Dopo tutto il pomeriggio passato con Benedetta, non vedevo l'ora di arrivare a casa per fare una doccia fredda e dimenticare per qualche minuto lo schifo che faccia la mia vita.
Ora sono le tre e mezza del mattino e non riesco a dormire.
Mi giro e rigiro nel letto ma senza mai qualche risultato.
Il cellulare si accende e un messaggio di Nicolò mi scalda il cuore.
Nicolò: Forse stai dormendo, come giusto che sia, ma volevo dirti che non riesco a smettere di pensare a te, alle tue labbra, al tuo sorriso.
Come sempre, non ho il coraggio di rispondere come vorrei.
Sofia: Non credo che scrivermi quando sei ubriaco risolva la situazione Nicolò, perché io sono sicura tu sia fuori con i tuoi amici ubriaco fradicio.
Poco dopo arriva una sua chiamata, a cui, codarda come sono, non rispondo. Metto via il cellulare e cerco in tutti i modi di dormire.
"Sono le otto e trentacinque, sto andando al supermercato per la spesa non dormire tanto" urla la mamma svegliandomi ovviamente.
Mi alzo senza fare tante storie e invio un messaggio al gruppo con i ragazzi di Londra per avvisarli del mio imminente ritorno.
Sofia: Guys, I have a plane to London tonight, I'm coming to see you.
Chanel: I can't wait, I have to show you a wonderful boy.
Anche io non vedo l'ora di riverderli, anche se qui sto bene, mi manca Londra e i miei amici.
Tutta la mattina e metà del pomeriggio lo passo a preparare la piccola valigia che devo portarmi, visto che la maggior parte dei miei vestiti sono lì.
"Cosa devi metterti stasera?" chiede Carla entrando in camera spaventandomi a morte.
"Un vestito qualsiasi C."
"E non va affatto bene questo, devi essere perfetta per i 50 anni di tua madre Sofia, non è una festa qualunque"
"Ti ricordo che non sono io la festeggiata, non ho bisogno di essere perfetta, sto bene così come sto, metto un vestito e via"
Ho ragione o no? Poi non ho la minima voglia di prepararmi per bene.
"Ma è successo qualcosa? Sei stranamente nervosa"
"No niente, stai tranquilla" svio la conversazione
Non voglio parlare di quella cosa, se non ci penso ci sto meno male, o almeno credo.
"Vai a casa tua a prepararti Carla, la mamma non sa della festa" le ricordo quando vedo che inizia a prendere i trucchi sullo specchio.
"Va bene, hai ragione"
Alla fine tutto sta andando per il verso giusto, ho invitato un po' di parenti che non vediamo da un po di tempo e anche lo zio Tom, spero solo che venga.
Invece spero tutto il contrario per Nicolò, non voglio vederlo prima di partire per Londra, non voglio pensare sempre a lui, devo solo cercare di godermi le due settimane con i miei amici.
"Dove andiamo allora?" domanda la mamma entrando in camera proprio nel momento in cui chiudo la valigia.
"Dove vuoi tu mamma, è il tuo compleanno, decidi tutto tu" le sorrido.
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La luce nell'oscurità
Fanfiction"Quando tutto sembra andar male, c'è sempre qualcosa che ti fa cambiare idea." Quando il padre di Sofia perde la vita, la ragazza, lontana da casa a causa degli studi, è costretta a tornare a Roma, per restare con sua mamma e cercare di andare avant...