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Svegliarmi ancora una volta in questo letto mi provoca una sensazione bellissima, credo che non ci sia modo migliore per iniziare la giornata.

Le sue mani su di me, che mi sfiorano e mi toccano, che mi avvolgono, che mi fanno sentire protetta.

Quando apro gli occhi, lui è ancora nel mondo dei sogni perciò prendo il mio cellulare per passare del tempo.

Ci sono diversi messaggi da Carla che mi chiede conferma sulla cena.

Oh porca pupazza. Dovevo avvisarla ma me ne sono dimenticata.

Sofia: Si amo ovvio che ci siamo, io e la mamma, l'ho convinta diciamo. Diteci voi il giorno e noi ci saremo.

Non credo che ci sia momento migliore per tornare ad essere la famiglia che eravamo, sempre insieme e sempre sorridenti.

La morte del nonno ci ha allontanati ancora di più, ma sono felice che il rapporto con Carla, anche a distanza di tempo, non sia cambiato. Le voglio così tanto bene da poter riempire una casa.

Tra le notifiche c'è anche un'altra mail dall'università.

Mai avute così tante mail, nemmeno quando la frequentavo.

Salve sign. Ambrosio,
le siamo davvero tanto grati per aver accettato di ospitare uno dei nostri alunni, ma a causa di problemi interni all'università siamo costretti a sospendere tutte le attività di questo genere.
Mille grazie ancora e buona giornata.

La mamma sarà sicuramente felice di questa notizia, aveva così tanta paura di avere un'estranea in casa.

Ma poi, come parlano?

Inglese perfetto, tutto bello, si, ma come gli rispondo ora?

Con un illustrissimo o un gentilissimo?

Dopo varie bozze cancellate e ricancellate,
rispondo con un semplice "Mi dispiace tantissimo, sarà per una prossima volta"

Speravo tanto ci fossero dei messaggi di Federico, ormai sono passati giorni dalla festa, e da quel momento non l'ho più sentito.

Ok, è arrabbiato, ma in sostanza per cosa?

"Che fai?" domanda spostando la sua mano sulla mia coscia, spaventandomi.

"Aspetto che il bello addormentato si svegli" ironizzo portando lo sguardo a lui.

Siamo ancora completamente nudi e vedere come i muscoli della schiena si contraggono ogni volta che butta fuori l'aria, mi eccita.

"Credo ci serva un bacio" sorride avvicinandosi.

Conosce la favola della bella addormentata, è già un passo avanti sulla faccenda libri.

Sfiora le mie labbra con un semplice bacio a stampo, poi si allontana alzandosi dal letto e infilandosi i boxer.

"Oggi non hai lavoro?" chiede tornando accanto a me.

"In realtà si, ma se mi presti il tuo computer posso farlo anche da qui, devo solamente correggere le ultime pagine di una bozza e inviarla"

"Quindi puoi restare nuda nel mio letto ancora per un po'?"

Questa domanda mi imbarazza leggermente per questo mi alzo portando con me tutto il lenzuolo. Prendo il suo computer e torno a sedermi.

La luce nell'oscuritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora