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"Nicolò rimani a pranzo con noi?" gli chiede la mamma.

Sta ancora facendo colazione ma sta già pensando al pranzo. Ah, l'Italia!

"Oh si, grazie mille Sara"

"Così domani é il tuo compleanno?"

Che continuino, mi hanno esclusa dalla conversazione eppure sono proprio di fronte a loro.

"Si, ho organizzato una festicciola, ovviamente puoi venire anche tu con Sofia"

"Ti ringrazio ma penso che sarà un festa per voi giovani" sorride portandosi alla bocca la tazza di latte mezza piena.

"Vero, questo è vero, ma magari puoi raggiungere la mamma a casa, lei resterà lì con alcune delle sue amiche"

"Si dai mamma vai, alla fine resteresti sola qui" la invito io avvicinandomi a Nicolò.

Ogni volta che penso che quando me ne sarò andata lei restará sola, mi sento tremendamente in colpa.

Lo so, non dovrei, lei me lo ha ripetuto centinaia di volte di stare tranquilla, ma come faccio? So per certo che inizierà a pensare a papá e tornerà triste come lo era i primi giorni dopo la sua perdita.

"Va bene, parlerò con Matilde, vediamo che dice lei" continua lei.

"Accetterà" mi sussurra lui all'orecchio.

"Ne sono certa"

"Bene giovincelli, vi lascio soli, torno in camera mia" afferma la mamma prima di posare la tazza nel lavandino e sparire nel corridoio.

"Credi che riuscirà ad essere felice anche senza di me?" chiedo a Nicolò in silenzio.

Anche se non é più qui, ho lo stesso paura possa sentirmi.

"Come siamo presuntuose oggi. Certo che ci riuscirà, penso che la tua felicità equivalga alla sua, e siccome la tua felicità sono io, beh sono io a renderla felice" sorride trascinandomi accanto a lui sul divano.

"Hai ragione come ho fatto non pensarci prima, dovresti restare tu qui, così almeno la fai sorridere un po', io nel frattempo vado in quella casa meravigliosa e ci invito tanti ragazzi"

"Mi stai provocando per caso?"

"Non lo farei mai" continuo facendo gli occhi  da cucciolo.

"A proposito della casa, stavo parlando con un mio amico e mi ha detto che entro fine agosto dovrebbe essere tutta pronta, anche perché dobbiamo solo metterci i mobili"

"Pensi che riusciremo a portare avanti questa relazione senza litigare?"

"Ne sono certo, ti amo e questo non cambierà mai, neanche vederti di prima mattina, struccata e con i capelli in disordine. No aspetta, ti ho già visto così, eppure sono ancora qui"

Da quando é così super carino e dolce?

"Stai diventando smielato, lo sai?"

"Lo so, ma mi piace vederti sorridere."

L'intera mattina la passiamo così, stesi sul divano tra un episodio e un altro di una serie tv e tante risate.

La mamma ha preparato la pasta alla crudaiola, mentre Nico mi prendeva in giro perché gli ho rivelato di non saper cucinare alla perfezione.

Dopo pranzo lui va agli allenamenti ed io torno in camera, pronta a tornare sulle mie bozze, quando un messaggio mi distrae.

La luce nell'oscuritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora