi è?"

"Apri" mi sorprende Nicolò

"Ho chiesto chi è?" chiedo anche avendo capito di chi si tratta.

Questa volta non lo caccerò, in fondo aveva ragione, forse non è quello che mi piace fare, anche se adoro leggere e la letteratura non vuol dire che io debba per forza studiare.

"Apri cogliona, hai capito perfettamente chi sono"

"Cosa vuoi?"

"Apri e lo scoprirai" e così faccio, ormai ha capito che bisogna far leva sulla mia curiosità per ottenere qualcosa.

Prima di aprire la porta lo guardo dallo spioncino e sorrido.

"Che vuoi?" domando senza invitarlo ad entrare.

Spero capisca che sto scherzando e che non se la prenda. Mi sentirei tremendamente in colpa.

"Sei sola?" chiede però lui

"Diciamo di si"

"In che senso? C'è qualcuno o no?"

"No, però-"

"Non voglio saperlo, sta zitta" mi interrompe per fiondarsi sulle mie labbra, facendomi quasi sbattere al muro accanto la porta.

Come sempre la schiena è percorsa da una scia di brividi, che continuano sempre di più ad aumentare, non mi abituerò mai all'effetto che mi fa.

"Sei venuto qui per questo?" dico allontanandomi di pochissimo così da poterlo guardare negli occhi.

"Diciamo di si" mi scimmiotta

"Che stupido. Per pura informazione, oggi nel pomeriggio ho lezione con Benedetta, quindi non saresti dovuto venire"

"Ho gli allenamenti santarellina e poi che c'è? Vuoi cacciarmi anche questo volta?" domanda

La luce nell'oscuritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora