"Devi dirmi qualcosa?" domanda Benedetta sedendosi accanto a me a bordo piscina, con i piedi in acqua.
Durante tutto il pranzo continuava a fissare sia me sia Nicolò in cerca di una risposta per quello che aveva visto. Ma la verità è che non so nemmeno io il perché o il come sia successo.
"Lo so che vuoi una risposta ma non ne ho una nemmeno io, credimi" dico alla fine fissando l'acqua
"Nicolò non porta mai ragazze a casa per paura che io o che la mamma possiamo vederle, probabilmente perché non é mai qualcosa di serio, ma so che ha frequentato molte ragazze e nessuna era come te"
"Oh grazie" continuo fingendomi offesa.
"Dai sai cosa intendo, puoi batterle tutte con quel cervello che ti ritrovi, Sofia, e anche se credo che il sorriso basti"
Mi sento tanto in imbarazzo a parlare con lei di suo fratello, anche se non c'è molto di cui parlare.
"Non sparlate tanto" ci sussurra il coglione mettendo la faccia tra le nostre spalle.
"Ma che vuoi tu? Piuttosto vai a tagliarti questi dannati capelli, sono lunghissimi"
No, ma perché? Sono meravigliosi.
Non ci ha mai messo le mani dentro, ecco perché, porcellona.
Scuoto la testa per allontanare questi strani pensieri.
"Mi dispiace deluderti ma non sei il centro del mondo" dico poi tenendo sempre lo sguardo basso
"Va bene, come dite voi" continua lui facendo il finto offeso.
"Qui c'è troppo imbarazzo, per la prima volta in vita mia vado ad aiutare la mamma, mi dileguo" ride sotto i baffi Benedetta, lasciandomi sola con Nicolò, ancora una volta.
Quando succede, non va a finire mai bene.
Prima che lui possa portare la conversazione su qualsiasi cosa sgradevole, io gli chiedo della situazione a casa e della separazione dei suoi.
"Ho provato a dirle tutto, ma ci ha pensato mia madre. Ma perché ti interessa?"
"Era per fare conversazione, sai cos'è?"
"Si che lo so, ti ricordo che siamo accanto ad una piscina, non ci metto niente a buttartici" mi minaccia ma poi il suo sguardo si addolcisce quando vede che sto ridendo.
"Amore, siccome io e Matilde vorremmo uscire questa sera a fare un giro qui intorno e qui la camera degli ospiti é libera, ti dispiace se restiamo?" mi chiede la mamma all'improvviso spaventandomi.
Fisso Nicolò che mi sorride malizioso e allora scoppio a ridere.
"Si mamma andate tranquillamente" dico spostando il mio sguardo dal ragazzo a lei, che mi sorride e torna dalla signora Zaniolo.
Da quando ha conosciuto meglio Matilde è più serena, sembra che le piaccia come persona e sono felice per lei.
La perdita di papà è stata dura anche per lei, ha perso tutto quello che aveva. Un marito, un amico, un amante.
"A che pensi?" domanda Nicolò scuotendomi
"A nulla"
"Devo far finta di crederti o posso continuare ad insistere?"
"La prima è meglio, comunque vado a farmi una doccia" continuo cercando di alzarmi ma riesce a bloccarmi dal polso.
STAI LEGGENDO
La luce nell'oscurità
Fanfiction"Quando tutto sembra andar male, c'è sempre qualcosa che ti fa cambiare idea." Quando il padre di Sofia perde la vita, la ragazza, lontana da casa a causa degli studi, è costretta a tornare a Roma, per restare con sua mamma e cercare di andare avant...